di redazione
E’ dal 2018 che ci lavorano e dopo tre anni, vista l’attenzione creata sulle problematiche climatiche ecco a cosa dedicare un po’ di attenzione, le carte di credito con limite di carbonio. Nel 2019 Mastercard ha lanciato l’obiettivo ”Doconomy card“ nel tentativo di fornire alle persone consapevoli dell’impatto del carbonio una carta di credito che impedirebbe loro di spendere soldi se superassero un ”limite di carbonio” predeterminato e calcolato sommando l’impatto del carbonio dei beni acquistati utilizzando la carta di credito in un determinato periodo di tempo.
In pratica, una volta completato gli acquisti, durante la procedura di pagamento, la carta stabilirà se i nostri acquisti hanno superato la soglia procapite. In presenza di superamento, la transazione sarà rifiutata!
Il fondatore di tale prodotto chiamato DO BLACK è l’azienda Svedese Doconomy, che quando nel 2018 le Nazioni Unite (IPCC) hanno pubblicato un rapporto urgente che sottolineava la necessità di dimezzare le emissioni di carbonio entro il 2030 per evitare di entrare in una crisi climatica irreversibile, ha deciso di agire.
Quindi dopo anni in cui siamo stati abituati a vederci limitati negli acquisti per via del credito insufficiente, stavolta a limitarci sarà la quantita di C02 generata dai nostri consumi.
Un esempio, in Svezia il consumatore medio è responsabile di circa 10 tonnellate di emissioni di carbonio ogni anno, il 58% delle quali è collegato al consumo e quali prodotti potrà comperare e di quale azienda?
La svolta a questo nuovo modello finanziario è dovuta ad una partnership tra Fabrick, Doconomy e Mastercard.
Ma chi è Fabrick?
Fabrick è la prima realtà strutturata nata in Italia, con vocazione internazionale, con il preciso obiettivo di favorire l’Open Banking. La missione di Fabrick è quella di costruire, abilitare progetti innovativi e sostenere l’incontro e la collaborazione tra i nuovi attori fintech, le grandi corporate e gli attori tradizionali del mondo finanziario, coinvolgendoli in ottica Open banking nel disegno del futuro del settore, facendo leva sui nuovi paradigmi dettati dall’innovazione tecnologica e generando concreti vantaggi per tutti gli attori. Fabrick abilita e promuove nuovi modelli di crescita per banche, startup e aziende, facilitando la collaborazione e il dialogo e creando opportunità di sviluppo, grazie alle competenze, alle tecnologie e ai servizi che mette a disposizione attraverso la propria piattaforma tecnologica e al vero e proprio ecosistema di relazioni e contaminazione culturale che ha creato e alimenta attorno a sé. Fabrick ha ottenuto da Banca d’Italia l’autorizzazione per operare come Istituto di Pagamento aggiungendo così un ulteriore tassello al suo ruolo di abilitatore di nuovi modelli di business, può infatti esercitare le attività di Prestatore del Servizio di informazione sui conti (AISP) e Prestatore del Servizio di disposizione di ordini di Pagamento (PISP) per proporre soluzioni “chiavi in mano” e mettere la propria licenza a disposizione dei clienti in modalità “as a service”. www.fabrick.com
Che cosa è questa nuova partnership?
Ecco una sintesi
La collaborazione permetterà a tutte le Banche di offrire un servizio per monitorare e misurare, attraverso l’analisi dei pagamenti effettuati, le emissioni di CO2 prodotte dalle azioni e dai consumi quotidiani del singolo individuo
Milano, 20 gennaio 2021 – Coniugare sostenibilità ambientale e innovazione finanziaria, questo l’obiettivo della nuova partnership tra Fabrick – il primo attore nato in Italia con l’obiettivo di favorire l’Open Finance definendo nuovi modelli di business e di servizi bancari –, Doconomy – realtà svedese che propone soluzioni tecnologiche volte a migliorare l’impatto ambientale – e Mastercard – azienda tecnologica internazionale che opera nel settore dei pagamenti – che permetterà a tutte le banche di offrire in Italia un servizio per monitorare e misurare l’impatto di CO2 delle azioni del singolo individuo, attraverso l’analisi delle transazioni di pagamento.
L’indice “Aland” – che calcola l’impatto medio di CO2 emesso per ogni euro speso in alcuni settori industriali selezionati – sviluppato dalla fintech Doconomy è oggi facilmente integrabile da tutti gli istituti bancari: l’offerta si combina con le potenzialità dell’ecosistema di Fabrick, volto ad innovare il sistema finanziario tramite soluzioni digitali sviluppate partendo dalle richieste di mercato che oggi non possono prescindere dalle tematiche legate alla sostenibilità, considerate a valore aggiunto e prioritarie.
L’offerta è ulteriormente valorizzata dalla collaborazione strategica con Mastercard che, già partner europeo di Doconomy, ha accelerato la strada verso progetti innovativi che pongano la sostenibilità al centro, valorizzando le azioni, le transazioni e gli acquisti quotidiani dei possessori di carta Mastercard.
Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick, commenta: “L’accordo con Doconomy e Mastercard è un chiaro esempio di come la collaborazione tra player di diversa natura porti vantaggi e permetta la co-creazione di nuovi servizi. Il modello di piattaforma, inoltre, ne rende facile e immediata l’implementazione. Questo nuovo servizio aggiunge grande valore alla nostra offerta e apre un nuovo importante capitolo che vede la sostenibilità, non solo finanziaria, assumere un ruolo centrale nel panorama dell’innovazione finanziaria”.
“La grande attenzione del mercato finanziario italiano verso il tema della sostenibilità è ammirabile. La collaborazione con due player di primaria importanza, quali Fabrick e Mastercard, permetterà alla nostra soluzione di essere adottata rapidamente da un grande numero di utenti che potranno così rendersi conto dell’effettivo impatto sull’ambiente dei loro comportamenti e adottare di conseguenza comportamenti virtuosi. Il 2030 si avvicina e tutti gli attori del Sistema devono fare la loro parte per promuovere catene del valore innovative e maggiormente sostenibili, contribuendo a mettere le persone nella condizione di poter fare la differenza. La sostenibilità oggi deve essere parte integrante del core business di tutte le realtà, in primis quelle finanziarie” aggiunge Mathias Wikström, CEO di Doconomy.
“Per Mastercard affrontare il cambiamento climatico è una delle principali priorità e responsabilità sociali. La partnership con Doconomy e Fabrick è un ulteriore passo per concretizzare i nostri obiettivi verso una sostenibilità innovativa anche in Italia. Attraverso questo nuovo accordo siamo felici di potere offrire in primo luogo alle banche italiane un servizio che dia loro l’opportunità di accelerare e sensibilizzare i consumatori verso comportamenti virtuosi e uno stile di vita sempre più sostenibile” conclude Michele Centemero, Country Manager di Mastercard Italia.
Carta verde – il piatto è servito
Mastercard ha avviato le campagne di marketing per posizionare Doconomy come una prova di concetto che potrebbe stabilire uno “standard globale” per i calcoli del carbonio” per poi essere adottato da altri.
Ecco un breve video di qualcuno che evidenzia come questo sia un modo chiaro per inaugurare un sistema di credito sociale sotto le spoglie dell’ambientalismo, dell’inquinamento e dell’impatto del carbonio.
Doconomy è un modo per calcolare il punteggio del credito sociale nella società?
Appare come un modo per evidenziare e premiare le virtù dei cittadini poi si trasformerà in uno standard che altri aziende possono sfruttare per offrire ai loro clienti.
Questo è solo l’inizio ma oggi non possiamo ancora valutare il potenziale ma riteniamo importante riconoscere questi nuovi modelli di sfruttamento finanziario.
L’impatto del carbonio, lentamente viene fatto conoscere a tutti, a scuola, nei giornali, nella tv e chiaramente in internet, infatti google muove i primi passi come in questa foto, indicizzando i voli per il consumo di CO2 e questo è solo l’inizio, la diffusione di questi temi aumenterà giorno per giorno.
Poniamoci per ora una domanda, chi sono coloro che controlleranno il sistema di punteggio del credito sociale?
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