Slov”jans’k dal 2014 al 2022 la guerra continua

Kramatorsk colpita la stazione da un missile e la propaganda si infiamma

Tochka-U Missile in dotazione Ucraina

L’orrore della guerra la repressione sociale e politica delle forze di polizia e antiterrorismo ucraine non hanno mai lasciato Slov”jans’k, città di circa 150mila abitanti nella regione del Donbass.

Nel 2014 nella stessa città c’è stato l’avvio del dissenso contro l’oppressione del governo ucraino, niente lavoro per chi parla russo, vietato parlare il russo, in sintesi, il governo ucraino non vuole nessun segno della cultura russa sul suo territorio, questo accadeva a Slov”jans’k e non solo ma da prima del 2014.

E’ stata una guerra che conta 14mila vittime da entrambe le parti, oltre il 50% erano civili.

Slov”jans’k non è riuscita, in quei mesi di rivolta contro il governo ucraino a sviluppare la sua autonomia/indipendenza e da quei giorni nulla è cambiato, se vivi a Slov”jans’k e conservi la cultura russa è meglio non uscire di casa e di non fidarsi di nessuno.

Slov”jans’k aprile 2022 le forze militari russe sono attestate nell’area del villaggio di Suligovka, hanno superato alcune difese ucraine e si muovo in direzione di Slavyansk.

Sempre molto vicini c’è un’altra grande città dove si sviluppo nuovamente un evento bellico che alimentare per altre ore i programmi di intrattenimento italiani e non solo.

I media ucraini accusano le truppe russe di aver lanciato un missile Tochka-U sulla città di Kramatorsk, molto vicina a Slov”jans’kche ha ucciso più di 40 persone, il numero delle vittime e dei feriti potrebbe non essere ancora definitivo.

Non mancano immagini, opinioni dai social foto e video dei sistemi di lancio utilizzati dalla Bielorussia, immagini facili da ritrovare, perchè a febbraio hanno preso parte alle esercitazioni congiunte dei due paesi “Allied Resolve-2022”. Nei social diffusi dalla propaganda ucraina vengono indicati erroneamente in dotazione all’esercito russo.

Anche in questo ennesimo caso il Ministero della Difesa della Federazione Russa è intervenuto con il suo portavoce: “il filmato non mostra armi nostre: l’esercito russo non usa Tochka-U. Questa arma, il missile è stato utilizzato alcune settimane fa per colpire una piazza centrale nella città di Donesk, provocando la morte di 22 persone e molti feriti, episodio al centro delle polemiche dovuto al tentativo del quotidiano “La Stampa” di accusare i russi, giocando con titoloni immagini e grafica in prima pagina.

Secondo sempre le informazioni del Ministero della difesa russo, una divisione missilistica delle Forze armate ucraine proveniente dall’area dell’insediamento di Dobropolye, 45 km a sud-ovest della città, ha colpito la stazione ferroviaria di Kramatorsk.

Il suo obiettivo, secondo il Ministero della Difesa, è interrompere la partenza dei residenti dalla città per usarli come “scudo umano” per difendere le posizioni delle forze armate ucraine, come in molti altri insediamenti dell’Ucraina.

Ricordare le “regole della guerra” mi mette molto in imbarazzo, perchè la guerra è un crimine e non possiamo accettare delle regole ma in questo contesto, dove ogni colpo di cannone alimenta una propaganda dal polo nord al polo sud, ritengo necessario evidenziare alcuni passaggi della Convenzione di Ginevra. In caso di conflitto è obbligatorio lasciare “corridoi” di fuga per la popolazione civile laddove ci sono bombardamenti, chi non accetta questa condizione compie un crimine di guerra, impedire, in qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo, rallentare o bloccare la fuga dei cittadini civili compie un crimine di guerra.

Altro aspetto importante e lo abbiamo visto dall’inizio della guerra, armare i civili, non preparati, non inseriti in un esercito regolare è anche questo un crimine di guerra.

Questo conflitto ha delle caratteristiche molto particolari, sono giorni che i media preparano il racconto dello scontro imminente nel Donbass tra Russia ed Ucraina, lo preparano con mappe, proiezioni, plastici paragonandolo addirittura all’orrore della seconda guerra mondiale. Il paradosso, durante un qualsiasi giorno di guerra, un missile, uno solo che ha purtroppo ucciso oltre 40 persone i feriti non si conoscono, eppure basta solo questo evento per scatenare fiumi di propaganda di guerra e poi trasformate in alimento per le trasmissioni televisive di intrattenimento sulla guerra.

Ogni colpo di fucile, in questa guerra viene trasformato in un evento “storico”, c’è un solo risultato a seguito di questa strada intrapresa da una parte dei belligeranti, durare degli anni, non è più una guerra di movimento ma una guerra di posizione, di sfiancamento e si riflette anche nei negoziati, commentati anche dal Ministro degli esteri russo Lavrov: “negoziati inefficaci”

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