La battaglia per il controllo del Senato e della Camera negli USA

Avviato il processo per frode fiscale contro la famiglia Trump

8 Novembre Elezioni Midterm USA 2022 Testa a testa tra democratici e repubblicani per il Senato

di Maurizio Torti

Mancano 11 giorni alle elezioni di MidTerm negli USA. L’8 novembre, gli elettori di tutta l’America andranno alle urne per il primo referendum sulla presidenza di Joe Biden. Il risultato è molto importante ed inciderà sulle politiche degli Stati Uniti per i prossimi due anni.

Non è un ballottaggio per la presidenza Biden ma lo sarà per i candidati al Congresso in ogni angolo degli Stati Uniti. Si voterà per tutti i 435 seggi della Camera e per 35 dei 100 seggi del Senato. Inoltre, 36 Stati su 50 eleggeranno i governatori.

Quali scenari possibili?

Alla camera, alcuni sondaggi confermano le previsioni per una sicura vittoria dei Repubblicani di Trump mentre al Senato è difficile fare previsioni, i due partiti sono alla pari, in questo caso il voto del vicepresidente Kamala Harris potrebbe essere decisivo. Ciò significa che la differenza di un solo seggio al Senato può bastare sia per i repubblicani sia ai democratici.

Alcuni Stati, a differenza delle elezioni di due anni fa, danno come vincitori, i repubblicani guidati da Donald Trump in Pennsylvania, Georgia, Nevada, New Hampshire, Ohio, Wisconsin, Arizona, North Carolina, Florida e Colorado.

In Georgia, Herschel Walker, ex star del football americano, affronterà Raphael Warnock, il senatore democratico in carica e pastore battista nella chiesa dove predicava Martin Luther King Jr. In Nevada, i repubblicani sperano che Adam Laxalt, un politico locale, possa estromettere la democratica Catherine Cortez Masto, la prima senatrice latina d’America. In Pennsylvania, in corsa il governatore Doug Mastriano, candidato repubblicano fortemente sostenuto da Trump, e il democratico Josh Shapiro. In Florida, l’ex capo della polizia di Orlando, il democratico Val Demings, affronterà il repubblicano Marco Rubio.

I prossimi giorni tutti i governatori saranno molto impegnati in campagne intense e non mancheranno colpi di scena per cui siamo già abituati, la posta in gioco è molto alta.

Tutti i candidati non hanno accettato confronti diretti e si sono concentrati per incontrare gli elettori nelle piazze e nelle strade degli Usa su temi come immigrazione, criminalità e aborto, la guerra è un tema incomprensibilmente assente.

Attivisti e sicuri elettori di Trump non vogliono rivivere quanto accaduto durante le elezioni di due anni e da alcuni mesi hanno organizzato gruppi di controllo. Un porta a porta per verificare chi vive in quell’abitazione e se legalmente puà votare in quello Stato. I gruppi di controllo sono presenti in tutti gli Stati e tutti si adoperano per prevenire ogni situazione di dubbio e possibili brogli elettorali, in modo particolare i grandi flussi di voto, indicati come “muli” del voto.

I temi dei repubblicani sono accolti bene dagli elettori è dai sondaggi. Un esempio pratico è quanto sta accadendo nello Stato di New York, la democratica in carica, Kathy Hochul, criticata per gli alti tassi di criminalità dal repubblicano Lee Zeldin, ha perso 16 punti nei confronti del candidato repubblicano, conservando solo 4 punti, troppo pochi per assicurarsi la vittoria

I democratici concentrano e diffondo la loro comunicazione diretta agli elettori donne, infatti il presidente Biden ha promesso che la prima cosa che farebbe se i democratici tenessero il Congresso sarebbe firmare una legge che garantisca il diritto all’aborto in tutto il paese.

Laddove c’è stato un confronto televisivo, i repubblicani comunicano a tutti gli elettori sui problemi legati all’inflazione, al crimine e al flusso di immigrazione, fuori controllo, tra il confine USA e Messico.

I sondaggi

Lo scenario più probabile è che i repubblicani prendano il controllo della Camera mentre il Senato è assolutamente incerto.

FiveThiryEight, il sito web dei sondaggi, afferma che per il Senato le possibilità dei repubblicani aumentano. Tutto si ridurrà a una manciata di seggi, una battaglia voto per voto. Se, come previsto, i repubblicani vinceranno alla Camera, il repubblicano Kevin McCarthy sostituirà la democratica Nancy Pelosi come presidente e speaker, la terza carica del Congresso.

Joe Biden, attuale presidente degli USA non gode di una buona popolarità, vicino al 40% ma molti candidati democratici, in quanto a gradimento lo superano e non sembrano convinti di coinvolgerlo per la campagna elettorale e questa debolezza è stata riconosciuta dallo stesso presidente.

La battaglia è senza esclusioni di colpi, inclusi quelli molto bassi come l’avvio del muovo processo per cui la famiglia Trump è accusata di frode fiscale.

Non è una cosa nuova, da anni, Trump e il suo team di avvocati sono impegnati per respingere e difendere in tribunale l’operato e la trasparenza del loro patrimonio finanziario. Le accuse sono tante e i processi diversi e a pochi giorni dalle lezioni di Midtern, nuove accuse e l’avvio del procedimento.

In questi giorni è stata scelta la giuria, del processo per frode fiscale della Trump Organization, composta principalmente da minoranze e principalmente maschi. Su quattro donne, una sola è bianca, e degli otto uomini due sono i bianchi.

Non è stato facile, ci sono voluti tre giorni per scegliere la giuria, 3 giurati uomini sono dichiaratamente ostili a Trump, scelti dagli avvocati dell’accusa.

La società di Donald Trump è accusata di frode fiscale e le dichiarazioni di apertura sono fissate per lunedì, per il quale l’imputato non è Trump, ma il suo impero immobiliare da 3 miliardi di dollari.

Il 9 novembre se i repubblicani vinceranno alla Camera o al Senato, gli osservatori confermano la crescente divisione a Washington, DC, ponendo una miriade di sfide all’agenda dell’amministrazione Biden nei prossimi due anni.

Il controllo repubblicano della legislatura donerà un vantaggio all’ex presidente Donald Trump, probabilmente il candidato del partito nel 2024, e che ha scosso la politica estera degli USA, con il suo mandato e con il messaggio politico “America First”.

“Ci saranno molti repubblicani che saranno molto ansiosi di dimostrare la loro lealtà a Donald Trump, poiché presumibilmente continuerà a fare campagna per la presidenza e forse a vincere”, ha affermato Jeff Hawkins, ex ambasciatore degli Stati Uniti e collaboratore presso l’Istituto francese per gli affari internazionali e strategici di Parigi.

“L’obiettivo sarà quello di screditare i democratici, ma in particolare Joe Biden”, ha detto Hawkins. “E questo si farà sentire in politica estera”.

A maggio del 2022, 57 repubblicani alla Camera dei rappresentanti hanno votato contro un pacchetto di aiuti per l’Ucraina da 40 miliardi di dollari. Undici repubblicani hanno votato contro il provvedimento al Senato.

Ma resta da vedere se il gruppo relativamente piccolo di legislatori repubblicani attualmente contrari agli aiuti all’Ucraina crescerà, ha affermato Vinjamuri a Chatham House.

I sondaggi mostrano generalmente un forte sostegno e preoccupazione per l’Ucraina tra il pubblico statunitense, in particolare tra i repubblicani.

Un sondaggio pubblicato in ottobre da Eurasia Group ha rilevato un continuo e diffuso sostegno per l’attuale approccio degli Stati Uniti all’Ucraina tra gli elettori di entrambi i partiti, con oltre il 30 per cento dei repubblicani d’accordo o fortemente d’accordo sul fatto che gli Stati Uniti abbiano risposto bene. Tuttavia, gli autori hanno notato che un terzo degli intervistati ha riportato un’opinione neutrale, “suggerendo che la guerra potrebbe non essere una delle principali preoccupazioni per una sostanziale minoranza di intervistati”.

Il leader della minoranza alla Camera Kevin McCarthy, dopo le elezioni, probabile la terza carica del Congresso, ha recentemente suggerito che un cambiamento nella posizione del partito sull’Ucraina potrebbe essere imminente. “Penso che le persone rimarranno in recessione e non scriveranno un assegno in bianco all’Ucraina”, ha detto a Punchbowl News il 18 ottobre. “Semplicemente non lo faranno”.

 

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2 Commenti

  1. E le campagne di raccolta fondi dei Democrats a quanto mi risulta dalle richieste che ricevo ogni giorno via email, stanno andando male: “nobody is donating” è il ritornello per tutti. Alle elezioni del 2020 sono stata “reclutata” per il mio CAP 46100 che corrispondeva a diverse località e Contee critiche per i Democrats e ora sono di nuovo “in campo” ogni giorno a ogni ora. Ho scoperto che mi hanno aperto addirittura con furto di identità, un canale YouTube. Sto cercando di chiuderlo attraverso l’assistenza YouTube Italia.

    • Non potevi neanche immaginare di trovarti coinvolta nella raccolta fondi dei democratici. Comunque grazie per le prezione implementazioni

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