Il sistema giuridico italiano e mondiale, riconosce come potere giuridico e decisionale solo chi viene eletto con il voto dei cittadini.
La nostra Costituzione come forma elettiva principale prevede la delega, purtroppo essa esautora a vantaggio di pochi eletti tutto il potere decisionale dei cittadini, ma non esclude in alcun modo altre forme elettive. Non le prevede, ma non le esclude.
Oggi possiamo affermare con assoluta certezza, che contro questo sistema possiamo schierare almeno il 40% dei cittadini, e visto la frammentazione dei partiti, sarà la prima forza politica del paese.
La domanda è la seguente: per la nostra Costituzione, per avere potere giuridico decisionale, bisogna necessariamente fare un partito, movimento associazione? O basta qualunque aggregazione del popolo che si costituisca giuridicamente, nel nostro caso attraverso un comitato art 17, 18 costituzione.
Questo è uno dei tre passaggi fondamentali.
Domanda? La nostra Costituzione riconosce un potere decisionale legittimo solo a chi candida un partito, o anche e chi potrebbe candidare direttamente il popolo, secondo passaggio fondamentale.
La nostra Costituzione, a tutte le competizioni elettorali, dal comune al parlamento, chi riconosce come vincitore? Il candidato del partito, movimento, associazione, o chi prende più voti? Terzo passaggio cruciale.
Questo è infatti il passaggio chiave, fondamentale, elementare che purtroppo non è al momento alla portata di questi patrioti indispensabili e salvifici, per intaccare l’atavica dissonanza cognitiva popolare.
I cittadini come abbiamo evidenziato hanno la possibilità concreta di iniziare veramente a lottare giuridicamente e costituzionalmente contro il sistema partitico, per farlo esiste un solo modo: costituirsi giuridicamente contro le sue regole, e non contro le nostre istituzioni. Ecco perché la piazza è del tutto inutile, e non ha nessun potere decisionale. In base alle leggi vigenti, a torto o a ragione, non si può pensare di abolire le decisioni di un parlamento legittimato nell’urna dal 67% del popolo.
Ma si può sommessamente pensare di creare una grande forza giuridica popolare, che inizi a togliergli consensi, e a picconare le sue fondamenta, le letali, ingannevoli promesse elettorali.
Dunque siamo circa 15 milioni pronti a schierarci contro questo sistema, e non solo contro una delle sue tante metastasi, come faremo? Tramite persone che si vogliono mettere in gioco per salvare questa nazione. Perché oggi esistono centinaia di partiti? Perché ci sono state centinaia di persone che li hanno fondati.
Ecco perché prima di tutto è importante avere la collaborazione di milioni di cittadini, dobbiamo creare la piattaforma giusta orizzontale e democratica. Per fare questo, per iniziare, serve un gruppo nazionale 20 persone uno a regione, che formino il comitato nazionale, una segreteria politica senza struttura piramidale. Queste persone, come hanno fatto prima di loro centinaia di persone che si sono costituite RICONOSCENDOSI in questo sistema di regole con il loro partito movimento associazione, si costituiscono giuridicamente attraverso questo comitato contro le regole partitiche, e contro questo sistema totalitario.
Come avere poi l’apporto e la legittimazione di milioni di persone? Usando il voto, contro il sistema non andando più a votare per tutti i loro candidati, e nella stessa competizione elettorale, andando a votare per i nostri portavoce selezionati prima nelle assemblee territoriali, e poi ci presenteremo con delle liste civiche solo nei comuni e come referendum popolare visto che diversamente non ci permetterebbero mai di arrivarci.
Questo è una sintesi della nostra idea, qui puoi leggere e scaricare la proposta nel dettaglio e da discutere insieme.
Comitatus Coram Populo – Comitato alla presenza di tutti
Per ulteriori contatti: 3394415310
L’art.49 in proposito è molto chiaro. Non credo possano darsi altre possibilità, a meno di una revisione costituzionale.
Ma credo che il problema non stia nella forma dell’aggregazione, quanto nella cultura politica.
Credo che occorra piuttosto ripensare oggi profondamente e storicamente alle condizioni di formazione di un partito.
Non conoscevamo questo “movimento” ai primi passi. Tutto da rifare e rivedere ok cerchiamo di seguire e diffondere se ci sono nuove energie, nuove idee e nuove progettualità. La nostra scelta resta nella cornice dei principi che ci siamo dati, laddove è possibile siamo pronti al dialogo
L’obiettivo di costituire un soggetto giuridico elettorale strumentale, aperto ad ogni Cittadino alla pari, senza vincolo a segreterie e direttivi, con candidati scelti direttamente dai cittadini nei rispettivi territori secondo regole chiare e democratiche è stato da sempre posto al centro del lavoro del gruppo dei Mille Italiani per l’Italia ( membri interni di rilievo scelti dalla Assemblea dei soci annualmente in gran parte per sorteggio e non candidabili alle elezioni ) che come tale supplisce alle carenze delle Istituzioni che non prevedono la possibilità di candidatura libera da appartenenza partitica.
Questo riconsegna una quota di sovranità al Cittadino nel suo diritto di elettorato attivo e passivo rendendo possibile la partecipazione in modo parallelo ed esterno al percorso partitico che come tale perde il monopolio sugli ingressi nelle Istituzioni.
Uno strumento di liberazione politica.
Stiamo ultimando anche una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare che introduca nel sistema elettorale istituzionale, sia le Primarie aperte obbligatorie e regolamentate per legge democratica e sia la Lista delle Candidature Dirette per i Cittadini che vogliono partecipare alle elezioni di ogni livello come liberi.
Il nome della associazione ( 1000 Italiani ECC. ) è provvisorio e tutto verrà deciso insieme nella prima Assemblea fondativa.
Abbiamo già redatto uno Statuto aperto alle modifiche della Assemblea .
Grazie.
STATUTO :
https://www.1000perlitalia.org/wp-content/uploads/2021/12/Statuto-07-10-2021-2.pdf
Ciao Giannantonio ho un unico suggerimento, provate a stabilire un contatto, nell’articolo trovi un numero di telefono, ci sono molti punti condivisi, l’unione è un obiettivo importante, abbiamo proposto di tenere “una tavola rotonda” un workshop, chiamiamolo come vogliamo, se si uniscono altre realtà presumo sia un primo passo importante
Grazie
Gentilissimo per il commento, sentiamoci il nostro Cell. 3713118840.