Prologo
È oramai chiarito dagli ambienti medici specialistici che la sperimentazione dei farmaci genici a mRNA presenta aspetti decisamente diversi rispetto alla secolare pratica medica della vaccinazione. Inoltre, la frequenza decisamente anomala di reazioni collaterali avverse che si stanno verificando, è tale da rendere quanto meno discutibile il derubricarle con la formula affrettatamente iterativa della “nessuna correlazione”, che richiederebbe ben altri e approfonditi controlli.
La “Lettera aperta”, comparsa sul numero 08/2022 della rivista divulgativa “ND, Natura docet: la Natura insegna”, rappresenta un appello rivolto a Ministero della Salute, AIFA, Assobiotec, con primi firmatari tre illustri nomi della comunità scientifica (V. oltre), scienziati che hanno coraggiosamente fatto emergere le problematiche degli “effetti avversi”, correlati alla possibile presenza di grafene e ossido di grafene nei suddetti farmaci genici, semplicemente a causa di un controllo di qualità che attualmente non prevede la sistematica ricerca di tali inquinanti, peraltro utilizzati nella sintesi di preparati biotecnologici.
La lettera fa forza sui seguenti punti:
- Anomala frequenza di effetti collaterali di questa “vaccinazione” di massa.
- Disomogeneità nell’incidenza delle reazioni avverse, presumibilmente in funzione anche dei lotti.
- Allarmanti risultati pubblicati nel Quaderno monografico N. 01/2022 di “Disinfection”, supplemento periodico di ND e organo di A.T.T.A. (Associazione Tossicologi e Tecnici Ambientali).
- Evidenze in letteratura relativi all’utilizzo di grafene e ossido di grafene in svariate sintesi nanotecnologiche.
I primi firmatari della lettera, costituiti nella Società Italiana di Medicina (SIM), sono tre luminari: il Prof. Giulio Tarro, il Prof. Mauro Luisetto, il Dott. Luigi Monsellato.
Cosa chiede l’appello:
- la lettera chiede ai produttori di farmaci genici a mRNA la trasparenza nei processi di sintesi e nel controllo di qualità;
- alle Istituzioni che siano inseriti nell’elenco dei possibili inquinanti grafene e ossido di grafene;
- che a seguito dell’accertata presenza di tali inquinanti venga disposto il blocco dei lotti interessati.
La fase di emergenza pandemica è ormai terminata e, dal facile aforisma “paracetamolo e vigile attesa”, è giunto il momento di agire responsabilmente su più fronti, compreso quello della valutazione del “rischio-beneficio”, in sintonia con la tradizione ippocratica del “primum non nocere”.
Ritenamo encomiabile che, nel clima caotico di questi ultimi anni, illuminati studiosi abbiano avuto l’intuizione di cercare nel sangue, con la microscopia ottica in campo oscuro, possibili alterazioni indotte dalla terapia genica, correlabili con le reazioni avverse osservate.
La ricerca scientifica condotta dal Dr. Franco Giovannini, (Medico Chirurgo, Specialista in Agopuntura, Ossigeno-Ozonoterapia, Emodiagnostica Microscopica), del Dr. Riccardo Benzi Cipelli (Medico Chirurgo, Specialista in Odontostomatologia, Parodontologo) e del Dr. Gianpaolo Pisano (Medico Chirurgo, Specialista in Otorinolaringoiatria, Master in Citologia, Ricercatore presso Univ. UNISE), ha aperto in Italia e nel mondo all’analisi, alla classificazione, all’indagare in senso clinico la varietà di patologie dei pazienti post-trattamento mRNA. I risultati scientifici e le conseguenti, importanti, considerazioni cliniche che sono emerse hanno determinato l’appello che viene rivolto per mezzo di “lettera aperta” alle autorità governative.
Conclusione: L’iniziativa vanta la paternità di autorevoli scienziati ed ha anche la sottintesa importanza di far emergere un insieme di urgenti problematiche che hanno colpito la vasta popolazione sottoposta a queste “vaccinazioni” quanto meno anomale, per essere poi di fatto abbandonata al proprio destino. È auspicabile che le autorità del prossimo Governo invertano la direzione intrapresa e inizino a considerare le reali conseguenze delle azioni attuate: effetti a breve, media e lunga distanza (questi ultimi sinora sconosciuti ma da molti scienziati ipotizzati), senza nascondersi nel discutibile e affrettato automatismo della “nessuna correlazione”. È arrivato il momento, per una società che vuole definirsi civile, di affrontare le conseguenze di decisioni governative che lasciano molti dubbi, anche circa la possibile origine innaturale di una “pandemia” peraltro attesa da almeno vent’anni, dopo la prima SARS.
L’invito a ricercare in farmaci genici biotecnologici, anche se coperti da segreti aziendali (o militari), eventuali contaminanti residuati dalla loro sintesi e, con ogni probabilità, responsabili delle reazioni avverse osservate e delle alterazioni ematologiche (praticamente sempre presenti nei soggetti sintomatici), assume anche un semplice ma essenziale significato euristico: come affermava Tolkien, infatti, “si trova solo ciò che si cerca”, con buona pace dei fautori acritici di uno “status quo” che di scientifico ha veramente poco.
Chi desidera aggiungersi al crescente elenco dei firmatari della “lettera aperta”, può farlo accedendo al sito della rivista che l’ha promossa e divulgata: www.ndmagazine.it
Lettura consigliata articolo di Loreto Giovannone pubblicato al 31/07/2022
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