di Francesco Cappello
La guerra alla Russia da parte degli USA colpisce pesantissimamente i paesi europei. Guerra, sanzioni e sabotaggi sempre più apertamente hanno lo scopo di aumentare la dipendenza europea da Washington e boicottare le relazioni russo-europee rendendo al contempo più difficili quelle con la Cina. Piuttosto che l’isolamento della Russia si consegue quello dei paesi Ue/Nato. Il sabotaggio dei gasdotti è stato un atto di guerra contro i paesi europei. Mettono a soqquadro il mondo intero per cercare di riguadagnare terreno e ristabilire l’egemonia perduta usando qualsiasi mezzo
Gli USA stanno togliendo all’Europa occidentale ogni possibilità di rifornirsi di gas dai suoi canali tradizionali. Non solo il gas russo come qualcuno potrebbe ingenuamente pensare (1). Il gas liquefatto proveniente dagli USA è uno specchietto per allodole europee. Non ne hanno, infatti, a sufficienza anche per i propri usi interni.
Anche l’economia statunitense è in profonda crisi. Ricordiamo che OPEC +, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, ha deciso di diminuire la sua produzione di 2 milioni di barili al giorno; l’abbassamento dell’offerta ha la conseguenza di un prevedibile rialzo dei prezzi. Si andrà avanti per un po’ con il gas accumulato nelle riserve nazionali ma le imprese europee, già in difficoltà prima della guerra, sono ora, prive di protezione, sotto i bombardamenti della guerra economica…
La produzione europea in lockdown
Una guerra economica che provoca dapprima una riduzione della produzione e successivamente e sempre più spesso chiusure e fallimenti. Molte aziende, quando sono in condizione di farlo, migrano (spesso verso gli USA). Milioni i posti di lavoro a rischio. In altri termini è in corso una deindustrializzazione rapida di Germania ed Italia – le due locomotive della manifattura europea – che trascineranno nel vortice della depressione gli altri paesi europei. I Paesi europei stanno affogando insieme senza riuscire a divincolarsi l’uno dall’altro mentre sprofondano… L’economia rallenta velocissimamente sottoposta a soffocamento rapido e progressivo…
Il processo inflattivo che colpisce di conseguenza l’economia reale è della peggiore specie. Essa è dovuta alla scarsità di quei beni la cui produzione sta rallentando paurosamente. Quando beni, di cui non si può fare facilmente a meno scarseggiano, i loro prezzi lievitano. L’inflazione viene perciò dal lato dell’offerta e non della domanda. La BCE però aumenta il costo del denaro trattandola come fosse un’inflazione determinata da eccesso di domanda nel contempo minacciando la fine del Quantitative Easing (PEPP) e la ripresa delle politiche di austerity. Anche queste sono azioni di guerra economica contro l paesi dell’Unione ed i suoi abitanti.
Verso la depressione e la super inflazione
Gli scenari che si sono aperti sono di recessione tendente alla depressione con inflazione crescente, tendente a superinflazione. Immettere denaro, peraltro a debito, nell’economia non fa che peggiorare le cose. Seppure esisterebbero rimedi importantissimi (vedi ad esempio il piano di rinascita economica) mancano tuttavia forze politiche interessate a promuoverli.
Altre trappole sono in agguato; cedimenti del sistema bancario e commissariamento del paese usando strumenti già predisposti come il MES e simili sono sempre più all’ordine del giorno.
Sul versante finanziario le borse hanno perso intorno al 20%. L’economia finanziaria perde terreno malgrado continui il sostegno delle grandi banche centrali che dal 2008 intervengono comprando asset finanziari, sostenendola, quindi, artificiosamente, ma fino a quando?
Quando l’enorme bolla si sgonfierà ad avvantaggiarsene nel fuggi fuggi generale saranno i soliti grandi investitori (i supermiliardari) che potranno fare man bassa di beni e ricchezze divenuti insostenibili per i più.
FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA!
Dovremmo chiedere all’unisono la fine delle sanzioni alla Russia e di operare per la fine della guerra mandando diplomatici piuttosto che armi e denaro. Smettere immediatamente di supportare una guerra che non potendo essere vinta ha palesemente un altro scopo: deindustrializzare l’Europa occidentale e far regredire i suoi rapporti economico/politici con Russia e Cina che se lasciati al loro naturale svolgimento avrebbero oscurato l’egemonia statunitense la quale viceversa pretende di riaffermare violentemente la sua unipolarità affrontando così la sua crisi storica a fronte di un mondo ormai nei fatti multipolare.
Beh la guerra Russia Ucraina è la mossa più importante messa a punto dalla RAND CORPORATION per tagliare fuori la Germania in primis e tutta l’Europa dai rifornimenti di energia russi e portarla al fallimento. Tentativo criminale e “disperato” di salvare il dollaro e gli USA con il loro debito di 30 trilioni di dollari, falliti di fatto già nel 1971.
Abbiamo pubblicato tempo fa articolo sui piani della RAND Corporation, società di analisi, operante nell’area del pentagono. Scusa non ricordo il link, in archivo c’è. Rapidamente non l’ho trovato trovato