Reclusi ed esclusi

Promemoria per i politici sulla salute degli studenti

A moment of the reopening of elementary school 'Vanvitelli' in the ditrict of 'Vomero' during coronavirus covid19 emergency, Naples, 25 November 2020. ANSA/CIRO FUSCO

di Patrizia Scanu

Eccoli, i ragazzi. Quelli che stanno reclusi in casa da mesi, soli dietro ad uno schermo, privati della vita, delle relazioni, della scuola, ombre invisibili, che si spengono nell’indifferenza di chi dovrebbe custodirne la crescita, l’integrità, i diritti. Voi, parlamentari e membri del Governo, giudici e giornalisti, esperti del CTS e responsabili delle istituzioni tutti, ai quali centinaia di psicologi da mesi ripetono che la loro salute non è minacciata dal Covid, ma dalla prigionia, dall’interruzione della scuola, dall’isolamento, dalla paura, dalla perdita di senso, dal disfacimento economico e morale di un’intera Nazione; Voi che avete ignorato appelli accorati, report di ricerca, testimonianze strazianti di quanto stava e sta avvenendo e che avete denigrato chi metteva legittimamente in discussione il vostro operato di rappresentanti dei cittadini; proprio Voi portate per intero il peso della responsabilità per il dolore, la sofferenza, l’infelicità di questi ragazzi e per l’umiliazione di questo popolo. Molto poteva essere fatto per proteggerli veramente e non l’avete fatto. Non potrete mentire a lungo alla vostra coscienza e nessuna giustificazione potrete trovare di fronte a voi stessi: non il non sapere, lo stato di necessità, il quieto vivere, l’obbedienza, il ricatto, le minacce o la paura.

Non vi invidio e mai vorrei essere al vostro posto, perché il mondo che state distruggendo è anche quello dei vostri figli e nipoti, è anche il vostro. È una legge universale che ogni azione genera un ritorno, per sé o per i propri discendenti. Avrete ciò che darete. Vi illudete se pensate che il vostro destino sarà diverso e migliore da quello che sta spingendo migliaia di Italiani alla fame e alla disperazione, e perfino alla malattia e alla morte. Questi ragazzi sono più saggi, responsabili e spiritualmente sani di molti di voi e di noi. Forse sarebbe meglio per voi ascoltarli. Anche se alcuni si suicidano e si perdono o sprofondano nel baratro della malattia psichica, devastati da norme disumane, non riuscirete mai a fiaccarli tutti. E alcuni di loro ricorderanno e vi faranno ricordare che cosa avete fatto a questa generazione. Se non riuscite a farlo per loro, in un sussulto di dignità, fatelo almeno per voi stessi.

Vi auguro perciò saggezza e consapevolezza, quella che dimostrano questi figli nostri, capaci, a differenza di voi, di guardare al futuro. Per stare bene, non hanno bisogno di questa sanità senza salute, o di questa morta sopravvivenza, ma di aria aperta, sole, sport, serenità, gioia, conoscenza, bellezza, amicizia e affetti. Soprattutto di senso, quello che state togliendo un giorno dopo l’altro con provvedimenti sempre più coercitivi, imprevedibili e assurdi. Siete ancora in tempo, ad un solo passo dal baratro in cui ci state trascinando tutti.

Vi lascio un promemoria, per non dimenticare:

  • L’emergenza psichiatrica in preadolescenza e in adolescenza, dicono gli esperti, «è in esplosione». Quintuplicati i tentativi di suicidio a Torino.[1]
  • Con la Didattica a Distanza è aumentata in misura preoccupante la dispersione scolastica, con punte drammatiche del 10% e più, anche nella fascia del’obbligo.[2]
  • “In passato, studi sulla chiusura estiva e sull’interruzione dei servizi scolastici causata da eventi metereologici hanno dimostrato effetti duraturi nell’apprendimento scolastico: ogni 10 giorni di chiusura straordinaria provocano una diminuzione del 5% del numero di studenti che raggiungono gli obiettivi di fine anno”.[3]
  • “Secondo i dati al 2018, il 41,9% dei minori vive in abitazioni sovraffollate e non ha a disposizione uno spazio tranquillo dove connettersi e studiare”.[4]
  • “L’88% dei pediatri partecipanti ha risposto di “aver riscontrato queste problematiche comuni nei loro pazienti”, e ha sottolineato come i genitori abbiano riportato: “Difficoltà di scolarizzazione, relative alla DaD, e isolamento affettivo, sia per la lontananza dai nonni che dagli amici”.
    Ad emergere, tra le criticità raccolte dalla Sicupp, anche i “disturbi dell’alimentazione, inizialmente non evidenziati”.[5]
  • L’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, nell’età evolutiva (0-18 anni), è stata a oggi, documentata in circa 4.000 casi: il 7 % ha richiesto il ricovero ospedaliero (più numerosi nel primo anno di vita e nell’età preadolescenziale) e 4 decessi (tutti in pazienti con gravi patologie preesistenti). Nei bambini e nei ragazzi le forme cliniche sono prevalentemente paucisintomatiche, lievi e/o moderate, eccezionalmente si sono avuti 3 casi gravi che hanno necessitato di cure intensive”.[6]
  • [Durante il lockdown] nel 65% di bambini di età minore di 6 anni e nel 71% di quelli di età maggiore di 6 anni (fino a 18) sono insorte problematiche comportamentali e sintomi di regressione”.[7]
  • “Si è parlato tanto della sindrome iper-infiammatoria [sindrome di Kawasaki], rara complicanza di Covid-19, ma ha coinvolto e coinvolge pochissimi bambini [ne ha contati 10 l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo durante il lockdown] rispetto a chi è maltrattato. Al contrario, abbiamo dati [dell’ospedale Great Ormond Street di Londra] decuplicati sui bambini con trauma cranico da abuso”.[8]
  • Un report dell’Agenzia per la Salute pubblica svedese a metà luglio constatava che, fra febbraio e giugno c’erano stati 1124 casi confermati di Covid-19 fra i minori in Svezia, circa lo 0,05% dei bambini e degli adolescenti, esattamente la stessa percentuale della Finlandia, che aveva adottato il lockdown. In compenso, gli scolari svedesi stavano meglio a livello mentale ed educativo. Inoltre, non c’era alcuna evidenza di un rischio maggiore per gli insegnanti rispetto ad altre categorie di lavoratori.[9]
  • Il quadro complessivo della ricerca a settembre si trova nel Report “Le conseguenze psicologiche del periodo pandemico su bambini e adolescenti ed azioni necessarie”, dell’Osservatorio Indipendente sulla Salute e sul Benessere Mentale, settembre 2020. I sintomi rilevati comprendono ansia di essere malati, di potersi ammalare e di fare ammalare gli altri; un forte aumento di disturbi ossessivo-compulsivi (DOC), disturbi post-traumatici da stress (DPTS), fobie, disturbi del sonno, irritabilità, fino a disturbi paranoidi e psicotici; aumento di sintomi depressivi, da lievi ad acuti, come effetto dell’isolamento; inasprimento delle differenze sociali; alterazioni del sonno; cattive abitudini alimentari, con grave rischio per la loro salute psicofisica.[10]

[1]Torino, i tentativi di suicidio degli adolescenti aumentati 5 volte”, Il Corriere della Sera – Torino, 11/12/2020.

[2] CENSIS, “Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020, Italia sotto sforzo. 1. La scuola e i suoi esclusi”, 9/06/2020. https://www.censis.it/sites/default/files/downloads/Diario%20della%20Transizione.pdf

[3] https://www.peopleforplanet.it/scuola-tasca-no-alla-mascherina-i-bambini-non-sono-contagiosi-come-noi/

[4] CENSIS, “Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020, Italia sotto sforzo. 1. La scuola e i suoi esclusi”, 9/06/2020. https://www.censis.it/sites/default/files/downloads/Diario%20della%20Transizione.pdf

[5] Flavia Ceschin, pediatra di famiglia e vicepresidente della Società italiana delle cure primarie pediatriche (Sicupp), nel suo intervento al Congresso straordinario digitale della Società Italiana di Pediatria (SIP). https://direnl.dire.it/psicologia/anno/2020/dicembre/15/?news=04

[6] Verbale CTS n. 82 del 28 maggio 2020.

[7] Indagine dei proff. Uccella, De Carlo, Nobili e colleghi dell’Ospedale Gaslini di Genova: “Impatto psicologico e comportamentale sui bambini delle famiglie in Italia”, 16/06/2020. https://www.gaslini.org/comunicati-stampa/bambini-e-covid-19-come-hanno-reagito-e-come-aiutarli/

[8] Costantino Panza, pediatra, al 32° Congresso ACP – Associazione Culturale Pediatri, 20/10/2020. “Traumi da abuso decuplicati nel lockdown. I Pediatri: Non chiudete le scuole. La vera emergenza è la violenza sui bambini”.

[9] https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-sweden-schools/swedens-health-agency-says-open-schools-did-not-spur-pandemic-spread-among-children-idUSKCN24G2IS

[10] https://comunicatopsi.files.wordpress.com/2020/10/rapporto-tecnico-infanzia-adolescenza.pdf

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