di Annalisa Di Benedetto
Ieri le tavole delle famiglie cinesi sono state inondate dai famosi 粽子zongzi, i fagottini di riso glutinoso avvolti in foglie di bambù.
I zongzi si mangiano in occasione della 端午节 duanwujie ossia la festa delle barche drago.
Questa festa commemora la morte del sommo poeta Qu Yuan (340 – 278 a.C.) ministro e consigliere presso lo stato di Chu.
La leggenda narra che Qu Yuan esiliato dalla propria patria, si suicidò nel fiume Miluo perché vittima di intrighi e tranelli. I suoi concittadini, che invece ne conoscevano l’animo buono e giusto, si precipitarono a salvarlo a bordo di lunghe e strette canoe, lanciando in acqua delle palline di riso per evitare che i pesci mangiassero il corpo del poeta.
Nei primi anni della Repubblica di Cina (1912 – 1949) la festa era conosciuta proprio come festa dei poeti, per commemorare Qu Yuan, l’autore dei maggiori esempi di letteratura antica in versi della Cina meridionale.
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