di Loreto Giovannone
Francis Galton a fine ’800 affermava, Non vedo alcuna impossibilità che l’eugenetica diventi un dogma religioso tra l’umanità, ma i suoi dettagli devono essere elaborati con sedulità nello studio. Genetica, neuroscienze, tecnologie biomolecolari, eugenetica hanno viaggiato insieme con la propaganda delle nuove frontiere scientifiche: ma siamo sicuri che non siano in mano a chi è pronto a farne un uso spregiudicato per l’enorme ricchezza che ne deriva? Perché a fine 2021 stiamo assistendo ad un sempre più incalzante furore “vaccinale” con terapia genica sperimentale da parte del governo italiano anche nei confronti dei minori?
I vaccini non sono vaccini. L’inganno semantico ha avuto una esplicita definitiva chiarezza nell’articolo intervista dell’Adnkronos Salute del 16 luglio 2020 alla microbiologa Gismondo intitolato: “vaccino Moderna è terapia genica. Rischioso accelerare“. Da subito Gismondo affronta quello che è il timore di molti “Sono anni che non accettiamo di manipolare il Dna degli ortaggi perché c’è chi teme che mangiare un Ogm costituisca un pericolo, e adesso d’un tratto ci va bene diventare noi stessi degli organismi geneticamente modificati?“. Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, evidenzia i rischi che potrebbero derivare da un iter di sperimentazione ‘frettolosa‘ con un siero anti Covid-19 come quello dell’americana Moderna, “Si tratta a tutti gli effetti di una terapia genica“, ribadisce l’esperta all’Adnkronos Salute. “Non sono contraria al prodotto in sé – precisa – ma dico no a una corsa in avanti su un vaccino come questo, basato su un meccanismo d’azione completamente nuovo. I vaccini tradizionali – chiarisce la microbiologa – puntano a indurre una risposta anticorpale, quindi un’immunità, immettendo nel corpo umano pezzetti innocui del virus di cui vogliamo prevenire e contrastare l’infezione. Questo prodotto invece, l’mRna testato dal National Institute of Allergy and Malattie infettive (Niaid) diretto da Anthony Fauci, parte dei National Institutes of Health (Nih) statunitensi, è concepito in un modo completamente nuovo: utilizza un segmento genetico che va a inserirsi nelle nostre cellule obbligandole a produrre una parte del virus la quale, ritrovandosi nell’organismo, stimolerà la produzione di anticorpi. Né più né meno di una terapia genica“. Per Gismondo, “la cosa pericolosa è che questa accelerazione possa applicarsi a un vaccino del genere, totalmente nuovo – ripete l’esperta – e paragonabile a tutti gli effetti a una terapia genica. La gente deve essere consapevole di quello che sta accadendo“.
L’epigenetica è la branca della scienza che studia le risposte del genoma agli stimoli intracellulari, ambientali, meccanici ecc. Le modifiche epigenetiche sono i “marchi” di queste risposte e, in sostanza, non sono altro che modifiche chimiche che possono essere apportate ai genomi e anche alle proteine. Le cosiddette “macchine epigenetiche” sono responsabili di queste modifiche e sono complessi multiproteici attivati dagli stimoli sopra menzionati. Le modifiche epigenetiche cambiano le caratteristiche di un genoma, per esempio dando istruzioni su quali geni devono essere accesi o spenti, in modo che la cellula possa rapidamente rispondere a segnali interni o esterni. (https://sibbm.zanichelli.it/italiano/2020/08/23/genoma-covid-19/#per-i-non-esperti-epigenetica)
Rewriting the Genetic Code: A Cancer Cure In the Making, Tal Zaks (Moderna Chief Medical Officer), nel video TEDxBeaconStreet del 2017. Tal Zaks espose la tecnologia genetica mRNA, cioè l’RNA messaggero (mRNA), che copia l’informazione contenuta nel DNA e la porta nel citoplasma. Zacks durante l’esposizione, affermò che i vaccini a RNA messaggero (mRNA) potevano essere usati per curare malattie come l’influenza, il cancro o le malattie genetiche. “Il nostro corpo è fatto di organi, i nostri organi sono fatti di cellule e in ogni cellula c’è questa cosa chiamata RNA messaggero o mRNA in breve, che trasmette le informazioni critiche dal DNA (nei) nostri geni alla proteina, che è davvero lo stuff di cui siamo fatti tutti”, ha detto. “Questa è l’informazione fondamentale che determina cosa farà effettivamente una cellula. Quindi, pensiamo ad esso come un sistema operativo. Non è solo in ogni cellula del nostro corpo, è in realtà, in ogni cellula di ogni organismo vivo, è la stessa cosa. Quindi se potessi davvero cambiare quello, che chiamiamo il software della vita, se potessi introdurre una riga di codice o cambiare una riga di codice, si trasforma fuori che ha profonde implicazioni per tutto, dall’influenza al cancro.” (https://www.youtube.com/watch?v=AHB2bLILAvM)
La perdita del diritto naturale? La manipolazione degli elementi del DNA ha aperto una nuova frontiera delle bioscienze e sul diritto naturale. Ad occuparsi della problematica fu la Corte Suprema degli Stati Uniti che s’è espressa piu volte dal 2012 al 2014.
US National Library of Medicine
National Institutes of Health. I geni umani sono brevettabili? Il 13 giugno, la Corte Suprema ha dato la risposta tanto attesa: un “no” unanime. Il caso, Association for Molecular Pathology v. Myriad Genetics,1 ha suscitato un enorme interesse tra le istituzioni mediche, le organizzazioni del settore, i gruppi di difesa dei pazienti e gli scienziati. “Le istruzioni della vita”, ha affermato James Watson in una delle 49 memorie di amicus curiae (amico della corte), “non dovrebbero essere controllate da monopoli legali creati per capriccio del Congresso o dei tribunali”. Per alcuni, i brevetti genetici erano il simbolo di una contrazione dei beni comuni e di un sistema di brevetti di portata eccessiva che scambiava troppo potere monopolistico con troppa poca innovazione. Per altri, la sfida ai brevetti genetici di Myriad è stata un attacco alle protezioni della proprietà intellettuale che alimentano gli investimenti privati nella scoperta biomedica.
La decisione Myriad sarà un simbolo importante per coloro che cercano di promuovere la scoperta scientifica proteggendo ed espandendo il dominio pubblico. Ha anche una risonanza simbolica con l’ideale che la nostra comune umanità non può essere posseduta. La Dichiarazione universale sul genoma umano e sui diritti umani dichiara che il genoma umano è “patrimonio dell’umanità” e che “il genoma umano nel suo stato naturale non deve dar luogo a guadagni finanziari”. La Corte Suprema è arrivata tranquillamente a una simile conclusione, pur con attenzione a preservare gli incentivi importanti per l’innovazione biomedica.
È importante considerare che la decisione della Corte Suprema riguardi i geni umani, le effettive inquietudini e preoccupazioni sono più presenti che mai. La legge non consente ai tribunali di valutare se sottomettere a brevetto i geni umani – o qualsiasi altra cosa – debba essere vietata per motivi di moralità. C’è uno scollamento, quindi, tra le ragioni articolate dalla Corte Suprema per la sua decisione e la ricca serie di preoccupazioni etiche e politiche che hanno animato gran parte dell’interesse pubblico nel caso. La materia suggerisce futuri incerti con società di privati che dilagano in sperimentazioni in tutti i settori, non ultimo il redditizio immenso campo farmacologico. Già oggi la manipolazione del genoma umano è molto avanti nelle possibilità applicative, niente può far escludere un’immediata massiccia applicazione eugenetica di queste tecnologie per gli enormi interessi economico finanziari che procurano.
Nei pareri la Suprema Corte ha lasciato uno spiraglio sulla proprietà dei segmenti di DNA manipolati delle società che lavorano nel campo della microbiologia, ufficialmente per fini terapeutici, frammenti OGM che si evince rimangano di proprietà delle società che le manipolano.
Nel 2016 Moderna ottiene un brevetto sul SARS-CoV-2. Un articolo su eventiavversi.it riportando uno studio del Dr. Peter F. Mayer si domanda: Perchè Moderna ha un brevetto su una parte di SARS-Cov-2 depositato nel 2016?
Ora si scopre che è inclusa una sequenza di 19 nucletidi, su cui il produttore di vaccini Moderna detiene originariamente il brevetto statunitense 9.587.003, che è stato depositato il 4 febbraio 2016. Questo brevetto è stato depositato da Moderna il 4.2.2016 e approvato il 7 marzo 2017: Il beneficiario elencato per questo brevetto è Moderna Therapeutics, Inc.. L’invenzione è accreditata a Stephane Bancel, Tirtha Chakraborty, Antonin de Fougerolles, Kenechi Ejebe, Sayda M. Elbashir, Jeff Lynn Ellsworth, Justin Guild, Paul Hatala, Matthias John, Atanu Roy, Jason P. Schrum, Susan Whoriskey, Kristy M. Wood.
Sempre l’articolo si pone due domande:
– Ricordiamo che il CEO di Moderna, si è recentemente sbarazzato dei suoi pacchetti azionari e inoltre recentemente ha cancellato il suo account Twitter. Contemporaneamente al completamento della revisione di questo studio Dr. Peter F. Mayer?
– Perché la sequenza brevettata di Moderna è inclusa in SARS-CoV-2?
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