Il lungo colloquio tra i negoziatori ed il segretario generale della NATO e sul tavolo le proposte della Russia come garanzia per avere maggiore sicurezza su tutto il confine NATO-RUSSIA.
Ai giornalisti, i due rappresentanti sia il viceministro russo Sergej Rjabkov che il sottosegretario di Stato americano Wendy Sherman hanno rilasciato poche informazioni ed in maniera separata ma entrambi dichiarano di essere pronti a continuare il dialogo.
Il negoziatore russo più volte ha chiarito che la Russia non è un paese aggressore e non lo sarà con l’Ucraina.
Contemporaneamente ha dichiarato la vice segretario di Stato Usa Wendy Sherman, “non possiamo concordare con uno stop all’espansione della Nato”, che è “solamente un’alleanza difensiva che esiste per proteggere gli Stati membri, non si è mai espansa con la forza, la coercizione o la sovversione e chiedere di entrare è una scelta di politica estera di uno Stato”
In poche parole la crisi NATO-Russia non è cambiata di un solo millimetro e la conferma arriva dalle preoccupanti parole del segretario generale della NATO Stoltenberg: “Ogni Stato ha il diritto di decidere il proprio cammino e solo l’Ucraina può decidere quando aderire alla Nato. Gli alleati sono pronti a sostenere l’Ucraina per la sua adesione”.
Non è mancata la voce di Kiev che ha approvato oggi stesso un piano d’azione per l’attuazione della Strategia di comunicazione per l’integrazione euro-atlantica del paese per il periodo fino al 2025, lanciata l’anno scorso dal presidente Volodymyr Zelenski.
Piccoli segnali di distensione arrivano dal New York Times, secondo il quale l’”invasione russa” sarebbe rinviata a causa dell’inverno non abbastanza freddo.
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