Nel pomeriggio al Consiglio dell’ONU si discute sui laboratori biologici in Ucraina

Nessuna ritorsione da parte della Russia, Nord Stream 1 continua ad erogare gas in Europa in Italia al 100%

Nazioni Unite

Dovrebbe tenersi oggi un primo incontro al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, la Russia chiede di indagare sui laboratori biologici scoperti in Ucraina. In una nota ufficiale si legge: la certezza sulla presenza dei laboratori è provata da testimoni e molta documentazione e se viene confermata la creazione di armi biologiche in Ucraina, il risultato è uno solo, una grave violazione da parte degli Stati Uniti e dell’Ucraina della Convenzione adottata nel quadro delle Nazioni Unite sul divieto di sviluppo, produzione e stoccaggio di armi batteriologiche, biologiche e sulla loro distruzione”.

I negoziati tra la delegazione russa e quella ucraina, continuano anche in forma non ufficiale, solo così è possibile comprendere un certo entusiasmo tra le due diplomazie, confermato anche dallo stesso Putin “si fanno progressi nelle trattative” ma non ci sono note ufficiali se ci sono accordi e su quali punti.

Da i funzionari statunitensi, John KirbyJen, Psak e Ned Price, negano che l’impegno degli USA nella creazione di armi biologiche nei laboratori in Ucraina smentendo le dichiarazioni al Senato della sottosegretario Nuland, che ha riconosciuto la presenza di laboratori biologici in Ucraina.
Resta una questione molto delicata di interesse mondiale, si deve sapere la verità e da Mosca aggiungono: “recentemente è stato trovato un altro documento che confermerebbe che gli Stati Uniti finanziano la ricerca sui patogeni e sulle armi biologiche in Ucraina dal 2005.

Il presidente dell’Ucraina Zelensky ha diffuso un nuovo messaggio video: “se la Russia continua a colpire i civili, è necessario aumentare le restrizioni.

Dagli USA: il Senato americano ha approvato lo stanziamento di 13 miliardi di dollari per aiuti militari ed umanitari all’Ucraina non sono precisati ulteriori dettagli. La cifra verrà versata per l’anno fiscale 2022.

A Mosca

La censura di Mosca ha bloccato i siti web di For Human Rights, Amnesty International, Colta.ru e Important Stories riconosciute come organizzazioni non desiderate indesiderate.

Il magazine VTsIOM pubblica un’analisi sul rating di Vladimir Putin. In aumento per la seconda settimana dall’inizio delle operazioni militari della Russia in Ucraina. La performance del presidente è attualmente approvata dal 74,6% dei russi, mentre prima dell’inizio dell’operazione il suo indice di approvazione era del 64,3% di Putin e attualmente è al 77,4%. Prima dell’inizio dell’operazione militare speciale tra il 14 e il 20 febbraio, era del 67,2%.

Europa

Il fondo europeo per la “PACE” stanzierà altri 500 milioni per aiuti “MILITARI” all’Ucraina. E’ da considerare una situazione politica conflittuale in Europa e oggi appare chiaramente dopo la dichiarazione di Borrell: “l’Occidente ha commesso una serie di errori nelle relazioni con la Russia, inclusa la promessa di adesione alla NATO all’Ucraina.

Dai servizi segreti ucraini, nota pubblicata dal quotidiano online Pravda Kiev è lanciato un allarme, Putin si prepara ad attaccare la centrale nucleare di Chernobyl per poi accusare l’Ucraina.

A Chernogov una colonna di decine di auto civili con a bordo famiglie in fuga dalla guerra è bloccata al suo interno dalle milizie e dall’esercito ucraino.

Italia

Non bastano le parole tranquillizzanti di Draghi, “l’Italia è in crescita, poi ha rallentato a causa della guerra. Diminuisce la disponibilità di materie prime e a breve faremo a meno del gas russo”.

La realtà si prefigura in modo opposto, Nord Stream 1, è attivo al 100%, l’Italia e l’Europa non possono rinunciare al gas russo. Ad oggi non c’è stata alcuna ritorsione da parte della Russia, Nord Stream 1 lavora a pieno regime per erogare gas in Europa e non solo.

la benzina quasi a 2,50€, da lunedì potrebbe esserci un blocco dei trasporti su gomma, appunto dato dal caro prezzo di benzina, diesel e gas. Problemi già esplosi in alcuni settori del sud italia già da qualche settimana.

Nella piccola e media impresa la situazione peggiora di ora in ora, già incrisi per i blocchi creati dall’emergenza sanitaria, il comparto della ceramica in Emilia è al collasso, calate le vendite da tempo e l’aumento delle materie prime.

 

 

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