Armi silenziose per guerre tranquille

Comunicazione persuasiva: dal FridaysForFuture alla crisi idrica

di Luigi Monsellato

“Se uno spot è più volte indirizzato a una persona come se avesse 12 anni, allora, in base alla suggestionabilità, avrà con una certa probabilità una risposta o reazione così priva di senso critico di una persona di 12 anni”. La tesi tratta da “Armi silenziose per guerre tranquille”, documento anonimo datato 1976, è accreditata da diversi teorici della comunicazione di massa tra cui Noam Chomsky.

Se le modalità di comunicazione di Greta Thunberg, data l’età, sembrano aderire perfettamente a questo paradigma, da un’analisi delle parole e delle argomentazioni usate emerge l’utilizzo sistematico di metodi di comunicazione pubblicitaria e di strategie di manipolazione mediatica talmente abusate da essere un cliché.

Il sistema pubblicitario per mettere in atto comunicazioni di tipo persuasivo ha adottato o adattato teorie nate in ambito psicologico a strategie sviluppate in ambito pubblicitario. Rientrano in questo contesto i Fear Arousing Appeals che si sviluppano normalmente in tre fasi: la prima implica la creazione di una situazione atta a stimolare la sensazione di rischio e vulnerabilità, durante la seconda fase il pericolo viene descritto in modo tale da essere sufficientemente serio da suscitare l’attenzione e la tensione del destinatario, nella terza e ultima fase viene fornita la soluzione come mezzo indispensabile per la riduzione della paura (Tour e Zahra – 1989).

Intervenendo alla Conferenza delle Parti sul Clima, dicembre 2018, Greta pone il problema, mentre a fine gennaio al World Economic Forum di Davos lo descrive nella sua serietà e urgenza: “Voglio che vi muoviate come nel bel mezzo di una crisi. Come se la vostra casa stesse bruciando. Perché sta bruciando.” Non sfugge che la frase di Greta ricalchi “Quante volte dovete dire a una persona: Corri a casa, il tuo alloggio sta bruciando” uno standard per i copywriting che fanno leva sulla paura creando uno stato di tensione finalizzato a fare in modo che i destinatari siano pronti ad accettare le soluzioni che il mercato è disponibile a offrire.

Uno dei punti cardine del problema del cambiamento climatico è la sua influenza sulla disponibilità delle risorse idriche. All’aumento di un grado della temperatura terrestre corrisponde, secondo gli scienziati, una riduzione per il 7% della popolazione del 20% della disponibilità delle risorse idriche. Questo significa che, se non si metteranno in atto misure decise e risolutive, il rischio è che al 2030 la disponibilità di acqua potrebbe ridursi del 40% (GIEC – Gruppo Intergovernativo degli Esperti sul Cambiamento Climatico).

A livello nazionale gli italiani si sono espressi nel 2011 credendo di affermare che l’acqua è un bene comune e come tale deve essere tutelato ma i ritardi attuativi, le privatizzazioni e la riduzione degli investimenti indicano una situazione ben diversa sia a livello fattuale che a livello comunicativo.

Se il modello di comunicazione di Greta è facilmente individuabile, il modello di comunicazione persuasiva relativo alla gestione delle risorse idriche nel nostro paese è decisamente più sofisticato. In Armi silenziose per guerre tranquille leggiamo: “Quando un’arma silenziosa è applicata gradualmente, le persone si adeguano, si adattano alla sua presenza e imparano a tollerare la sua invasione nella loro vita, fino a quando la pressione (psicologica attraverso quella economica) diventa troppo grande e collassano”.

Il prendere tempo appare funzionale all’Elaboration Likelyhood Model complesso modello sviluppato agli inizi degli anni ’80 da Petti e Cacioppo. Secondo questo modello il messaggio persuasivo può indurre un cambiamento negli atteggiamenti dei riceventi secondo due diverse modalità: il percorso centrale e il percorso periferico. Il primo richiede un’attenta conoscenza, riflessione e integrazione delle informazioni, il secondo diminuisce l’importanza dell’argomentazione e aumenta l’importanza di stimoli periferici. Se la probabilità di accettazione del messaggio è bassa si procede con il percorso periferico che richiede stimoli continuamente ripetuti secondo il meccanismo proprio delle teorie comportamentaliste e pavloliane.

Quindi se l’esito del referendum nazionale sull’acqua pubblica del 2011 sembrava aver chiuso il discorso, la decisione del Consiglio di Stato (n.02481/2017) per cui il servizio idrico è un servizio pubblico locale a rilevanza economica da gestire secondo le leggi del mercato ha dato nuovo impulso ai gruppi di pressione che controllano l’informazione mainstream attraverso finanziamenti e pubblicità.

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