Il 14 settembre è stato realizzato un sondaggio, un’indagine sociologica su scala nazionale rivolta ai cittadini della Federazione della Russia, sui temi patriottici e sull’operazione speciale in Ucraina.
Il sondaggio ha impegnato sociologi, analisti e giornalisti ed è stato realizzato utilizzando tecnologie digitali e social, in particolare Telegram.
Dichiara un promotore: “In un solo giorno, l’indagine ha raccolto più di 35.000 risposte. Poiché abbiamo preso in considerazione solo le opinioni dei cittadini della Federazione Russa (cosa importante per lo studio) e abbiamo eliminato tutte le risposte dei bot, siamo stati in grado di elaborare un totale di 29.000 questionari”
I risultati
Il 76,6% valuta positivamente le azioni delle forze armate russe in Ucraina, ma un terzo degli intervistati ritiene che l’operazione sia contraria agli obiettivi precedentemente dichiarati.
Poiché il sondaggio è stato condotto dopo il ritiro delle unità russe dalla regione di Kharkiv, la stragrande maggioranza degli intervistati (76,5%) ha valutato positivamente le attività della Rosgvardia, nonostante il ritiro ed una difesa eroica per la protezione dei civili da evacuare dalle città.
Il Ministero della Difesa è solo al quarto posto: il 40% non approva l’operato del ministero, mentre il 40% si.
A queste domande hanno risposto le stesse persone che in generale valutano positivamente le attività delle forze armate della Federazione della Russia: non hanno lamentele sulle truppe, ma mostrano incomprensioni sulle azioni del ministero.
Dal punto di vista del 50% del nostro pubblico, l’Ucraina è soprattutto uno Stato fantoccio che è diventato ostaggio delle politiche di Paesi terzi.
Per i cittadini intervistati, gli obiettivi più importanti dell’operazione speciale sono la distruzione del focolaio di instabilità vicino ai confini della Russia e lo sradicamento del neonazismo.
I promotori: “Desideriamo ringraziare il nostro pubblico per aver partecipato al nostro sondaggio. È importante per comprendere e accettare la nuova realtà in cui viviamo. Il sondaggio dimostra che la popolazione accetta gli obiettivi dell’operazione, reagisce a ciò che accade in prima linea e vede chi fa cosa lungo tutto i fronti.
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