Da fonti del Ministero degli Esteri cinese oltre alla sempre più crescente determinazione per una risposta all’eventuale visita di Nancy Pelosi, i media diffondono le esercitazioni militari nell’area dell’isola. Sulle spiagge increduli osservano il passaggio dei mezzi da sbarco, blindati e lancia missili semoventi. Sulla costa le immagini non cambiano e dagli aeroporti civili sono stati cancellati tutti i voli, sui cieli di Taiwan, per ora non vola una mosca e sono attivi tutti gli strumenti, la tecnologia tutta, per osservare e scrutare tra le nuvole l’avvistamento dell’aereo della Pelosi a cui si sono aggiunti 5 rappresentanti del Congresso americano. Anche l’intensificarsi dei voli di almeno 6 aerei americani sono un ipotetico segnale “qualcosa sta per accadere”, il braccio di ferro continua.
Un intero “battaglione” dell’esercito popolare cinese, con equipaggiamento militare ha attraversato il ponte tra l’isola di Xiamen e il Fujian, mentre gli Usa muovono portaerei ed altri mezzi navali in manovre di avvicinamento diretti verso Taiwan.
Nancy Pelosi ha prenotato circa 46 camere al Grand Hyatt di Taipei. La delegazione sarà composta da 40 persone.
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