di Fabio Laganà
Ricevo e pubblico la seguente lettera rivolta a tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nella situazione drammatica di Julian Assange: ai giudici che portano avanti un processo illegale, ai giornalisti che tacciono e ad altri che lo “infangano”, agli uomini e alle donne che hanno rilevanza politica o comunque pubblica che di Assange e di questi atroci crimini colpevolmente non parlano. Perché la gente non sappia.
Scrivo in qualità di cittadino attivo nel mondo, che ha risieduto oltre 15 anni nel Regno Unito, fino al 2016.
Scrivo per esprimere il mio shock e la mia disapprovazione per il modo in cui Julian Assange viene brutalmente torturato e tenuto in un carcere di massima sicurezza a Londra. La “Guantanamo” del Regno Unito ”: carcere di Belmarsh.
Il Regno Unito è la nazione della Magna Charta Libertatum! Il sistema britannico sarà ricordato per aver
torturato e accorciato la vita di un vero eroe dell’umanità. Un uomo che simboleggia la libertà di
stampa e il simbolo del diritto di conoscere decisioni politiche criminali prese in stanze inaccessibili ai cittadini, da persone che vogliono farci conoscere la realtà distorta da manipolazioni e omissioni da parte media mainstream, corrotti e asserviti a potenti lobby.
Julian è un eroe che si è distinto dalla massa per “mostrare il re nudo!”.
Un sistema che promuove la giustizia universale non terrebbe un eroe in una prigione di massima sicurezza, torturandolo per aver rivelato atti di terrorismo condotti dalle forze armate dei paesi occidentali.
Un crimine è un crimine, ovunque, chiunque lo compia. Il video Collateral Murder mostra un elicottero dell’esercito americano attaccare civili inermi in Iraq, quindi in un territorio straniero rispetto agli USA. Questo si chiama “terrorismo”! I media mainstream spesso ritraggono i paesi del Medio Oriente come luoghi nativi di terroristi ma senza Assange non conosceremmo i crimini contro civili inermi degli auto proclamati vigili dell’antiterrorismo.
Abbiamo visto Collateral Murder ma non sappiamo quanti altri attacchi a civili siano stati compiuti e se sono ancora in corso.
Quindi la Gran Bretagna con il suo sistema giudiziario ed esecutivo, coprendo e operando a sostegno dei crimini degli Stati Uniti, è partner in questi crimini contro l’umanità.
Non è la prima volta che il sistema giudiziario britannico distrugge la vita di persone innocenti.
E’ successo ai Guildford e ai McGuires tra il 1975 e il ’76. Cittadini innocenti imprigionati illegalmente; soggetti a tutti i tipi di attacchi e brutalità per uno o due decenni! La polizia che li ha ingiustamente indagati, compreso il capo di polizia e altri agenti coinvolti, sono rimasti impuniti.
È successo anche a sei irlandesi di Birmingham negli stessi anni. Anche allora il sistema giudiziario britannico degradò la vita di esseri umani innocenti.
Voi che decidete per le sorti di altri, quanto vale la vostra di vita? Esiste una compensazione finanziaria sufficiente per risarcire 15 anni in una cella? Erano più giovani quando sono entrati in prigione rispetto a quando sono usciti? Qual è l’impatto psicologico sulla loro vita per tutte le brutalità che hanno subito questi uomini
innocenti ingiustamente imprigionati? Perché il sistema giudiziario britannico definisca gli attacchi a esseri umani innocenti “atti di terrorismo”, quante altre vite devono essere eliminate? Quante vite devono essere degradate? Il pregiudizio ha definito il risultato di questi processi, non prove come il filmato in Iraq.
Allo stesso modo un altro eroe, Nelson Mandela, è stato imprigionato per 27 anni per aver preso posizione contro l’invasione britannica, tedesca e olandese, il dominio e i crimini brutali contro le popolazioni indigene e del
Sud Africa.
Sappiate che l’incarcerazione di Assange non sarà dimenticata e certamente non importa quanto brutalmente la “giustizia” britannica e statunitense lo punisca per il suo atto di eroismo verso l’umanità. Quello che avete fatto a quest’uomo, e continuate a fare, servirà solo per aggiungere un altro macabro, orribile capitolo alla storia del crimine imperialista statunitense e britannico. Ispirerà le nuove generazioni e quelli tra noi che conoscono la
differenza tra giusto e sbagliato, a diventare come Julian Assange ed Edward Snowden. Quelli di noi che
non vogliono stare al gioco, non vogliono essere ingannati da istituzioni ed esecutivi sempre più criminali, continueranno a chiedere giustizia. L’arco politico e giudiziario che agisce in maniera arbitraria e illegale mostra un sistema evidentemente in frantumi! Il caso Assange sottolinea come i media mainstream siano inefficaci e collusi nell’informarci. Il compito principale dei mezzi di informazione è informare appunto i cittadini su fatti significativi. Se i media non informano di attacchi terroristici come nel caso di un elicottero militare statunitense che uccide civili, i cittadini non possono prendere decisioni consapevoli e dare un consenso informato, che è alla base della democrazia e della giustizia. Il caso Assange dimostra che le uniformi e l’obbedienza non fanno uomini degni di essere definiti tali. Uomini e donne, non eroi sono coloro che mettono in discussione il mainstream attraverso azioni concrete, difendendo la verità, l’integrità morale, il non fermarsi di fronte a minacce alle nostre vite.
L’ingiustizia globale, attraverso un sistema legale corrotto, potrà essere perpetrata se non saremo in grado di cambiare la traiettoria attuale. Gli Stati Uniti e il Regno Unito, con il caso Assange, stanno violando in particolare i seguenti diritti umani:
Art. 3) il diritto a vivere in libertà e sicurezza;
Art. 5) il diritto a non essere sottoposto a tortura, trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti;
Art. 9) il diritto a non essere sottoposto ad arresto, detenzione o esilio arbitrario;
Art. 10) il diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad un´ equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale (in questo caso è un tribunale britannico o statunitense!), al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta;
Art. 19) il diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Il Regno Unito continua a punirlo criminosamente solo per aver rilasciato verità di fatti che erano stati
nascosti ai cittadini per mantenere un’agenda e una propaganda pubblica abusiva, criminale ed ingannevole.
Prego i giudici e tutti coloro hanno competenze per farlo, di liberare Julian Assange, un vero eroe dell’umanità, e di consentirgli l’estradizione in un paese sicuro per vivere una vita dignitosa, che merita vivamente. Vi chiedo di fermare i crimini assurdi perpetrati dal sistema “giudiziario” statunitense e britannico ad un uomo innocente, che ha solamente rivelato crimini. Solo per averci informato. Solo per difendere la democrazia.
Restando in attesa che chiudiate questo abominevole capitolo di storia.
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