L’attacco all’ex presidente Trump è durissimo, accusato, con i figli di aver commesso reati finanziari e federali, è l’ennesimo tentativo di eliminare politicamente e definitivamente Trump dalla corsa alle nuove presidenziali e il momento deve avvenire prima delle elezioni di midterm dell’ 8 novembre.
Restano meno di due mesi alle elezioni americane di Midterm, quando gli statunitensi decideranno quale partito conquisterà la maggioranza dei 435 seggi della Camera e a chi andranno assegnati i 35 dei 100 seggi del Senato ancora da assegnare; mentre 36 dei 50 stati decideranno i loro governatori. Negli Usa la campagna diventa sempre più dura, sono attive tutte le agenzie di sicurezza, istituzioni governative con responsabilità di controllo finanziario e agenzie federali. Il clima è quello dell’incertezza e le elezioni di midterm saranno un referendum sull’ex presidente Trump e sul suo movimento Maga (Make America great again – Fare l’America nuovamente grande) che deciderà non solo gli equilibri all’interno del partito repubblicano ma anche la direzione della corsa alla Casa Bianca.
Le prime bordate contro Trump e la sua famiglia provengono dal procuratore generale di New York, Letitia James che denunciato e accusato Trump, la sua azienda di famiglia e tre dei suoi figli di aver mentito mentire ad alcuni assicuratori sopravvalutando alcuni suoi di per un valore di miliardi di dollari. Trump ha violato le leggi penali statali e “plausibilmente” anche le leggi federali. Uno degli effetti di questa denuncia potrebbe essere quello di impedire ai Trump, inclusi Donald Jr., Eric e Ivanka, di gestire nuovamente diverse attività.
Il procuratore Letitia James, non avendo, in questo caso, l’autorità per sporgere denuncia penale, ha reso pubblici i risultati del suo lavoro, invitando i pubblici ministeri federali di Manhattan di avviare gli eventuali procedimenti necessari. Ad oggi non c’è alcuna dichiarazione o conferma di alcuna indagine nei confronti dell’ex presidente Trump e suoi familiari.
La relazione presentata e depositata presso la Corte Suprema dello Stato a Manhattan, è molto corposa, circa 220 pagine in cui si evidenziano i dettagli e le rendiconti finanziarie di Trump definite un “complesso di bugie”. Secondo il procuratore, le registrazioni annuali che includono il valore stimato della società e delle sue partecipazioni sono state gonfiate, le proprietà esaminate includono quelle in Florida, la Trump Tower e Wall Street 40 a Manhattan.
“Trump ha usato a lungo il suo patrimonio per costruire un personaggio pubblico, un miliardario che si è fatto da sé e con questa immagine ha sostenuto la sua corsa alla Casa Bianca. Ma l’obiettivo era quello di gonfiare i valori della sue proprietà. La sua azienda, la Trump Organization, ha fornito falsi rendiconti finanziari per ottenere condizioni finanziarie vantaggiose, inclusi tassi di interesse e premi inferiori. Il procuratore afferma “i Trump sono stati in grado di ottenere un quarto di miliardo di dollari che ora devono essere restituiti.
Da segnale, il procuratore generale Letitia James, non solo accusa Trump di reati finanziari e federali ma è anche un avversaria politica, in forze ai democratici per rinnovare il suo mandato.
Commenta per primo