Garantire la conformità della politica commerciale comune con i trattati dell’UE e con il diritto internazionale
Regolare le transazioni commerciali con soggetti di paesi occupanti basati o operanti in territori occupati impedendo l’entrata nel mercato dell’UE di prodotti provenienti da tali luoghi. La Commissione, in qualità di custode dei trattati, deve garantire la coerenza della politica dell’Unione e il rispetto dei diritti fondamentali e del diritto internazionale in tutti i settori del diritto dell’Unione, compresa la politica commerciale comune. Deve proporre atti giuridici fondati sulla politica commerciale comune per impedire che soggetti giuridici dell’UE importino prodotti originari di insediamenti illegali in territori occupati e esportino in tali territori, onde preservare l’integrità del mercato interno e non favorire o contribuire al mantenimento di tali situazioni illecite. L’iniziativa invita pertanto la Commissione a presentare una proposta di atto giuridico nell’ambito della politica commerciale comune che sia di natura generale e non riguardi un paese o un territorio specifico.
Il seguente testo della petizione è il testo legale con il quale la Commissione Europea ha riconosciuto di poter approvare una legge che metta fine al commercio con gli insediamenti illegali una volta per tutte. Sostenere questo testo specifico aprirà la strada alla fine degli affari con gli insediamenti illegali. Puoi trovare domande e risposte chiave sulla Iniziativa dei/lle Cittadini/e Europei/e la privacy relativa alle tue informazioni sotto la pagina delle Domande più frequenti FAQ.
Fermare il commercio dei prodotti provenienti dagli insediamenti illegali dei coloni israeliani in Palestina e in Israele rispetta il diritto internazionale?
Sì. Gli accordi illegali infrangono le più alte norme del diritto internazionale. Questi includono il divieto di acquisire territorio mediante l’uso della forza, il divieto del colonialismo e dell’apartheid, il diritto all’autodeterminazione e le norme fondamentali del diritto umanitario internazionale. Tutti gli Stati e le organizzazioni internazionali, compresa l’UE e i suoi Stati membri, hanno l’obbligo di non riconoscere e non assistere le violazioni di queste norme. Il commercio, tuttavia, riconosce gli insediamenti illegali e li assiste e la loro espansione.
Fermare il commercio dei prodotti provenienti dagli insediamenti dei coloni israeliani è una sanzione?
No, non è una sanzione e la Commissione lo ha formalmente riconosciuto. Una sanzione prende di mira uno Stato specifico con l’obiettivo di modificarne il comportamento. L’obiettivo di questa ICE è che l’UE promulghi una regola generale che chiarisce che non effettuerà mai scambi con insediamenti illegali. Ciò include l’interruzione del commercio con gli insediamenti illegali nelle occupazioni attuali come in Palestina e sulle alture del Golan, ma anche nei conflitti futuri in cui gli insediamenti illegali sono installati nei territori occupati.
Qui puoi firmare per fermare il commercio dei prodotti dei coloni israeliani
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