MES oltre il racconto mediatico del governo significa Troika

Perché alcuni partiti ed alcuni giornalisti si ostinano a dire che il prestito del MES è senza condizioni? Eppure appare così evidente da una pluralità di motivi

di Francesco Paolo Riglietti

La riunione del giorno 8 maggio dei Capi dell’Eurogruppo ha finalmente chiarito, senza alcun dubbio, che il MES significa Troika!
Perché alcuni partiti ed alcuni giornalisti si ostinano a dire che il prestito del MES è senza condizioni? Eppure appare così evidente da una pluralità di motivi che riporto di seguito in ordine di priorità nella gerarchia delle fonti:

Mario Centeno, Presidente dell’Eurogruppo (https://www.consilium.europa.eu)

– l’art. 136 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), che ha consentito l’istituzione del MES, ha altresì stabilito che la concessione di qualsiasi assistenza finanziaria, necessaria nell’ambito del meccanismo, sarà soggetta ad una rigorosa condizionalità;

– il Trattato istitutivo del MES stabilisce che le Nazioni che chiedono un prestito e non soddisfano una serie di requisiti di bilancio, di deficit, ecc., come l’Italia, potranno avere solo una linea di credito soggetta a condizioni rafforzate e quindi dovrebbero sottostare alle rigorose condizionalità per ripagare i prestiti, a seguito della firma di un Memorandum di Intesa (MOU) capestro con la Troika, come ho già trattato in questo articolo;

– la dichiarazione conclusiva della riunione dei Capi dell’Eurogruppo sul Supporto alla Crisi Pandemica, tenutasi il giorno 8 maggio u.s., fa riferimento alle condizionalità.

Da notare che, a seguito della recente sentenza della Corte Costituzionale Tedesca, che ha messo in discussione sia l’operato della BCE sia quello della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito al quantitative easing degli ultimi anni, è chiaro che ciò che conta maggiormente sono i Trattati e, ad oggi, il Trattato del MES non è stato modificato per recepire il Supporto alla Crisi Pandemica, per cui l’attuale versione è ancora vigente.

Nella dichiarazione conclusiva della riunione tenutasi il giorno 8 maggio, al punto 3, i Capi dell’Eurogruppo concordano che tutte le Nazioni potranno chiedere, al MES, un Supporto alla Crisi Pandemica per un importo fino al 2% del loro Prodotto Interno Lordo (PIL) della fine del 2019, che per l’Italia equivale a circa 36 miliardi di euro. Inoltre si dichiarano favorevoli alla valutazione preliminare delle Istituzioni sulla sostenibilità del debito (delle Nazioni richiedenti), sui fabbisogni finanziari, sui rischi alla stabilità finanziaria, sui criteri di eligibilità per accedere a questo strumento e, infine, stabiliscono che le norme del MES saranno applicate.

Al punto 5, sanciscono che la sorveglianza ed il monitoraggio dovrà essere conforme alle linee guida rilevanti del MES e dell’infrastruttura dell’U.E.: l’intensità della sorveglianza economica e di bilancio dovrebbe essere commisurata e proporzionata alla gravità delle difficoltà finanziarie incontrate e dovrebbe tenere debito conto della natura dell’assistenza finanziaria ricevuta.

Inoltre, il MES implementerà il suo Early Warning System (EWS) per assicurare il tempestivo rimborso del Supporto alla Crisi Pandemica. Come si rileva sul sito del MES, l’EWS ha il compito di rilevare rischi nei rimborsi e permettere azioni correttive. L’obiettivo è determinare la capacità di un Paese di ripagare i suoi prestiti. Ciò richiede la valutazione della liquidità a breve termine del Paese, l’accesso ai mercati (di capitali), e la sostenibilità nel medio/lungo termine del suo debito pubblico. Questo lavoro tiene conto e completa l’analisi e la sostenibilità fiscale e del debito che la Commissione Europea e la BCE eseguono durante e dopo un programma.

Al punto 7 della dichiarazione, stabiliscono che gli Stati Membri dell’area euro rimarrebbero impegnati a rafforzare i fondamenti economici e finanziari, coerentemente con la cornice di coordinamento e sorveglianza economica e fiscale dell’UE, inclusa ogni flessibilità applicata dalle Istituzione dell’U.E. competenti.

Al punto 10 dichiarano che, a seguito del completamento delle procedure nazionali per ciascuna richiesta, gli Organismi di Governance del MES approveranno un Piano di Risposta Pandemica individuale, con le relative decisioni per ottenere l’assistenza finanziaria ed i relativi accordi per gli strumenti della stessa, in accordo con l’art. 13 del Trattato del MES, di cui si riportano alcuni paragrafi significativi:

– para. 3.: Se la decisione è adottata ai sensi del paragrafo 2 (sostegno alla stabilità sotto forma di dispositivo di assistenza finanziaria), il Consiglio dei Governatori incarica la Commissione Europea, di concerto con la BCE, di negoziare con il membro del MES interessato, insieme e ove possibile anche con il FMI (quindi con la c.d. “Troika”), un Protocollo d’Intesa (MOU) che precisi le condizioni cui è associato il dispositivo di assistenza finanziaria. Il contenuto del Protocollo d’Intesa rispecchia la gravità delle carenze da colmare e lo strumento di assistenza finanziaria scelto. Il Direttore Generale prepara una proposta di accordo su un dispositivo di assistenza finanziaria, comprese le modalità e le condizioni finanziarie e la scelta degli strumenti, che dovrà essere adottata dal Consiglio dei Governatori. Il protocollo d’intesa è pienamente conforme alle misure di coordinamento delle politiche economiche previste dal TFUE, in particolare a qualsiasi atto legislativo dell’Unione europea, compresi pareri, avvertimenti, raccomandazioni o decisioni indirizzate al membro del MES interessato;

– para. 7: La Commissione Europea di concerto con la BCE e, ove possibile anche con il FMI (anche qui con la c.d. “Troika”), ha il compito di monitorare insieme il rispetto delle condizioni cui è associato il dispositivo di assistenza finanziaria.

Da tutti i documenti citati si evince che la Nazione che chiederà i soldi in prestito al MES, dopo averlo ottenuto, sarà oggetto di valutazione sulla sostenibilità del debito, da parte della Troika. Poiché noi al momento abbiamo già una notevole riduzione del PIL ed un conseguente aumento del rapporto debito pubblico/PIL pari a circa il 160%, è evidente che saremo giudicati a rischio insolvenza e che la Troika ci commissarierà.

Per questi motivi, è auspicabile che il Parlamento non voti la richiesta di un prestito al MES, per non rovinare il futuro nostro e delle prossime generazioni!

Non abbiamo bisogno di questi prestiti, ma di decisioni coraggiose per affrontare la crisi economica.

In considerazione del fatto che, ad oggi:

– la BCE non ha trasferito agli Stati finanziamenti a fondo perduto, né lo farà a breve;

– le proposte approvate dai leader dell’Eurogruppo sono insufficienti, tardive e comunque si tratta sempre di prestiti che aumentano il debito pubblico,

è necessario che il Parlamento ed il Governo, con estrema urgenza, investano almeno 350 miliardi di euro senza chiedere nuovi prestiti all’estero ma approvando i seguenti provvedimenti, già inclusi nel Piano di Salvezza Nazionale

– stampino biglietti di Stato a circolazione interna senza debito, visto che la sovranità fiscale è una prerogativa esclusiva dello Stato, come stabilito dalla nostra Costituzione, ed inoltre tale provvedimento non infrange né l’art. 128 del Trattato di Lisbona né contrasta con lo statuto della BCE, poiché entrambi si riferiscono solo ai biglietti di banca;

– proteggano il risparmio degli Italiani, come sancito dalla Costituzione, emettendo e destinando esclusivamente ai cittadini ed alle società italiane, titoli di Stato esentasse ed esclusi da qualunque patrimoniale presente e futura, compresa la successione, e con un rendimento superiore all’inflazione;

– utilizzino le Banche Pubbliche, ed in particolare il Medio Credito Centrale, che si potrebbe avvalere degli sportelli del Monte dei Paschi di Siena e del Banco Poste, per finanziare le società ed i cittadini;

– permettano la libera circolazione di tutti le agevolazioni fiscali fra Stato, cittadini e società.

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1 Commento

  1. E’ DI QUESTE ORE L’ANNUNCIO DI UNA NUOVA EMISSIONE DI BTP ITALIA lunedì 18 maggio scadenza A 4 ANNI MA SONO SOLO PER IL MERCATO ITALIANO ????

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