La mediocre borghesia unitaria

E IL “fare gli italiani”

di Loreto Giovannone

Thick fog. Tolte le nebbie della retorica risorgimentale è emersa la consapevolezza storica della poco onorevole vicenda delle italiche classi dirigenti postunitarie selezionate ed asservite all’Inghilterra liberale di epoca vittoriana. Oggi è noto che Quintino Sella, l’artefice del sistema fiscale postunitario, andasse in Inghilterra per prendere istruzioni sulla “Incoming tax” l’odierna IVA. Pesantissima l’ingerenza albionica nella politica italica e nella propaganda nota oggi come periodo denominato Risorgimento. All’alba dell’Unità italica nelle classi dirigenti vige il frenetico, pervicace, ostinato “fare gli italiani” (frase attribuita a Massimo D’Azeglio) il primo esperimento di ingegneria sociale su larga scala attuato in Europa. A precedere questa ideologica operazione di ingegneria sociale fu una poderosa e gigantesca propaganda ideata ed attuata nelle stanze del governo liberale inglese allo scopo di creare il caso per poi attaccare militarmente attraverso il Piemonte, il Regno Due Sicilie. Come oggi gli esportatori di democrazia hanno inventato il pretesto delle armi chimiche per attaccare e portare guerra nei paesi produttori di petrolio, allo stesso modo, nel 1860 si inventò il falso, caso delle condizioni delle carceri borboniche, fu uno degli argomenti di punta della propaganda liberale in tutta Europa.

William Ewart Gladstone (1809-1858), politico inglese, costruì una gigantesca operazione di propaganda, è famosa la sua ridondante espressione sul governo borbonico la negazione di Dio eretta a sistema di governo che fece il giro d’Europa ed ancora viene citata nei testi scolastici ed universitari. Ampia risonanza fu data all’espressione contenuta in due lettere scritte nel 1851 da Gladstone al leader liberale britannico George Hamilton Gordon, la farsa ebbe un seguito con l’arrivo sul suolo inglese dei 64 esuli napoletani a seguito del dirottamento a mano armata del cargo che li trasportava all’esilio nelle Americhe ad opera di Raffaele Settembrini, sott’ufficiale della Royal Navy, figlio di Luigi. Tra gli esuli Poerio disegnato come vittima del Borbone in tutta una campagna di stampa a costruire il caso personale, campagna di stampa talmente martellante ed esplicitamente finta fin al punto che ai vertici del governo inglese si affermava apertamente “Poerio lo abbiamo inventato noi”.

Ingegneria sociale. L’annessione forzata manu militari, sfociata con la guerra civile al Regno due Sicilie, fu il punto di partenza di un piano più complesso di quanto si è fino ad ora raccontato dagli storici, fu uno dei passaggi chiave per l’espansione del capitalismo occidentale. L’ambizione della costruzione dell’Unità nazionale conteneva il progetto di ingegneria sociale della costruzione di una nuova società: “fare gli italiani”, costruire una società di individui massificati sotto un solo sistema politico, sotto una sola lingua, sotto una sola cultura dominante. L’apparato ideologico diede impulso alla costruzione della massa funzionale al capitalismo occidentale come forza lavoro esportata all’estero sottoforma di emigrazione. La costruzione dello Stato unitario passò per il pauperismo imposto a tutto il territorio nazionale e soprattutto nella neo colonia interna del Meridione, la povertà diffusa favorì le politiche di emigrazione fino a produrre, secondo le stime note, 15 milioni di emigrati italiani tra il 1861 e il 1914. Per comprendere l’ideologia imposta del fare gli italiani ricorriamo alla tesi di Max Weber né “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo”, basata sull’analisi prevalentemente protestante della proprietà capitalistica. Weber dimostra con il razionalismo economico che l’unicità dello sviluppo occidentale sarebbe derivata dall’elemento della razionalità tipica dei protestanti. Weber individuò nel modo di vivere sobrio, privo di vizi tipico dei protestanti una caratteristica occidentale della produzione capitalistica, l’ethos imposto negli stati del nord Europa e poi nelle colonie americane puritane influenzò sia la condotta morale, sia ogni altro aspetto e manifestazione culturale della nostra società (cultura, istituzioni, scienza, ecc).

La condanna dell’ozio. La morale protestante condanna, il godimento della ricchezza e l’ozio, così come la perdita di tempo, sono fermamente condannati perché deviano da una vita retta. Ma occorreva una base ideologica, dopo la prima metà dell’800 il darwinismo sociale si sostituì all’etica calvinista in nome della legge naturale in una società come quella del XIX secolo in forte corsa verso commerci mondiali e accumulo dei capitali finanziari degli stati nazionali. Il darwinismo sociale, che si basava su teorie evoluzionistiche divenne lo strumento principale di conservazione del sistema delle disuguaglianze sociali funzionali al capitalismo nordeuropeo.

Lo stato borghese. Con la unificazione dei Savoia la borghesia si fa Stato, tenta di costruire una teoria del potere politico assumendo l’ideologico ente hegeliano a modello organizzativo del potere e una organizzazione politica anche armata. Di fatto imponeva nei suoi domini l’ethos capitalistico protestante prima ancora della immissione nel suo ordinamento giuridico delle punizioni esemplari per gli oziosi, vagabondi, mendicanti nel Codice Penale sardo del 1859 (art. 49, 74, 199). Dopo l’Unità la repressione politica, venne applicata con tutto il suo rigore alle popolazioni civili meridionali con fucilazioni e deportazioni. La legge 1409 del 15 agosto 1863 (legge Pica) che all’art. 5 istituiva il domicilio coatto (misura repressiva di relegazione) per oziosi e vagabondi scavalcando qualsiasi principio del diritto, infatti la deportazione al domicilio coatto avveniva, anche solo per sospetto o delazione, per determina dell’autorità politica del ministro dell’Interno. Molte altre leggi furono emanate e promulgate successivamente, sia come leggi speciali che ordinarie, fino al fascismo. L’ingegneria sociale ruotò intorno al cardine principale del “fare gli italiani”. Dal 1860 in poi la nascita e lo sviluppo del capitalismo italico passò attraverso la costruzione sociologica di una futura società capitalistica industriale fondata alla base su “ognuno vale non in quanto è ma in quanto produce” come modo di produzione dominante. La successiva costruzione ideologica delle “due italie” fu funzionale all’azione programmata dalle forze economiche e finanziarie del capitalismo anglo-franco-americano. Dopo 160 anni la divisione tra Nord e Sud è sempre più accentuata, Il Sud permane colonia interna, funzionale alle società commerciali del Nord al monopolio della distribuzione sul mercato dei consumi, la spaccatura sarà inevitabile.

Fonti:

  • Two letters to the earl of Aberdeen on the state prosecutions of the Neapolitan government, second edition, published by Mr. Murray, London 1851.
  • Max Weber. L’etica protestante e lo spirito del capitalismo. 1904-1905
  • Beltrando Spaventa. Le «lezioni» sulla storia della filosofia italiana nell’anno accademico 1861-1862

 

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