di Francesco Neri
Il sistema immunitario di una persona è un agglomerato portentoso e invincibile di intelligenze militari, organi di controllo, coesione e collaborazione diffuse. Trae la sua forza in centinaia di millenni di esperienza e intelligenza incrementale. Può contare sulla conoscenza reciproca e collaborativa di migliaia di miliardi di cellule. Interagiscono tra di loro intestino, sangue, cervello, cuore, sistema endocrino, in un rapporto numerico che corrisponde a milioni di volte le analisi di tutti i laboratori del pianeta, come quantità. Come qualità e sofisticazione il paragone non è neanche pensabile.
Col sistema immunitario a posto, non abbiamo nemici, col sistema immunitario distrutto è nemico tutto. La comunità cellulare che compone il sistema corporeo dell’essere umano è dotata quindi di un apparato di riconoscimento dei nemici e di difesa eccezionalmente validi.
Non altrettanto si può dire della comunità umana.
Questa è ancora bambina. Non riconosce i suoi nemici, non li neutralizza, anzi, li mette a capo delle sue legioni. Sembra incredibile, ma è così.
Tra le cellule del corpo umano vige collaborazione, e tutte cooperano al sostentamento del corpo intero. Alle cellule della comunità umana, agli umani, è stato invece spiegato che devono competere, litigare per i soldi, per un posto, per un parcheggio, per una promozione, per un fatturato, per un bilancio, per una eredità, per un sorpasso, per un minuto, per un furto, per dimostrare che si è qualcuno….per una poltrona, per un ufficio, per una macchina, per un terreno…per un confine.
Con chi ? Con un altro uomo, senza dubbio.
Chi vince ? Messa così, vince il peggiore. Il più cattivo, che acquisisce potere fino a comandare lui……
La competizione intraspecifica crea una selezione a premialità inversa, che fa avanzare i peggiori.
Immaginate le cellule del corpo umano in competizione tra loro, invece che a collaborare e avrete subito un’idea dello stato di salute che pervaderebbe quel corpo col cuore incazzato coi reni, le ossa stufe di portare tutto, i globuli bianchi in lotta coi rossi…….auguri.
Come comunità umana siamo infanti, piccoli, appena nati, col sistema immunitario ancora incapace di riconoscere i nemici, tutti interni, che ci vogliono distruggere.
Non siamo ancora in grado di armonizzarci.
Siamo strutturati per collaborare, ma l’abbiamo dimenticato e ora siamo deboli. Lottiamo tutto il giorno contro gli altri, ma gli altri siamo noi.T
Tutto sta a indicare che siamo davanti a un salto.
In su, per diventare comunità armonizzata e coesa, collaborativa ed equanime, o nel baratro ?
Sta a tutti noi. Sta a te.
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