di Sergio Pomante
In questa era di follia collettiva, ogni capacità logico-deduttiva viene sostituita da una “verità” dettata da una stampa corrotta e collusa che altera ogni ragionamento e ogni tentativo di analisi oggettiva.
In ogni dove ci dicono di dover credere nella Scienza. Ma la Scienza non è una entità astratta in cui credere con fede cieca! Essa è fatta da uomini ed è “composta” di uomini. Persone che hanno interessi, hanno brama di soldi e potere. Persone che producono articoli scientifici fasulli. Come attestato e certificato da altre pubblicazioni scientifiche!
Ci dicono anche di avere fiducia nelle case farmaceutiche, ma anche queste non sono entità astratte. Se una casa farmaceutica fosse una “persona”, sarebbe un pregiudicato! Accusato e condannato per ogni genere di misfatto verso la salute pubblica, verso il patrimonio! Ogni casa farmaceutica eccelle in condanne e multe. È una gara a colpi di miliardi di dollari.
Oltre tutto, quegli enti certificatori, nazionali (AIFA), europei (EMA) o americano (FDA), che avrebbero il compito di analizzare, e autorizzare ogni genere di farmaco, vaccini compresi, sono anch’essi composti di persone! Le quali sono pagate per l’84% direttamente da coloro che dovrebbero controllare. L’annoso problema del controllato che paga il suo controllore. Il solito oste a cui qualcuno chiede se il suo vino è buono! E chi lo chiede è pagato dall’oste.
In questa epoca di cieco fideismo scientifico (scientismo) abbiamo dimenticato che la medicina non è propriamente una Scienza. Alcuni la chiamavano “arte”, altri “pratica”. Una Scienza è tale se rispetta a pieno i dettami del Metodo Scientifico. La medicina pecca in ripetibilità.
Gli individui, seppure simili in quanto siamo tutti esseri umani, sono diversi tra loro. Ognuno di noi ha caratteristiche particolari che il medico deve prendere in esame per ottimizzare ogni terapia sul paziente. Ma ciò non è sempre possibile. Sia per ignoranza delle differenze, sia per l’ignavia del medico! Che preferisce applicare protocolli “generali” per dei casi particolari.
Per rendere la medicina una Scienza a tutti gli effetti dovrebbe essere possibile tornare indietro nel tempo e cambiare di volta in volta terapia! Essendo ciò impossibile diventa impossibile pensare che la medicina sia a tutti gli effetti una Scienza.
In termodinamica abbiamo imparato a usare la statistica. Utilissima quando si ha a che fare con un sistema composto da innumerevoli particelle con velocità diverse e traiettorie diverse. Al Fisico non interessa conoscere velocità e moto di ogni molecola di un gas, ma si accontenta di misurarne temperatura e pressione!
Ma quando si tratta di “persone”, quando si tratta di medicina, l’uso della statistica può creare non pochi problemi.
Immaginiamo di voler scoprire quante volte a settimana le persone mangiano carne. Avremmo una media statistica che non tiene conto dei particolari. Non tiene conto di chi magari non mangia mai carne! Se anche questa media aumentasse, il numero di persone che non mangia carne potrebbe aumentare! Noi saremmo indotti a pensare che la società stia “migliorando”, mentre stanno aumentando le disparità tra gli individui. A noi interessa la statistica “a grana fine”, che tenga conto di chi non mangia mai carne come di chi la mangia 3 volte al giorno!
Alle case farmaceutiche, però, non interessa indagare nel dettaglio! Esse preferiscono farci credere che non vi sia alcun legame causale tra le presunte reazioni avverse e la somministrazione dei vaccini contro il covid-19. Senza alcuna indagine, senza alcuna reale conoscenza dei dettagli di funzionamento degli stessi, senza alcuna ricerca specifica. Dopotutto sono farmaci sperimentali, e ancora non ci sono dati per poter dire qualcosa in merito.
A ogni decesso o reazione avversa grave, la stampa si affretta a dichiarare che non vi è alcuna correlazione causale. Non importa se in realtà i referti autoptici non sono ancora pronti, non importa se i medici legali non hanno ancora finito il loro lavoro, la stampa ha già deciso. E sulla base di queste invenzioni giornalistiche, enti certificatori consentono l’uso di vaccini sperimentali. Le persone sono indotte con l’inganno ad avere fiducia nella “scienza”, complice la politica e ogni genere di istituzione. Vengono aggiornati i “bugiardini” e la farsa continua.
Quando un medico legale “apre” un cadavere non spunta fuori una bandiera con su scritta la causa della sua morte! Ci vuole tempo, ci vuole impegno, ci vuole volontà! E’ come avere un appuntamento con una persona che non si conosce! Conosciamo il luogo dell’incontro, ma dobbiamo scoprire chi dei presenti è il nostro “amico”. Dobbiamo parlare con tutti, dobbiamo trovare e riconoscere una persona che si nasconde. Dobbiamo individuare ogni elemento e ricostruire la catena causale che ha portato alla morte.
La verità giornalistica ci dice che non vi è correlazione causale, perché la stampa è corrotta, mentre la verità giudiziaria si avrà solo tra 3-6 mesi e quando l’avremo non sarà diffusa o non sarà di alcun interesse. Anche perché sarà tardi: molte persone si saranno vaccinate e i referti autoptici saranno ormai inutili.
L’uso della statistica è ingannevole, potrebbe essere usata diversamente? Certamente, ma a chi interessa? Essa ci impedisce di vedere quella catena causale che ha provocato la morte o una reazione avversa grave. Questa scienza medica guarda con gli occhi della statistica “a grana grossa”. Quante patologie si hanno per milione di persone? Queste sono aumentate da quando si usa quel particolare vaccino? Qualora avessimo un aumento generale di trombi (reazione avversa tipica!) del 5% come potremmo dire che in assenza di vaccini sarebbe rimasta stabile o magari sarebbe aumentata del 10%? Dovremmo tornare indietro nel tempo, non usare alcun vaccino e valutare l’incidenza di quella patologia su quella popolazione! Ma questo non è possibile, quindi rimane una indagine statistica priva di alcuna relazione causale che si presta alla manipolazione mediatica.
Interviene la malafede: quando muori con positività al covid sei morto a causa del covid, anche se in età avanzata e con gravi patologie pregresse, quando muori in seguito a un vaccino si tratta di una coincidenza, anche se in giovinezza e assenza di patologie pregresse! L’indagine statistica non distingue tra l’anziano con patologie che muore “naturalmente” e il giovane in salute che muore “inspiegabilmente” di infarto. Il tutto farà parte di una media statistica! Ma a noi interessa capire perché sono morti tanti giovani in piena salute. Persone che sarebbero rimaste in vita e che sarebbero comunque guarite da questa “terribile” malattia.
Non si capisce quale beneficio si ottenga dalla vaccinazione di persone giovani e sane che nulla avrebbero avuto da temere dalla malattia, oltretutto senza alcuna garanzia di non ammalarsi. Senza alcuna garanzia di poter tornare a vivere normalmente, senza mascherine, senza distanziamento sociale. Ma con la certezza di doversi vaccinare nuovamente tra qualche mese visto che il vaccino non darebbe copertura maggiore! Insomma, follia!
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