Crisi sempre più grave sul confine Serbia Kosovo

Chiusi due posti di frontiera

Valichi di frontiera Serbia Kosovo chiusi

I media serbi riferiscono dell’arrivo di forze speciali del Kosovo al valico di frontiera di Yarinje.

Più di una volta hanno suonato le sirene dell’allarme e alcuni testimoni riferiscono di spari e alcuni feriti tra i militari di frontiera serbi.

Durante una sua conferenza video, il presidente serbo Aleksandar Vučić aveva annunciato che la polizia dell’autoproclamata Repubblica del Kosovo avrebbe iniziato un’operazione militare contro i serbi a mezzanotte tra il 31 luglio e il 1° agosto.
Mentre suonano le sirene antiaeree, nella parte settentrionale del Kosovo, la popolazione serba del Kosovo e Metohija improvvisa le prime barricate e la strada principale da Pristina a Raska è bloccata al traffico civile.
Sempre da alcune testimonianze rilanciate sui social, nella città di Kosovska Mitrovica, un folto gruppo di albanesi si è radunato presso il ponte tra la parte albanese e quella serba della città, il confine tra i due territori. Le guardie di frontiera del Kosovo hanno bloccato il ponte per l’attraversamento della Serbia e l’esercito serbo è messo in massima allerta.
Il ministero degli Esteri russo ha invitato Pristina, gli Stati Uniti e l’UE a fermare le provocazioni e rispettare i diritti dei serbi in Kosovo.
Da una note del ministero degli Esteri russo si legge.“Un tale sviluppo degli eventi è un’altra prova del fallimento della missione di mediazione dell’Unione Europea. Questo è il risultato degli accordi troppo deboli tra l’Unione europea e Belgrado, costretta a sostenere debolmente la mancanza di diritti dei suoi connazionali”.
Dal centro di coordinamento dei Caschi blu ONU, attualmente guidata dai Carabinieri italiani una nota ufficiale conferma la tensione e lo stato di allarme ha già previsto il dispiegamento di gruppi di osservatori in diversi punti del territorio.
Durante la giornata del 31 luglio, alcuni segnali dell’aggravarsi della crisi sono apparsi chiaramente, coinvolgendo Il primo ministro spagnolo a lasciare d’urgenza Belgrado. Pedro Sanchez era in visita nella capitale serba, il ritorno in Spagna era previsto domani ma l’aggravarsi della situazione al confine con la Serbia, ha costretto ad un cambiamento dell’agenda politica.
Qui alcuni video

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