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La tregua di questa giornata ha retto abbastanza bene, dalla città di Sumy molte persone sono riuscite a lasciare la città e sul fronte quasi la totalità delle armi è restata in silenzio. Anche nella città di Irpin e Vorzel, da una nota del governo ucraino, c’è la conferma, oggi 40000mila persone hanno lasciato il paese per raggiungere i confini più sicuri.
La tensione invece è cresciuta tra Russia e USA in merito alla presenza dei laboratori biologici in Ucraina, dopo le dichiarazioni da parte del ministero della Difesa russa, la risposta degli USA non si è fatta aspettare. Le informazioni sull’uso dei biolaboratori per lo sviluppo di armi biologiche non sono vere ribadiscono dal pentagono. “Nei laboratori biologici in Ucraina non s fabbricavano armi batteriologiche” Una risposta che non soddisfa la Russia che ha incaricato diversi esperti per valutare il reale rischio.
Le informazioni sono ancora poco chiare, non c’è ancora una conferma se ed in quali laboratori i militari sono riusciti ad entrare, per ora c’è attenzione ma molto silenzio verso l’esterno, da entrambi le parti.
Altra situazione molto difficile, per cui tutti attendiamo maggiori informazioni sul perchè è mancata la fornitura di energia elettrica alla centrale di Chernobyl. Cosa è successo, cosa si sta facendo alla centrale nucleare di Chernobyl?
Il ministero della difesa russa ha emesso una nota: “oggi le forze armate ucraine (APU) hanno attaccato la sottostazione e le linee elettriche della centrale nucleare di Chernobyl.”
A seguito dell’attacco, è stata istituito un comitato investigativo con a capo Alexander Bastrykin, con il compito di chiarire cosa è accaduto. “Il primo intervento è garantire la sicurezza degli impianti e al momento, gli specialisti russi stanno adottando misure tecniche per trasformare la centrale nucleare di Chernobyl in una fonte di alimentazione in standby”.
Probabilmente è una nota solo per addetti ai lavori e attendiamo ulteriori chiarimenti.
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