Uno spiraglio per la fine del conflitto armato alimenta la speranza del mondo intero.
In questo momento le delegazioni sono sedute al tavolo, punto prioritario il cessate il
fuoco ed il ritiro dei militari dall’Ucraina. Per gli esperti non sembrano esserci molte
probabilità di un incontro positivo e restiamo tutti con il fiato sospeso nell’attesa di comunicati ufficiali.
Da parte Ucraina la delegazione è composta dal ministro della Difesa Alexei Reznikov,
il viceministro degli Esteri Nikolai Tochitsky ed alcuni deputati ad attenderli in responsabile
della delegazione russa Vladimir Medinsky. E’ uno spiraglio da alimentare, da rafforzare
ed è anche responsabilità dei leader degli stati europei è un’occasione da cogliere e da
non lasciarla cadere nel vuoto.
La guerra continua, su tutti fronti, a Mariupol il contatto è diretto ed a Kiev, quinto giorno
di guerra da questa mattina c’è una via di fuga per i civili attraverso l’autostrada verso Vasilkov.
Giornata intensa, dato i diversi incontri programmati, a Parigi, nuova riunione del Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite ed il Consiglio dei ministri degli esteri europei.
Alle restrizioni si aggiunge il divieto per tutti gli aerei russi, anche privati, di sorvolare i
cieli europei e dei paesi baltici e si discute ora anche di un blocco marittimo.
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