Il 10 dicembre si avvicina e in tutto il mondo si preparano eventi per chiedere la liberazione di Julian Assange, opporsi alla sua estradizione negli Stati Uniti e denunciare la gravissima violazione dei diritti umani di cui è vittima da anni. Come si ripete dovunque, non c’è in gioco solo la vita di un giornalista perseguitato per aver rivelato terribili crimini di guerra, ma anche la libertà di stampa e il nostro diritto di cittadini di essere informati sull’operato dei governi.
Come nel caso della maratona del 15 ottobre, l’appello alla creatività degli attivisti ha dato luogo a eventi molto diversi tra loro, ma legati da un filo conduttore: la volontà non solo di protestare, ma anche di far sentire calore, gratitudine, vicinanza e solidarietà a un uomo prigioniero da anni in una minuscola cella. E con lui a tutti i prigionieri politici del mondo.
Proprio da questo nasce l’idea di Team Assange Sydney di aggiungere all’abituale presidio davanti all’ufficio del Primo Ministro australiano Anthony Albanese un momento per riflettere, meditare, pregare e mandare pensieri positivi di benessere, forza e libertà per Julian. Con lo stesso spirito a Londra il presidio di solidarietà davanti alla Prigione di Belmarsh si arricchirà con nastri gialli e 40 piccole lanterne di carta per illuminare l’oscurità ed esprimere calore e vicinanza ad Assange. Lanterne che verranno accese anche ad Amburgo. Al Parco di Studio e Riflessione di Attigliano si terrà una cerimonia di benessere per Assange e per tutti i prigionieri politici del mondo e a Trieste una fiaccolata.
A Manchester la vena artistica degli attivisti già manifestata il 15 ottobre si tradurrà in un’azione stradale nella centrale Market Street con musica e discorsi. Musica anche a Ulm, mentre a New York Countdown to Freedom e NYC Free Assange organizzeranno un presidio davanti al Consolato Britannico. A Tenochtitlan il presidio della Coalición Vida y Libertad Julian Assange davanti all’ambasciata del Regno Unito proseguirà con una marcia fino all’ambasciata degli USA. Una marcia si terrà anche a Norimberga e a Brisbane verranno organizzate assemblee.
Una forma di protesta che si ripeterà in molti luoghi è quella del flash mob “Bring your chair”: la vedremo, organizzata in molti casi da Free Assange Wave, a Barcellona, Girona, Mar del Plata, Parigi, Vienna, Colonia, Bruxelles, Namur, Adelaide, Magnetic Island, Viseu, Reggio Emilia e Perugia, in alcune città, come Como, Milano e Roma, nella versione Stand4Truth.
E sempre a Roma, davanti all’ambasciata del Regno Unito a Porta Pia, gli attivisti di Free Assange Italia costruiranno una pila di scatole-regalo natalizie, leggendo al microfono le relative etichette, ognuna delle quali menzionerà una rivelazione di WikiLeaks e il corrispondente diritto umano che è stato così tutelato, come ringraziamento ad Assange per aver difeso i nostri diritti. A Reggio Emilia il flash mob sarà seguito da un incontro con vari interventi e uno spazio politico-musicale.
La mappa delle iniziative, in continuo aggiornamento, si può consultare nel sito https://www.24hassange.org ed è aperta fino all’ultimo a nuove segnalazioni scrivendo alla mail 24hAssange@proton.me. Al momento sono previsti eventi in Italia, Spagna, Francia, Belgio, Germania, Austria, Portogallo, Regno Unito, Messico, Argentina, Stati Uniti e Australia.
Come si era detto il 15 ottobre, le iniziative per Julian Assange continuano e continueranno. Solo la pressione dell’opinione pubblica mondiale potrà ottenere la sua liberazione.
Da Comitato promotore maratona No-stop 15 ottobre
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