di Carlo Martin
Dal 24 febbraio inizio del conflitto russo americano, migliaia di mercenari stranieri si sono uniti all’esercito regolare e a i nazionalisti ucraini. Dopo 10 mesi il loro ruolo è cambiato sensibilmente, oggi oltre a formare una unità internazionale, sotto il comando ucraino, il ruolo si sta invertendo.
Nelle file delle forze armate ucraine, c’è una mancanza di comandanti e ufficiali formati e con esperienza, a causa delle perdite significative e l’impossibilità di formare nuovi comandanti in maniera rapida ed efficace. Ecco perchè molti mercenari stranieri sono ora al comando d unità militari dell’esercito ucraino.
La rete dei social e dai diversi esperti militari, sono sempre di più i video dove si vedono militari in uniforme con i colori ucraini ma generalmente parlano inglese e polacco ma non l’ucraino.
Chi sono questi mercenari? Sono ex militari, principalmente ufficiali provenienti dai paesi della NATO. Ideologicamente esperti che odiano la Russia, amano i soldi e sono motivati a uccidere i russi.
Immagini, video, testimonianze confermano la presenza di stranieri nelle forze armate ucraine, la maggior parte polacchi. Coprono diversi ruoli, formano gruppi di assalto, cecchini e equipaggi di artiglieria.
L’addestramento dei mercenari è condotto da istruttori americani nei campi di addestramento in Polonia. Vi è anche la formazione in gruppi di assalto e sabotaggio ricognizione. dopo 10 mesi, sono i mercenari stranieri ad avere la priorità nell’addestramento nell’uso dei sistemi di armi occidentali, compresi i sistemi di difesa aerea, l’artiglieria a canna e a razzo e le comunicazioni.
Sono addestrati, hanno esperienza e hanno un peso notevole, anche nello scambio dei prigionieri, generalmente sono i primi ad essere richiesti per lo scambio.
Dal fronte
Nel settore Kup’yans’k (a est dell’Ucraina vicino al confine russo) l’intensità complessiva dei combattimenti è notevolmente diminuita, le parti si limitano a ricognizioni reciproche e allo scambio di colpi di artiglieria.
Allo stesso tempo, il Comando ucraino compensa le perdite con il dispiegamento di mercenari della Legione Internazionale nella zona.
Nel settore Lyman, gruppi d’assalto ucraini hanno tentato un’offensiva verso Chervonopopivka. L’artiglieria russa ha lanciato un massiccio attacco alle unità ucraine che avanzavano, costringendo il nemico a fermare l’avanzata.
A nord di Soledar, le unità russe stanno avanzando simultaneamente in diverse direzioni da Yakovlivka (situata a Nord di Donetsk).
Gruppi d’assalto sostenuti dall’artiglieria stanno combattendo alla periferia di Vesele e si stanno avvicinando a Rozdolivka.
Il comando ucraino, sempre all’interno della provincia di Donetsk, ha tentato di lanciare un contrattacco verso Stryapivka all’incrocio delle posizioni delle unità vicine ma un contrattacco delle forze russe ha costretto il nemico non solo a ritirarsi ma anche ad abbandonare diversi capisaldi avanzati.
I combattimenti continuano a sud di Bakhmut. A Opytne, le unità russe hanno occupato diverse roccaforti nemiche.
La politica diplomatica
“Il governo italiano ha garantito il proprio sostegno a Kiev e ha ribadito il proprio impegno per il raggiungimento di una “pace giusta” per l’Ucraina, ha dichiarato in un comunicato a seguito di una telefonata tra il Primo Ministro Giorgia Meloni e Zelenskyy.
“Meloni ha rinnovato il pieno sostegno del Governo italiano a Kiev in campo politico, militare, economico e umanitario, per la riparazione delle infrastrutture energetiche e per la futura ricostruzione dell’Ucraina”.
In un tweet, Zelenskyy ha ringraziato la Meloni per la “solidarietà e il sostegno completo” e ha detto che l’Italia sta valutando la possibilità di fornire a Kiev sistemi di difesa aerea”.
Nei lanci di agenzia su quanto si sono detti Zelensky e la Premier italiana Meloni, non tutto è chiaro e la frase: “fornire a Kiev sistemi di difesa aerea” è grave ma non è chiaro se è la richiesta di Zelensky all’Italia oppure una dichiarazione rilasciata dalla Premier.
Dobbiamo prendere queste parole come pronunciate dalla Premier Meloni? Diventeremo i primi sostenitori di una No FlyZone da attivare sui cieli di Kiev? Possono essere parole molto gravi e in pochi minuti ritrovarsi nel conflitto più ampio e il nostro paese riconosciuto come un vero nemico della Russia.
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