Donbass febbraio 2022
Dopo 8 anni il primo treno dal Donbass alla Russia, purtroppo non per trasportare turisti ma donne, anziani e bambini alla ricerca di un rifugio sicuro e scappare dalla follia della guerra. Il primo ‘treno della vita’ e’ solo due giorni fa, ad oggi sono 55000 cittadini del Donbass che hanno varcato il confine con la Russia per essere accolti nella Regione di Rostov e contemporaneamente si e’ avviata la macchina della solidarietà e dell’accoglienza di Mosca. Non volevamo scrivere queste nuove pagine terribili e raccontare l’ennesima guerra, non una nuova perché nel Donbass si combatte dal 2014.
Da oltre 24 ore su tutta la linea di confine Ucraina e Donbass la guerra avanza lentamente.
Oltre 2000 colpi di artiglieria e mortaio sono stati sparati dall’esercito ucraino. In alcune aree non c’è più erogazione di acqua potabile, l’acquedotto colpito costringe chi e’ rimasto ad attingere l’acqua dal pozzo.
Come nei giorni scorsi non sono mancati bombardamenti oltre il confine, cioè fuoco ucraino sul territorio russo. E’ stata colpito e distrutto un edificio proprio sul confine e non si registrano vittime.
In altre aree della regione del Donbass manca energia elettrica, e circa 226 minatori sono salvi per miracolo, mentre erano al lavoro mancando l’energia hanno rischiato molto.
Sulla linea del fronte in più di una occasione, riferito da responsabili delle milizie del Donbass, sono stati respinti attacchi di commando ucraini, sabotatori, le conferme arrivano anche da esponenti militari di Mosca, una pattuglia al confine ha respinto uno di questi commando, 5 soldati ucraini uccisi.
Tra i civili, sempre dai comunicati dei miliziani e della polizia sono 3 le vittime ma c”e’ molta difficoltà ad avere ulteriori conferme.
In questo momento nelle periferie di diverse città si sentono esplosioni dell’artiglieria provenire da varie direzioni. Non sono mancati contatti tra le milizie del Donbass e soldati ucraini ma anche in questo casi sono troppe le difficoltà per le conferme ed eventuali dettagli.
Poco ore fa il Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, presenti tutti i massimi esponenti del governo, si è unito per valutare il riconoscimento delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Questa richiesta è stata valutata positivamente dal Consiglio e ora la decisione finale spetta a Putin, il quale ha riferito che deciderà entro oggi rivolgendosi a tutti i cittadini russi probabilmente con una video conferenza.
Non e’ solo una decisione politica, e la posizione della Russia non e’ affatto semplice, le prossime ore sono importanti, a questo punto il conflitto, la guerra, non abbiamo un altro termine da usare, può assumere dimensioni per cui e’ veramente difficile tracciare degli scenari credibili
Se la Russia dovesse riconoscere l’indipendenza di questi territori, per la grandissima parte degli abitanti del Donbass il 21.02.2022 diverrebbe una data storica.
Intanto l’artiglieria e i mortai ucraini non si fermano, sembra la preparazione a dispiegamento ed al movimento delle truppe, in sintesi, l’invasione prima che la Russia possa decidere di siglare ufficialmente accordi militari con Donetsk e Lugansk, oppure Kiev attende questa mossa?
Gli scenari sono molteplici, la diplomazia per fortuna non e’ ancora paralizzata e probabilmente ci sarà un prossimo incontro fra Putin e Biden con la mediazione della Francia.
Da oltre 8 anni si combatte in Donbass, dal 2014 14000mila morti, una guerra a bassa intensità, devastante e la popolazione civile paga un prezzo altissimo.
Solidarietà al popolo del Donbass e manifestazioni in Italia, a Berlino e negli usa.
Attivisti nonviolento in Italia hanno iniziato lo sciopero della fame.
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