di Nicola Latorre
Oggi, decimo giorno consecutivo, l’intera Colombia é paralizzata dallo Sciopero Generale organizzato dalle diverse centrali sindacali, dalle organizzazioni popolari, indigene e contadine.
Convocato lo scorso 28 Aprile contro la nuova legge fiscale presentata dal governo Duque, rappresentante delle destre oligarchiche e degli interessi della mafia del narcotraffico, lo sciopero generale ha portato a mobilitarsi amplissimi settori sociali ed assume vieppiú un carattere insurrezionale.
La risposta repressiva del Governo é durissima, con lo scatenarsi degli squadroni della morte della polizia e il dispiegare degli elicotteri e blindati dell’esercito: al momento si contano giá 35 morti, centinaia di feriti per arma da fuoco ed oltre 200 “desaparecidos”.
Il mainstream mediatico ne parla di sfuggita, l’Onu e la UE (alleata di Duque) chiamano timidamente alla “ moderazione”. Tace completamente invece il nuovo inquilino della Casa Bianca (eterno grande sponsor della destra Colombiana, vista come la “Israele di America Latina” a garanzia degli interessi USA e dell’anticomunismo).
Ma certo Colombia non é Venezuela.
Ricordate? Durante mesi la narrativa era quotidiana sui media e in tutti gli ambiti della politica europea: si riconosceva incredibilmente come Presidente a uno squallido personaggio autoproclamatosi come tale, si accoglievano nelle ambasciate i criminali golpisti, si sequestravano tutti i beni economici depositati da Venezuela in Europa e da pochi mesi, per la terza volta, si sono ancora ratificate le sanzioni contro il Governo Bolivariano di Maduro e i suoi esponenti.
Il silenzio sui massacri di queste ore in Colombia dimostrano dunque, per l’ennesima volta, quanto grande sia con l’ipocrisia, l’infamia e la complicitá di tutti i governi europei.
Per questo é importante raccogliere gli appelli che giungono dalle organizzazioni popolari, dalle forze rivoluzionarie e dai partiti di sinistra, di diffondere l’informazione dal basso e organizzare il sostegno attivo e solidarietá alla lotta in corso e le rivendicazioni delle classi popolari colombiane insieme alla massima denuncia contro la criminale repressione in atto.
SOS alerta roja internacional
En colombia están matando a la gente por la calle y en sus casas.
Gente inocente que protesta contra un gobierno extremamente represivo que envía la policía a matarle, torturarle, abusarle sexualmente y desapareciendole.
Hace meses colombia protesta contra una reforma fiscal profundamente injusta y hace una semana el pueblo no se rinde en las calles resistiendo.
Esta es un alerta internacional, colombia censura mucha información que intenta salir de allá y va a matar la gente que intenta compartir con el mundo lo que está pasando.
Commenta per primo