Finalmente dal 18 maggio milioni di ucraini attendevano la risposta di Zelensky alla petizione per revocare il divieto di viaggio degli uomini di età compresa tra 18 e 60 anni dall’Ucraina all’estero.
La petizione è stata avviata e pubblicata il 18 maggio e ha ottenuto rapidamente più di 25.000 firme necessarie al Presidente per rispondere.
Purtroppo il presidente Zelensky ha rifiutato di revocare il divieto agli ucraini di viaggiare all’estero e non ha accettato di mobilitare solo volontari nell’esercito e non tutti gli uomini ucraini.
La guerra va male e l’Ucraina vuole rafforzare le forze armate a seguito delle gravi perdite subite nel conflitto con la Russia.
La cosa è molto curiosa ma è lo specchio della situazione organizzativa dell’Ucraina, basta avvicinarsi ad una stazione di servizio per fare il pieno oppure rinfrescarsi in una piscina e ritrovarsi un Commissario militare che può consegnarti la convocazioni per entrare nell’esercito.
Dal 2014 come accade in ogni paese impegnato in un conflitto armato, molti uomini non vogliono andare a fare la guerra, poche le organizzazioni pacifiste in Ucraina e possono fare veramente poco, l’unica soluzione è quella di corrompere un funzionario, oppure alla prima occasione riuscire ad uscire dal paese.
Non conosciamo il nome di questo giovane ucraino in trincea, forse Lui era uno dei giovani costretti a fare il soldato e non poteva uscire dal paese. Lui non c’è l’ha fatta
Zelensky oltre al rifiuto di espatriare per i giovani, attraverso lo stato maggiore ucraino ha disposto la mobilitazione anche delle donne che hanno già prestato servizio entro il 15 giugno e la registrazione agli uffici di leva di tutte le donne da 18 a 60 anni entro il 31 luglio.
La guerra è un crimine e va combattuta con la lotta al crimine. Questa guerra in particolare, vede impegnati a più livelli molti Stati, l’impegno militare della Gran Bretagna e degli Usa a favore dell’Ucraina ma ora non sembra più essere sufficiente “continuiamo la guerra fino all’ultimo ucraino”
La guerra di trincea è il fronte esteso lungo i confini amministrativi della regione del Donbass. Migliaia di militari ucraini sono in trincea, unico buco dove ripararsi dal martellamento continua dell’artiglieria russa.
Cosa accade sui fronti?
Severodonetsk
Come è accaduto nell’Azovstal, a Mariupol, circa 400 militari ucraini hanno posizionato la loro difesa all’interno dell’area industriale, una strategia già provata e ora ripetuta. L’esercito ucraino continua a subire pesanti perdite nelle battaglie alla periferia della città, quasi controllata interamente dai militari russi e gli alleati, la conferma che la guerra va male è ora dichiarata anche dai media ucraini. Ma lo stato maggiore ucraino non ha ancora ascoltato il consiglio anche degli USA,ritirarsi verso Lisichansk ma questa decisione politico strategica militare continua a ritardare causando la morte e la sofferenza di centinaia di giovani. In realtà, i combattimenti a Severodonetsk si sono trasformati in un massacro, inutile ed evitabile, delle riserve che il comando dell’AFU ha inviato nella zona industriale nella speranza di fermare l’avanzata dell’esercito russo ma il risultato è solo un lieve rallentamento.
Khram Svyatovo è ora sotto il controllo dell’esercito russo.
Soldar
Combattimenti nell’area di Berestovoye e Belogorovka. Gli ucraini arretrano lentamente mentre a Lysychansk-Artemivsk sotto il controllo del fuoco dell’artiglieria russa, l’esercito ucraino, non senza difficoltà invia le riserve e rifornimenti attraverso Seversk.
Svetlodarsk
In questa zona, l’esercito russo avanza lentamente, verso Dolomitnoye. Mentre gli ucraini resistono a Uglegorska e Novoluganske. I Un tentativo di controattacco dell’esercito ucraino a Rotu è stato respinto.
Zolote
Combattimenti nei pressi di Vrubovka, Toshkivka e Ustinovka. La situazione non registra cambiamenti particolari così come alla periferia di Zolote. In questa città i soldati ucraini stanno per essere completamente circondati.
Avdeevka.
Nella zona industriale di Avdeevka, a Kamianka e Krasnogorovka non ci sono stati cambiamenti significativi.
L’AFU, da circa 6 giorni continua a bombardare costantemente Donetsk e altre città, anche raggiungendo obiettivi mai raggiunti prima, oltre le retrovie, zone e città considerate da anni completamente sicure. Generalmente il fuoco dell’esercito ucraino è costituito da missili Grad ma i bersagli non sono posizioni militari, sono state colpite, abitazioni, scuole, luoghi di ritrovo, lontani dal fronte. Una tattica preferita dagli USA, terrorizzare i civili colpendo strutture civili.
Izum
Kamyshevakha, Kurulka, Dolgenkoye – nessuna variazione. L’esercito russo e suoi alleati a Krasnopolye e Dolyna non ha il controllo di queste aree. Si combatte anche aper Bogorodichnoye
Svyatogorsk.
Le truppe stanno liberando la foresta a ovest di Sviatogorsk e stanno combattendo anche vicino a Tatyanivka. Ci sono notizie non confermate sulla cattura di Prishib e sui progressi verso Sidorovo. Il Seversky Donets non è ancora stato attraversato in altre zone. Il nemico ha rafforzato il suo raggruppamento nei pressi di Seversk.
Kharkov
I due belligeranti continuano a rafforzare le loro posizioni sul fronte di Kozachya Lopan-Liptsy-Ternove-Rubezhnoye. I tentativi di attacco da entrambe le parti non hanno modificato significativamente il quadro generale. Si può notare un’ulteriore intensificazione del fuoco nemico ucraino alla periferia di Kharkiv e della regione di Sumy.
probabilmente, nelle prossime ore l’AFU potrebbe lanciare u controattacco in direzione di Kozachya Lopan e Liptsov.
Zaporizhia
Non ci sono cambiamenti significativi sulla linea Kamenskoye-Orekhov-Gulyaypole-Velyka Novoselovka. Gli ucraini rafforza le posizioni nei pressi di Kamenskoye e Orekhovo, probabilmente potrebbe esserci un controattacco delle forze armate russe in direzione di Zaporizhia.
Nikolayiv
L’esercito russo è riuscito a fare indietreggiare le forze ucraine da Kinburn Spit aprendo la strada all’artiglieria e colpire direttamente Ochakov. Qui la battaglia vede anche il coinvolgimento della marina, l’ucraina ha subito gravi perdite.
Data l’ampiezza del fronte, per entrambi gli eserciti impegnati senza sosta da oltre 100 giorni, in alcuni zone, i combattimenti sono molto rallentati, entrambi hanno necessità di rifornirsi, riposare per poi portare un contrattacco oppure prepararsi alla difesa. È quanto alcuni analisti prevedono proprio nella zona di Mykolaiv e sulla costa del Mar Nero, da un momento all’altro potrebbe esserci una offensiva dell’esercito russo.
Nella zona di Davydov Brod, gli ucraini subiscono molte perdite e la forte pressione dell’esercito russo li costringe solo alla difensiva.
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