di Vittorio Nicola Rangeloni
Nelle scorse settimane gli USA hanno ripetutamente espresso preoccupazione in merito agli spostamenti di armi e truppe russe all’interno della Federazione Russa, chiedendo garanzie di sicurezza. Il Cremlino ha risposto chiedendo garanzie analoghe a Washington. Ecco i punti chiave delle “garanzie di sicurezza” richieste da Mosca, pubblicate dal Ministero degli Esteri:
La Russia propone alla NATO di impegnarsi ad escludere un’ulteriore espansione (chiaro e diretto il riferimento all’Ucraina)
La Russia e la NATO si impegnano a non schierare missili a corto e medio raggio in aree da cui le rispettive parti potrebbero colpire i territori altrui.
La Russia e gli Stati Uniti si impegnano a non utilizzare il territorio di stati terzi per preparare o condurre attacchi l’uno contro l’altro.
La Russia e la NATO si devono impegnare a non creare condizioni che possono essere considerate come minacce.
La Russia e gli Stati Uniti si impegnano a non condurre esercitazioni militari in cui vengono affrontati scenari che prevedono l’impiego di armi nucleari in specifiche fasce di territorio concordate dalle parti.
Alla NATO viene chiesto di rinunciare allo svolgimento di qualsiasi attività militare in Ucraina, Europa Orientale, Caucaso meridionale e Asia centrale.
La Russia propone alla NATO di non dislocare ulteriori militari e armamenti nei Paesi non facenti parte dell’alleanza prima del 1997 (prima dell’adesione all’Alleanza dei paesi dell’Europa Orientale), tranne che in casi eccezionali, concordati tra Russia e NATO.
Il segretario generale della NATO ha dichiarato di aver ricevuto le proposte della Russia, ritenendo ritiene che il dialogo può essere costituito tenendo considerazione i timori dell’Alleanza e l’opinione dell’Ucraina.
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