Fermare la guerra

La dichiarazione della War Resisters’ International

War Resisters’ International
Qui di seguito la traduzione italiana della dichiarazione della War Resisters’ International, di cui il Movimento Nonviolento è sezione italiana, sui preparativi per la guerra in Ucraina.
La War Resisters’ International condanna i preparativi per la guerra da parte della NATO e della Russia, che stanno attualmente considerando risposte militari all’attuale crisi politica in Ucraina. Se la guerra inizia, porterà morte, distruzione, sofferenza, spostamenti di massa, crisi economica e molte altre conseguenze.
Vogliamo anche esprimere la nostra solidarietà e il nostro sostegno ai movimenti per la pace in Ucraina e in Russia che resistono all’entrata in guerra.
Facciamo appello ai popoli dell’Ucraina e della Russia in primo luogo, ma anche alle persone di tutto il mondo, per dire “No!” alla guerra in Ucraina. Non c’è alternativa ai negoziati, per quanto difficili possano sembrare. Come resistenti alla guerra, ci opponiamo fermamente agli attuali preparativi di guerra, ai massicci movimenti di armi e soldati nella regione e nelle zone limitrofe, così come alla manipolazione dei media intorno alla crisi ucraina, sia da parte della Russia che della NATO. L’incoraggiamento alla guerra e la polarizzazione delle menti e dei cuori della gente è un percorso che porta dritto al disastro. La tattica del sovraccarico di informazioni, spesso frenetiche e discordanti, crea confusione e ha lo scopo di ridurre l’opposizione alla guerra presentandola come inevitabile. Gli unici vincitori in una tale guerra sarebbero i produttori e i commercianti di armi e altri profittatori di guerra, i cui interessi non hanno una nazionalità o una patria, mentre i popoli dell’Ucraina e della Russia sarebbero dalla parte dei perdenti, non importa come finirà il conflitto.
Solo pochi mesi fa, quando le truppe della NATO si sono ritirate dall’Afghanistan, era ovvio che la guerra, in qualsiasi forma, non può fornire una soluzione a nessun conflitto. Anche la presenza per 20 anni di truppe straniere con un budget illimitato e l’immunità per i crimini che hanno commesso sulla popolazione civile non può portare alla fine del conflitto in Afghanistan. Le conseguenze dell’intervento della NATO in quel paese sono orribili e, purtroppo, continueranno per decenni.
La War Resisters’ International da più di 100 anni fornisce supporto a chiunque si rifiuti di essere complice alla preparazione della guerra o di partecipare a conflitti armati, e continuerà incondizionatamente a farlo. Rifiutarsi di partecipare alla guerra e ai preparativi di guerra è un diritto umano fondamentale e deve essere trattato come tale ovunque nel mondo. Chiediamo alle reclute e ai soldati, sia di leva che professionisti, in Russia, Ucraina e nei paesi della NATO di rifiutare la loro partecipazione alla guerra dichiarando la loro obiezione di coscienza e/o disertando dalle unità militari. La guerra non può avvenire se tutti si rifiutano di parteciparvi.

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*