Non si può da soli sconfiggere il neonazismo
di Stella StK
Per capire la situazione odierna, dobbiamo conoscere la storia che portò al governo il neonazismo in Ucraina, accrescendo l’odio contro chi ha combattuto e vinto il fascismo. Nel 988 Vladimir battezzò la Russia e nel 1054 ci fu la scissione della Russia ortodossa e quella cristiana cattolica. Entrambe le parti hanno cercato alleanze e compromessi con forze diverse, ne sono un esempio il compromesso con i tartari e l’alleanza con i cattolici. Le terre di confine sono chiamate periferie. Ocraina, da qui nacque il nome della repubblica, dello Stato dell’Ucraina. Dai tempi della Kivenskaya Russia, i commercianti che rifiutano di parlare il dialetto della zona di confine e obbediscono alle autorità delle bande galiziane, sono stati oggetto di violenze e soprusi di ogni tipo e molti sono stati uccisi. La Galizia adottò la forma dell’indipendenza. La partecipazione dei residenti occidentali dell’Ucraina alla prima guerra mondiale e alla guerra del 1939-1945 si è svolta con lo stesso slogan. La domanda “Indipendenza da chi? Da nativi russi e ortodossi? ”. Stephan Bandera è diventato il simbolo della lotta per l’indipendenza. Dopo l’operazione terroristica del 1933, fu condannato a morte dai polacchi, rilasciato grazie all’aggressione tedesca alla Polonia. Si nascose nella CCCP, ma presto passò dalla parte del nemico. Istruito nei campi nazisti, nel 1941 organizzò la resistenza nazionalista armata per condurre una guerra contro l’URSS, in alleanza alla Germania nazista. Il movimento di Bandera, senza alcuna ideologia, ma pieno di odio verso i sovietici e ortodossi. Speravano che Hitler avrebbe dato loro l’indipendenza. Ma gli obiettivi delle guerre coloniali, l’atteggiamento di superiorità hanno altri obiettivi: uccidere il nemico e conquistare tutto quello che è possibile. Bandera fu promotore dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini o OUN”, inoltre in Ucraina, nasce il battaglione SS della Galizia, più feroci delle SS tedesche. L’odio per gli ortodossi, tramandato di generazione in generazione, si manifestò nella guerra del 1939-45. I gruppi di Bandera erano impegnati in operazioni punitive in Ucraina e Bielorussia. Il loro stile era quello di bruciare vivi gli abitanti dei villaggi, torturare e praticare l’eviscerazione. Il movimento Bandera non può essere considerato un movimento di liberazione, non ha interesse nella sovranità ma l’unico alimento è l’odio verso i sovietici. Dopo la condanna del nazismo durante il processo di Norimberga, diversi assassini sono rimasti liberi, nascosti in diverse nazioni.
Con la caduta del muro di Berlino e la fine del Patto di Varsavia, il mondo unipolare ha nuovamente fatto uscire dall’ombra l’odio e l’aggressione dei movimenti neonazisti nel mondo. Oltre ai crimini di guerra, l’Ucraina è fedele a se stessa nell’obbedienza all’America. Come nel caso dell’epidemia di poliemyolite in passato, l’Ucraina, senza la possibilità di ricevere il vaccino giapponese, ha rifiutato quello russo: “Meglio che i miei figli moriranno che diventare sovietici, russi e rossi”. La stessa situazione è con la pandemia di coronavirus: il governo ucraino, rifiuta il vaccino russo e impedisce il diritto alla vaccinazione per le regioni ribelli del Donbass e Lugansk.
Nel 2014, viste le leggi e le azioni irragionevoli del governo ucraino, dopo la cacciata di Yanukovich, al fine di preservare la lingua madre e i legami economici con la Russia, motore del benessere del 50% della popolazione dell’Ucraina, solo con azioni di resistenza e l’occupazione di edifici strategici è stato possibile realizzare i referendum voluti dalla popolazione.
La Crimea, originariamente regione autonoma e solo amministrata dall’Ucraina, è stato il primo esempio di territorio non più sotto il controllo dell’Ucraina. Dopo anche le regioni di Donetsk e Lugansk hanno avviato azioni per i referendum ma ostacolati dal rifiuto delle autorità ucraine ne è nato un braccio di ferro ed è scoppiata la guerra.
Le regioni di Donetsk e Lugansk non sono potute uscrire dall’Ucraina, come è stato per la Crimea già autonoma. Per questo hanno proposto la creazione di una Repubblica all’nterno di una federazione ucraina.
Vedendo il raduno di truppe ai propri confini, il popolo del Donbass ha scelto di difendere la propria vita come scritto nella Costituzione, scegliere tra lo Stato e la propria vita.
7 anni di guerra hanno dimostrato che nei piani americani non esiste il dialogo, così come per Hitler in passato. Il blocco dell’elettricità, delle banche, dell’acqua da parte della giunta Kiveskaya sta costringendo i residenti del Donbass a unirsi alla Russia. Di fatto è già così, manca solo la burocrazia.
Rendendosi conto che l’Ucraina è una testa di ponte contro la Russia, il riconoscimento delle regioni, come parte della Russia, rimane un atto pericoloso che può provocare un aggravamento del conflitto. Tutti ricordano l’ospitale Ucraina dei tempi dell’URSS, che si inserisce armoniosamente nella nostra grande famiglia di multinazioni. Solo Il 15% degli ucraini sta cercando di distruggere e ferire il resto della sua gente. Nell’ anno 2021, le foto di Bandera sono state notate anche durante le proteste bielorusse contro il governo di Lukashenko. La Bielorussia ha impedito il Maidan2, anch’esso iniziato con l’indignazione dei residenti e utilizzato coordinatori dall’estero. Discendenti e seguaci dei movimenti Bandera e Galiziano continuano a vivere in America e Canada, periodicamente si verificano epidemie neonaziste nei paesi europei.
Ma è stata l’Ucraina a diventare la capitale del neonazismo. Mentre l’attenzione generale in Ucraina si è concentrata sulle elezioni presidenziali.
Si è tenuto un congresso nell’Ucraina occidentale, che ha riunito neonazisti ucraini, polacci, serbi, russi e cechi. Al link, ulteriori informazioni: https://ukraina.ru/exclusive/20190422/1023404248.html
Grazie al lavoro di giornalisti italiani sono state realizzate diverse inchieste con il risultato che oggi non è più un segreto chi si cela dietro il neo-nazismo al potere in Ucraina. Lo svolgimento di un referendum in Italia per vietare la glorificazione e il sostegno al nazismo è il punto di partenza per la ricondanna delle azioni di Kiev e dei suoi sponsor. E questo significa il ritorno della pace non solo in Ucraina. Vale la pena considerare il rinnovo del Patto di Varsavia in accordo con gli Stati membri del Patto di Varsavia che si sono impegnati ad astenersi dalle minacce o dalle loro applicazioni nelle relazioni internazionali. Un mondo unipolare è l’opposto della sicurezza in tutto il mondo. Il neo-nazismo è una minaccia per tutti, perché è un’arma contro i diritti umani e l’umanita, ottenuta dai sacrifici dei nostri nonni che hanno combattuto e vinto i nazisti del 45.
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