La crisi tra USA e Russia è grave.
L’ammnistrazione americana impone nuove sanzioni alla Russia ed invia nuove truppe in Germania, al contrario delle scelte del precedente presidente americano Trump.
Biden accusa la Russia di interferire, in maniera e metodi illegali, negli affari governativi americani e nei confronti di imprenditori americani.
Probabilmente l’ultimo colloquio telefonico tra Biden e Putin non era un segnale distensivo.
Contemporaneamente, molte televisioni e giornali, inclusi quegli italiani, trasformano la guerra civile in Ucraina, in una invasione russa, in poche parole, si riprende la propaganda del 2014 che ha motivato l’inizio dell’aggressione ucraina nella regione del Donbass.
L’Europa, meglio precisare, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Polonia ed altri paesi baltici si schierano decisivamente contro “l’invasione russa” confermando sostegno politico ed economico all’Ucraina.
Aerei militari, provenienti da Germania, Spagna ed Italia, arrivano a Kiev, logistica, munizioni e armamenti per l’esercito ucraino.
Alcune fonti locali descrivono l’utilizzo di armamenti utilizzati nella guerra in Iraq, Desert Storm, per “accecare” le strumentazioni elettroniche e le comunicazioni tra i vari reparti militari schierati lungo il confine a est dell’ucraina.
Dalla parte del confine russo, le preoccupazioni non sono nascoste, mezzi militari, armamenti ed uomini vengono concentrati su tutto il confine fino alla Crimea.
I venti di guerra si alzano e soffiano forte ed è inziata la propoganda di “guerra”
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