Continuano i contatti diplomatici domani giovedì 2 marzo nuovo incontro per il cessate il fuoco

Le posizioni e le rivendicazioni prima dei colloqui per un cessate il fuoco si ammorbidiscono

La guerra è un abominio dell'umano intelletto

Oggi ci sono stati in più di una occasione contatti telefonici tra il presidente russo Vladimir Putin

ed il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Non ci sono comunicati ufficiali dettagliati, Bennett

in questi giorni ha parlato con diversi leader e Putin conferma quanto già detto durante

i suoi video messaggi ai cittadini russi. Smilitarizzazione dell’Ucraina, denazificazione, neutralità e

nessuna arma nucleare in territorio ucraino, continua Putin ribadendo il riconoscimento della Crimea come parte della Russia

ed il riconoscimento delle due repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk.

Un contatto telefonico tra Putin e il primo Ministro dell’India Modi ma non ci sono dettagli sui temi dell’incontro.

Sono programmati per domani nuovi colloqui diretti tra la delegazione russa e quella Ucraina per a

arrivare a dichiarare un cessate il fuoco.

Dal ministero della difesa russa viene diffuso un comunicato in cui si rende noto ad oggi il numero dei soldati deceduti

498 e circa 1200 feriti. Kiev riferisce di circa 2000 morti civili ma non rilascia nessuna indicazione sul numero dei militari morti, ferito o prigionieri.

Alla nuova Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stata approvata una risoluzione di condanna che chiede alla Russia di cessare di usare la forza e di ritirare le sue truppe dall’Ucraina. Hanno votato 141 favorevoli, 5 contrari, Eritrea, Bielorussia, Corea del Nord, Siria e Russia, 35 gli astenuti tra cui Cina e India. Anche questa assemblea Generale segna una data storica, erano più di 40 anni che non veniva organizzata. E’ un voto simbolico non sarà certamente l’Assemblea Generale a poter assumere un ruolo prioritario
per una risoluzione del conflitto.

Sul campo la giornata di oggi non sembra molto diversa dalle ultime ore, bombardamenti sulle tre grandi città dell’Ucraina ma non è possibile confermare alcuna notizia.

Oggi entra nel conflitto anche Amnesty International denunciando l’utilizzo di armi proibite da parte dell’esercito russo, un comunicato molto tecnico che precisa l’uso di “bombe a grappolo” per cui la Russia non aveva mai controfirmato il divieto dell’utilizzo.

A Mosca continuano le manifestazioni di opposizione alla guerra in Ucraina, sono circa 5000 ad oggi le persone fermate

dalla Polizia.

 

 

 

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