10 domande per le nuove forze di governo e ai movimenti del dissenso

Unità e resistenza al tiranno

Quanto stiamo assistendo non è poi una grande sorpresa, i partiti e la politica si stanno comportando seguendo le loro linee guide già definite. Le elezioni anticipate hanno svegliato i cannibali nei palazzi, il mercato delle vacche è sempre aperto ma di idee e azioni utili alla nostra sovranità economica, monetaria, territoriale e alimentare non c’è alcuna traccia.

Si è vero è difficile, forse impossibile riuscire a rispondere a tutti i requisiti per quei movimenti, gruppi pronti a dare battaglia tra gli scanni del parlamento e del senato ma questa è la finestra aperta ed è un’opportunità per due motivi importanti.

Il primo, riuscire ad avere una opposizione nelle prossime formazioni di governo ma la seconda è ancora più importante, costruire quell’unità dei gruppi, dei movimenti e di ogni singolo cittadino per essere pronti dal giorno delle elezioni ad opporsi, contrastare ogni decisione scellerata del nuovo governo e questo si può e si deve fare anche se non ci sono rappresentanti tra gli scanni del potere. Essere e restare uniti alla nascita del nuovo governo è prioritario.

L’unità è il primo obiettivo utile, forte, coraggiosa, coesa e preparata nell’accogliere il nuovo governo, non c’è altra via da perseguire.

In tanti scrivono, singoli individui, gruppi e movimenti e tutti si pongono la stessa domanda, perché non si riesce ad essere uniti? Risposta non semplice, le motivazioni potrebbero essere tante ed è giusto porre questa domanda a i referenti del dissenso rappresentato anche e non solo, all’interno di queste sigle: Alternativa, UDCL, Partito Comunista, Forza del Popolo, Pro Italia, Ancora Italia, Movimento Exit, CLN, Sara Cunial, Italexit, Azione Civile, Riconquistare l’Italia e l’Indispensabile. Importante sottolineare che molti cittadini non sono ancora decisi e non sono rappresentati dalle sigle indicate.

l’Unità si può misurare solo dopo un’attenta analisi dei problemi importanti e la condivisione per la soluzione è un indicatore di unità, come queste sigle affronteranno le problematiche italiane?

Quali sono le proposte, le soluzioni, le linee guida di queste sigle, come vogliono superare i nodi cruciali del paese?

Noi ci poniamo queste domande, probabilmente non sono esaustive ma restiamo concentrati nella ricerca delle risposte e non solo di teorie, proponetele anche voi è un nostro diritto avere queste risposte.

1) Il primato del diritto europeo sulle costituzioni nazionali, come attivare almeno la mediazione con Bruxelles

2) La moneta fiscale complementare e non sostitutiva dell’euro

3) Istituire le banche pubbliche e ridare alla politica il governo della moneta e dell’economia

4) La piena occupazione favorita dalla produzione prevalentemente orientata verso il mercato interno

5) Favorire la ricerca di scambi commerciali sostenibili diminuendo il commercio globale

6) Ridimensionare la filiera produttiva privata in tutti i settori in modo particolare sanitari e assistenziali

7) Ridare alla filiera educativa il compito dell’informazione e formazione

8) La diminuzione della spesa militare

9) Firma e adesione dell’Italia al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)

10) La neutralità dell’Italia per favorire la ricerca di equilibri geopolitici più sostenibili

Giriamo queste domande ai referenti delle nuove formazioni, provateci anche voi, sia come cittadino sia come redazione vogliamo conoscere le idee e le soluzioni, in questo modo tanti cittadini avranno più consapevolezza nel destinare il loro voto scegliendo tra queste organizzazioni: Alternativa, UDCL, Partito Comunista, Forza del Popolo, Pro Italia, Ancora Italia, Movimento Exit, CLN, Sara Cunial, Italexit, Azione Civile, Riconquistare l’Italia e l’Indispensabile.

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7 Commenti

  1. Velocissimo commento. I punti elencati nell’articolo sono in gran parte tra loro incompatibili. Esempio: primato diritto europeo e sovranità nazionale per cominciare.

    • Ciao il senso spero non sia difficile da comprendere ma è proprio quello, l’Italia e non solo come Stato europeo, subisce il diritto europeo rispetto all’applicazione della Costituzione, la questione politica è questa, l’Europa e il diritto europeo si stanno sempre più sovrapponendo alle costituzioni e questo è il problema, è la parola primato che dovrebbe chiarire quale è la reale situazione e non succede solo in Italia.

  2. Il popolo è letteralmente compresso tra le massomafie piduiste ed ‘i padroni universali’ delle multinazionali oltreoceano che dettano l’agenda. non vedo nessun intento di combattere distruggere le Mafie. iniziando esempio con un No ai segreti di Stato, perché vogliamo la Storia del Belpaese per una vera Sovranità….
    Dura…

  3. A titolo di cronaca, ieri ho qui riportato delle interessanti considerazioni di Giorgio Bianchi attinenti al tema in questione ma quel mio post non è stato ancora pubblicato.

    • Caro Fabrice non c’è nessun commento che non è stato pubblicato, controlla, noi da sistema non vediamo nessuno commento in attesa di pubblicazione

      • @ Sovranità Popolare Redazione

        Questo è il titolo del link di questo articolo:

        https://www.sovranitapopolare.org/2022/07/25/lunita-e-il-primo-obiettivo-utile-forte-coraggiosa-coesa-e-preparata/

        e questo è il post che avevo postato in relazione al titolo del link, eccolo arriva di nuovo!

        1. SULLA MANCATA UNIONE DELLE OPPOSIZIONI

        di Giorgio Bianchi da Facebook, 2 agosto 2022

        Pur non avendo mai fatto parte di alcun partito politico (sono candidato in Italia Sovrana e Popolare come indipendente), sono oramai settimane che ho la casella di posta intasata di appelli all’unione delle forze antisistema.

        Chi mi segue da tempo sa perfettamente che non ho mai fatto mancare il mio impegno a chiunque mi abbia chiesto di supportare con la mia presenza le sue iniziative. Non ho mai fatto pubblicamente fuoco amico (anche se come tutti ho le mie idee in merito ad alcune realtà dell’opposizione) e ho sempre cercato di dialogare con tutti alla ricerca di possibili punti in comune tra le parti.

        Quando mi è stato chiesto di candidarmi con ISP ho inizialmente declinato l’offerta e questo lo possono testimoniare tutti i leader della coalizione.

        Ho rifiutato per ben due volte.

        Alla terza chiamata ho accettato.

        Quindi mi sono UNITO.

        Oggi mi si chiede come mai altri non si siano uniti. Ecco, bisognerebbe chiederlo a chi ha scelto di correre da solo. Io la mia parte l’ho già fatta, di più non posso.

        Non è tutto.

        Molti mi scrivono: “meno male che Paragone è fuori altrimenti non vi avrei sostenuto”. Altri ancora dicono “peccato non ci sia Paragone”.

        “E la Cunial?”

        “Meno male che avete tenuto fuori la Cunial”.

        Ecco, quello che non si dice, è che la presunta volontà di vedere le forze antisistema unite, nei fatti non sussiste. È un’ennesima narrazione per spingere verso l’astensionismo.

        Perché accanto ai tanti che auspicavano un fronte unito, ce ne sono altrettanti che disprezzano alcune formazioni e che di fronte ad un’accozzaglia ritenuta disomogenea, con all’interno formazioni ritenute improponibili, di sicuro non sarebbero andati a votare.

        In realtà il bacino del dissenso è talmente ampio che ci sarebbe spazio per far entrare in Parlamento tutte le forze antisistema.

        Basterebbe firmare per loro e poi votarle.

        Alla fine non cambierebbe nulla.

        Se veramente si tratta di forze dell’opposizione, sarà per loro naturale in futuro fare muro contro i partiti della NATO, ciascuna con la propria forza e la propria sensibilità politica. Se viceversa alcune di loro, su alcuni temi, si schierenanno con il futuro governo, allora sarà stata giusta la scelta di concorrere separatamente.

        Il vero problema è l’astensionismo non la frammentazione. Anzi, a dir la verità, l’astensionismo si sta configurando come un alibi, legittimo per carità, per non esporsi a nuove delusioni modello 5Stelle.

        Ecco, un buon motivo per non votare è questo, non la presunta frammentarietà.

        Per qualsiasi informazione riguardo al progetto “Italia Sovrana e Popolare”, non esitate a contattare il nostro coordinatore nella Vostra regione.

        https://www.ancoraitalia.it/organ…/coordinatori-regionali/

        Riferimento:

        https://www.dcnews.it/2022/08/03/perche-ho-deciso-di-candidarmi-giorgio-bianchi-lo-sfogo-contro-chi-critica-la-mancata-unione-di-tutti-i-movimenti-che-si-oppongono-al-regime-ed-invita-allastensione/

        Breve commento.

        Altro che unità politica , come mette ben in evidenza Giorgio Bianchi il vero problema sarà l’astensionismo che già è stato recentemente a livelli altissimi sia in Italia che in altri paesi UE, per non parlare poi dell’astensionismo in USA che storicamente è sempre stato altissimo, oups, ma che strane coincidenze….!!

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