di Loreto Giovannone
Nel mese di ottobre del 2020, Roberto Speranza, Ministro della Salute, dà alle stampe un libro: “Perché guariremo, per una nuova idea di salute”. Il libro inizia con un’affermazione… un po’ avventata: “Per cominciare il potere di questo virus ha i mesi contati… Migliorano le cure grazie a nuovi farmaci sempre più innovativi e soprattutto la corsa al vaccino è ormai non lontano dal traguardo”. Il libro, però, non vedrà mai il banco o lo scaffale della libreria. Feltrinelli, di punto in bianco, ne blocca la distribuzione, ritira le copie … le manda al macero. Nessuno deve leggere gli alti pensieri, le cronache e le previsioni del Ministro.
Ma il diavolo fa le pentole, e non i coperchi: un po’ di copie sfuggono al macero, e le si ritrova in internet (“libro raro” e prezzo esorbitante) e in qualche libreria d’oltralpe. Alfonso Guizzardi, psicologo di Roma, riesce ad averne una, e non si lasca scappare l’occasione, trovato l’editore adatto, per farne una sorta di edizione commentata, quella che è uscita nelle librerie.
Sparare sulla Croce Rossa non è una bella cosa, ma ci corre l’obbligo di presentare al lettore un po’ di esempi, giusto perché possa farsi un’idea di chi ha in mano i nostri destini e le nostre vite. Cominciamo… dall’inizio. “E’ arrivata la pandemia e non abbiamo un manuale di istruzioni”, ci dice Roberto Speranza. Ma ‘si scorda’ invece che il manuale c’era, eccome, si chiamava “Piano Pandemico”, e i giudici di Bergamo gli stanno chiedendo perché non l’ha utilizzato. Probabilmente perché si fidava dei suoi esperti…? Può essere, anche se i primi esperti di cui ci parla li ha incontrati in un talk-show, e sono nientemeno che Roberto Burioni e Ilaria Capua, in televisione “…conosco Roberto Burioni e Ilaria Capua, con i quali resterò in contatto…”. Burioni gli dice subito che il virus non potrà mai arrivare in Italia, e vista l’azzeccata previsione, sale subito nella considerazione del Ministro. Ilaria Capua è una veterinaria, e dunque già così particolarmente qualificata per parlare della pandemia fra gli umani.
Ma le conoscenze occasionali non bastano, occorre fare squadra (anzi una “task-force”, che poi diventerà sobriamente “Comitato Tecnico Scientifico”) e ci vogliono altri scienziati affidabili. Sarà per questo che fra i primi ad essere scelti troviamo Ricciardi e Locatelli, funzionari di lungo corso, noti per avere più conflitti d’interessi di quanti ricci avesse in testa Jimi Hendrix.
Comunque, gli scienziati “affidabili” sono pronti ad affrontare il virus. La strategia scelta è quella di Fabio Massimo il temporeggiatore: vigile attesa. E se proprio ti sale la febbre, prendi un po’ di tachipirina. Si hanno così le prime migliaia di morti: il virus ha campo aperto e penetra subito in profondità, mentre la tachipirina devasta il sistema immunitario. Ma, certo, non è colpa degli esperti… nessuno sembra capire come agisce il virus. Ci vorrebbe qualche autopsia per capirlo. E infatti gli esperti… ne impediscono, con una circolare demenziale, l’effettuazione. “Per l’intero periodo della fase emergenziale (recita la circolare del Ministero) non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di Covid 19”. Ma dall’ospedale di Bergamo parte la rivolta, le autopsie sono comunque effettuate: si scopre che il virus genera i trombi e che cacciare di forza l’aria nei polmoni ha ucciso migliaia di poveracci. Chissà perché, non c’è una sola riga sull’argomento in tutto il libro…
Quando poi il Dottor De Donno, riposi in pace, annuncia le guarigioni ottenute con il plasma autoimmune (già utilizzato, e autorizzato, peraltro in Inghilterra e Stati Uniti) il Ministro non se ne accorge. Forse non vedeva i TG, forse nessuno l’ha avvertito. Fatto sta che nel diario di quei mesi non ne fa cenno, tutto proteso a stilar contratti segreti con i produttori di vaccini, e a visitare “eccellenti” laboratori italiani di avanguardia, che in due anni non produrranno nulla, ricercando e sperimentando sostanze già scoperte e utilizzate nel resto del mondo.
Ci dice anche che i vaccini arriveranno presto, prestissimo, e fermeranno la pandemia. Ma naturalmente, che non verranno utilizzati senza tutte le garanzie dovute. “Certo il vaccino dovrà essere sicuro prima di arrivare ai cittadini… ci sono regole e procedure che vanno rispettate. Nessuna autorizzazione sarà data senza la massima sicurezza per le persone”. Infatti, come poi rivelerà, nei dettagli, il professor Frajese, vengono testati in fretta e furia, e la popolazione, comprese donne incinte e bambini, è utilizzata per la sperimentazione clinica.
Ma Roberto Speranza è uomo tutto d’un pezzo. Comunica ripetutamente che il suo faro è la Costituzione: “Guai se un’emergenza sanitaria diventasse la scusa per una torsione antidemocratica”. Ebbene sì, l’uomo che sospenderà dal lavoro e dallo stipendio milioni di cittadini spiega che è possibile e necessario affrontare la pandemia nel rispetto dei diritti di tutti e, ovviamente, della Costituzione, di cui lui è fedele servitore.
Fabian Society? Purtroppo Roberto Speranza al Ministero della Salute, non è semplicemente impreparato, perché non ha alcuna formazione in campo medico-sanitario. Come documenta abbondantemente Alfonso Guizzardi, Roberto Speranza è un soldatino della Fabian Society, di cui il cugino, Nick Pecorelli, è un importante esponente.
La Fabian Society, l’incubatrice del Partito Laburista Inglese, lavora (insieme a Karl Schwab e al forum di Davos) per il governo mondiale. Infatti, Speranza ci comunica che: “le grandi organizzazioni internazionali devono essere rafforzate…. Questo mondo ha bisogno di essere governato, e gli Stati Nazionali non bastano per farlo…”
Sì, parliamo proprio di quella Fabian Society fondata dai cultori dell’eugenetica e del malthusianesimo, che molto prima di Hitler lavoravano per un’umanità elitaria e per l’eliminazione dei deboli. Dalla faccia della terra… Vigile attesa e tachipirina, niente autopsie, e tanti, tanti vaccini.
http://www.edizionisi.com/libro_titolo.asp?rec=279&titolo=Roberto_Speranza_disse…
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