Francia Italia Germania stop alle relazioni diplomatiche con la Russia

L’Italia espelle 30 funzionari dell’Ambasciata della Russia per motivi di sicurezza nazionale

Consiglio di Sicurezza dell'ONU

Si invoca la Diplomazia per un intervento ma Francia, Germania, ed Italia stanno allontanando lentamente questa ultima possibilità. Dall’Europa l’elenco delle persone russe, funzionari delle Ambasciate in Francia, Germania ed Italia, si allunga sempre di più, 30 da Parigi, 40 da Berlino e 30 dall’Italia.

Oggi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riunione straordinaria e sul tavolo i fatti di Bucha. Prima il rappresentante russo poi il rappresentante ucraino e lo stesso Zelensky intervenuto in video conferenza si rimbalzano le accuse ma nessuna delle parti coinvolte ha in tasca le prove mediche al fine di chiarire cosa veramente è successo.

Quanto stiamo vivendo, la crudeltà di questa guerra ed una frenetica approssimazione dei fatti, degli eventi bellici raggiunge un solo scopo, ci tiene impegnati ed alimenta internet rendendo tutto molto più complicato.

Le autorità ucraine devono fornire dati medico-legali verificabili per sostenere le loro accuse contro la Russia in merito agli sviluppi nella città di Bucha, non è possibile esprimere giudizi istintivi da video non verificati provenienti da una parte sola e coinvolta nel conflitto, senza attendere verifiche di alcun tipo. La medicina legale di base può dare risposte certe a tre quesiti fondamentali: l’ora della morte, il meccanismo della morte e se i corpi fossero stati spostati.

Ad oggi non ci sono ancora documenti di questo tipo consegnati ad organizzazioni come ONU o simili. L’ora della morte. Il meccanismo della morte. Il luogo della morte. Queste sono le risposte necessarie per comprendere gli avvenimenti, non è possibile smentire o confermare senza l’applicazione di questi strumenti.

La continua diffusione di video di corpi a terra e le varie ipotesi sulla ricerca della verità risultano essere troppo imprecise senza l’intervento della medicina legale.

La stessa cosa avviene da una fitta rete di dichiarazioni da entrambe le parti ed è la continuità dello scambio di accuse che generano grandi emozioni e come abbiamo già capito poi scattano immediatamente le reazioni e la guerra sale di un gradino alla volta ma nessuno sa quale sarà l’ultimo per poi ritrovarsi davanti al baratro il buoi più profondo.

Tra le mille dichiarazioni eccone un esempio dall’esperto in armi delle Nazioni Unite, Ritter, “in un momento in cui l’opinione pubblica occidentale è plasmata da un’intensa operazione di guerra dell’informazione progettata esclusivamente per dipingere la Russia in una luce negativa, si potrebbe pensare che osservatori obiettivi aspetterebbero la scientifica prima di urlare ‘colpevole'”. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato domenica che le forze armate russe avevano lasciato Bucha, situata nella regione di Kiev, il 30 marzo, mentre “le prove dei crimini” sono emerse solo quattro giorni dopo, dopo che gli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini erano arrivati ​​nella città. Il ministero ha sottolineato che il 31 marzo il sindaco della città Anatoly Fedoruk aveva confermato in un discorso video che non c’erano truppe russe a Bucha. Tuttavia, non ha detto una parola sui civili uccisi per strada con le mani legate dietro la schiena.

Alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Zelensky è arrivato con un video di un minuto, ottimo montaggio, qualità digitale per la televisione, musica di fondo ed in chiusura la dicitura “Fermare l’aggressione della Russia” Il video è un minuto di orrore, un dolore continuo, sono immagini da Mariupol e da Bucha ma di una qualità digitale mai vista in rete, sui social girano solo video di scarsa qualità.

Anton Gerashchenko, consigliere del ministero degli Interni di Kiev ha dichiarato: “le truppe russe sono entrate a Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina nel nord est del Paese. Lo ha detto usando Telegram, spiegando che ”un gruppo di forze speciali della Federazione Russa ha appena fatto irruzione in città.

L’intervento del responsabile della Cina è stato come sempre pacato ma allo stesso tempo, chiaro e semplice. In merito ai fatti di Bucha la Cina chiede la necessità di prove certe prima di accusare qualcuno ma non ha dedicato più di 30 secondi. Inoltre rivolgendosi al rappresentate ucraino ha nuovamente evidenziato il non interesse da parte della Cina su questioni geopolitiche.

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