Di Carlo Martin
Continua dal Pentagono alle capitale europee l’eco della propaganda di questa terribile guerra: “L’ucraina sta vincendo e vincerà”
Nonostante i fatti denunciati da diversi analisti militari, l’ordine è categorico, “scrivere e raccontare solo le vittorie ucraine. Si devono enunciare con molta enfasi e raccontare le eroiche gesta degli ucraini.
Tutto questo nelle ultime 14 ore ore sembra non avere un grosso interesse, è temporaneamente rimosso, perché l’eroe attore sia al cinema sia nella realtà, Zelensky Presidente dell’Ucraina è ospite al Golden Globe 2023. VIdeo collegato, Zelensky passeggia sul palco durante la premiazione del Golden Globe presentato dal noto attore Sean Penn. Oggi tutto questo non conta, tutto viene messo da parte, sfila la propaganda “non ci sarà la terza guerra mondiale ma la marea sta cambiando.” Zelensky nel suo messaggio ai Golden Globe fa un riferimento alla prima edizione del 1943, dove tutti sapevano chi vincerà la guerra. E paragona questa edizione come la prima “Adesso è il 2023 e la guerra in Ucraina non è ancora finita, ma la marea sta cambiando. Ed ora è chiaro chi vincerà” La propaganda non ha fine.
La stampa mondiale gongola come non mai e i titoloni rotolano sembra senza limite. Zelensky racconta al mondo le imprese del suo popolo e allora tutti dimenticano che in queste ore, l’offensiva delle forze armate russe continua, ora controllano Soledar e altre zone periferiche mentre analisti e testimonianze raccontano di un prossimo ritiro ucraino dal “tritacarne” la città di Bakmut (nome dato dagli ucraini dopo il 2014, prima era Artyomovsk. Questa verità durante al Golden Globe è completamente ignorata, tutti fanno finta di nulla, ignorando e mancando di rispetto alle migliaia di vittime della guerra, militari e civili da entrambi le parti e la distruzione del fuoco e delle polveri della guerra.
Dal fronte non si trasmette nessun fotogramma è pura realtà al 100%, nessun trucco cinematografico ma un orribile conflitto convenzionale, una macelleria sociale. E i leader europei? Guardano il Golden Glob, applaudono e si preparano per continuare ad inviare armi e soldi all’Ucraina, “fino all’ultimo ucraino”.Il sacrificio richiesto dagli USA.
Dal fronte
A seguito dei bombardamenti notturni, nella città sono stati danneggiati diversi edifici residenziali, automobili e linee elettriche.
Nella zona di Lyman (a nord di Donetsk) si stanno svolgendo intensi duelli di artiglieria. Le forze russe stanno colpendo le posizioni identificate dell’esercito ucraino.
Allo stesso tempo, le formazioni ucraine stanno effettuando massicci bombardamenti su Kreminna (città della regione di Sievierodonetsk dell’Oblast’ di Luhansk). Le case e le infrastrutture comunali sono state danneggiate e la città è parzialmente priva di energia.
A Soledar (città situata nell’Oblast’ di Donetsk), le unità Russe Wagner controllano i quartieri centrali della città e hanno raggiunto la periferia occidentale, chiudendo di fatto l’anello di accerchiamento. Circa 500 militari ucraini non hanno una via di fuga e di rifornimento, a cui le forze armate russe hanno chiesto di arrendersi al momento non abbiamo aggiornamenti.
Nell’area della città si trovano le miniere di sale più grandi d’Europa, un budello di gallerie e la “ricchezza” del sale perenne, un tempo enorme deposito di armi, utilizzato dopo anche dagli ucraini.
Alcune fonti indicano in circa 20.000mila uomini le perdere ucraine da ottobre 2022 ad oggi nel settore di Soledar.
Continua l’offensiva delle forze armate russe nell’area ferroviaria di Sіlj e anche le linee di difesa ucraine posizionate a Klishchiivka non hanno retto alla continua pressione dei russi. Le forze armate russe sono molto vicine a Slaviansk, li dove tutto è iniziato, vicinissimi ai confini amministrativi del Donbass, presumibile uno degli obiettivi della Federazione della Russia.
Lo scambio di artiglieria si svolge lungo tutta la linea del fronte ma l’assalto alle città, piccole e grandi include anche il corpo a corpo come testimoniano questi brevi fotogrammi, duri, violenti e rappresentano solo la follia delle guerre.
Il video è violento. Non conosciamo il luogo esatto.
Militari russi avanzano e penetrano nelle difese ucraine.
Traduzione
“Fermi, non toccatele, non toccate le armi, lasciatele pederasti”
Dal primo lancio di questo video un breve testo racconta così:
“Un combattente russo ha lanciato una granata davanti a una trincea con soldati ucraini, li ha aggirati da dietro e ha cercato di costringerli ad arrendersi, ma tutto è andato fuori controllo.
Tuttavia, i soldati nemici, per paura o forse storditi dalla precedente esplosione, non hanno compreso chi era di fronte a loro cercando in quei pochi attimi di secondo, di convincere il nostro assaltatore che erano “scambiandolo come un commilitone”, rifiutandosi di lasciare cadere le armi. Rischiando la vita, il combattente russo ha cercato di prendere la mitragliatrice dal nemico ucraino, ma non ci è riuscito e nel processo della rissa ha colpito i soldati ucraini che hanno continuato a resistere e si sono rifiutati di arrendersi.
Un video che è una vivida illustrazione che noi non siamo loro. Anche nel calore della battaglia, il nostro soldato non uccide nella parte posteriore, sebbene il nemico sia armato. Gli dà la possibilità di rimanere in vita offrendosi due volte di deporre le armi. Ma il nemico ha perso questa occasione.