Domani a Roma incontro tra una delegazione statunitense ed una cinese. Gli Stati Uniti non sono contenti delle scelte cinesi, specialmente le varie soluzioni offerte alla Russia per evadere le sanzioni.
Siamo al diciottesimo giorno di conflitto in Ucraina. Nell’ovest del paese non lontano dal confine con la Polonia, una importante caserma è stata bombardata con almeno 30 missili dall’esercito Russo, sono morte circa 36 persone ma il numero dei morti potrebbe salire. Dalla Russia hanno motivato il bombardamento come ritorsione e per colpire i combattenti stranieri che erano in appoggio all’esercito, ucraino. Si parla di 180 mercenari stranieri uccisi dall’inizio delle ostilità ed una grande quantità di armi sequestrate e poi distrutte, la conferma arriva dall’agenzia russa Tass. CI sono svizzeri, belgi, olandesi, giorgiani e inglesi tra i volontari combattenti con l’Ucraina.
E’ stato ucciso anche un giornalista statunitense a Irpin, immediata la reazione della Casa Bianca.
Il freelance si trovava nella periferia di Kiev mentre filmava la fuga dei rifugiati, con lui un altro giornalista ferito, “Target Point”, denunciato dalle autorità ucraine, i due giornalisti tentavano di raggiungere uno dei ponti diventato il corridoio di passaggio mentre proseguivano in auto, sono iniziati gli spari. Nonostante il tentativo dell’autista di invertire la marcia, il fotografo e giornalista americano è stato colpito al collo, la situazione drammatica, decisione in un micro-secondo, ed è stato abbandonato, mentre due dottori sono accorsi per offrire le prime cure ma è stato purtroppo inutile.
Anche in questo conflitto non vengono rispettate e applicate alcune regole fondamentali per garantire la sicurezza dei giornalisti, è il secondo collega colpito ed ucciso in questo conflitto.
L’incontro di Roma si è caricato di intensità e nervosismo dopo la pubblicazione da parte del Financial Times, secondo cui la Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare. Già all’inizio del conflitto la Cina ha dato garanzie dichiarando che la priorità della Cina è impedire che la situazione in Ucraina subisca un’ulteriore escalation. Domani dovrebbero riprendere anche i colloqui, è il quarto round negoziale tra Mosca e Kiev ma questa volta si terranno in videoconferenza. L’incontro annunciata dal presidente di Israele, Bennett rimane in agenda ma ad oggi non ci sono date. Con un messaggio sulla piattaforma social TT, il ministro degli Esteri ucraino riporta l’esito di un colloquio telefonico avuto oggi col segretario di stato degli Stati Uniti Antony Blinken e scrive: “abbiamo convenuto che va fatto di più per fermare l’aggressione russa e si dice grato agli Stati Uniti per rimanere fermamente al fianco del popolo ucraino. L’Ucraina vincerà e la chiudiamo con questi aggiornamenti disperati.
A Mosca continuano le manifestazioni contro la guerra, anche oggi in decine di città le persone sono scese in piazza nonostante il rischio e le severissime leggi, e si registrano centinaia di arresti, almeno 800 secondo fonti indipendenti in un paese dove è tornata la censura.
Ricevere informazioni indipendenti, dalle zone di conflitto da ambo le parti è sempre più difficile.
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