di Giuseppe Altieri
Residuo zero pesticidi significa per l’Europa un livello inferiore allo 0,01 parti per milione…
Preciso che la soglie di rilevabilità dei Pesticidi non è 0,01 parti per milione, ma è molto pià bassa.
Pertanto residuo al di sotto del cosiddetto limite di rilevabilità non significa che il pesticida sia assente… soprattutto laddove l’hanno usato… ma solo che è al di sotto di 1 parte ogni 100 milioni del prodotto alimentare in questione.
L’Europa ha definito questi limiti di rilevabilità per indicare un residuo al di sotto di quel limite… che in realtà non è zero.
In Germania si usa ad esempio un residuo al di sotto di 1 parte ogni miliardo ovvero 0,001 ppm, confermando che se li cerchiamo i residui li troviamo anche infinitesimi…
BIO-ACCUMULO DEI PESTICIDI
Questo è un grande problema in quanto i pesticidi si bio-accumulano e in poco tempo si concentrano nelle catene alimentari e nel nostro organismo…
EFFETTI DISTRUTTORI ORMONALI ED EPIGENETICI DEI PESTICIDI
Inoltre, alcune ricerche scientifiche sui distruttori ormonali (distruttori endocrini e induttori epigenetici) che influenzano l’espressione del nostro DNA e della sintesi delle proteine dimostrano che si creano maggiori effetti a minori dosaggi… una sorta di “omeopatia inversa” creata dalle sostanze chimiche che si “nascondono ” nel nostro organismo…
Pertanto, l’unico modo per garantire il residuo zero è NON USARE PIU’ I PESTICIDI CHIMICI, tossici inutili, in quanto sostituibili con tecniche più efficienti, ovvero anacronistici…
E di fatto vietati, in quanto in Europa e in Italia è obbligatoria la produzione integrata dal 2014 (D.lgs. 150/2012) che impone l’uso prioritario di tutte le tecniche alternative disponibili…
Lavoriamo per la trasformazione agroecologica dell’agricoltura verso il biologico e la salvaguardia delle biodiversità autoctona e delle antiche varietà italiche… il vero patrimonio dell’Agricoltura Italiana.
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