Con una crisi economica decennale era davvero impensabile una esplosione così violenta di rabbia? Qualcuno veramente pensava che la gente avrebbe aspettato di scegliere tra morire di covid o morire di fame? Qualcuno pensa veramente che un governatore della regione che apre dirette facebook con foto di TAC e annunci senza senso non avrebbe provocato una reazione?
Conte una settimana fa ha detto sostanzialmente che soldi non ce ne stanno per aiutare le persone. Il presidente di Confindustria ha parlato di milioni di licenziamenti necessari per uscire dalla crisi. Lo sceriffo De Luca ha ribadito che bisogna chiudere tutto senza preoccuparsi di dire come la gente deve campare. La gente è stanca, ha paura, è incazzata, è terrorizzata per la mancanza di prospettive.
Oggi siamo in piazza insieme a lavoratori e lavoratrici combattivi, disoccupati, precari, studenti. Confindustria è il mandante di queste politiche, la regione e il governo i suoi sciatti esecutori. Se sei arrabbiato per questa situazione, se vuoi continuare a lottare, se vuoi farlo insieme a lavoratori e lavoratrici, se non sei d’accordo ma hai qualcosa da dire, scendi in piazza e partecipa perché il cambiamento parte da noi.
Ci vediamo alle 16.00 a piazza dei Martiri. Distanziati e in sicurezza, ma determinati a far sentire la nostra voce e a non chinare la testa
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