di Davide Amerio.
Giulietto Chiesa ci ha lasciato, e un grande vuoto rimane per chi crede nell’informazione libera e indipendente. Quella che pone domande, si interroga, formula dei dubbi, e cerca di stimolare il pubblico nel ragionare con la propria testa.
Un mestiere impegnativo, per molti esercitato a titolo gratuito, o con estreme difficoltà nel reperire i fondi necessari. Una battaglia impari contro i grandi gruppi finanziari che hanno occupato il main stream, con la complicità della partitocrazia.
Come reagire al neoliberismo imperante? come difenderci dai padroni del mondo che non vediamo, e agiscono nell’ombra?
Il progetto politico è la creazione di focolai di resistenza, come quello del movimento No Tav della Val Susa. La difesa del territorio, della diversità, della moralità e di una economia più umana. Ecco il nuovo progetto rivoluzionario necessario secondo Giulietto.
Nella consapevolezza di quanto sia necessaria questa battaglia per non perdere la nostra libertà, e non soccombere sotto le grinfie di chi ci vuole, docili schiavi, inconsapevoli.
Tiziana Alterio, giornalista indipendente, ha recuperato questa intervista a margine di un convegno, e ci regala l’immagine di un uomo, un giornalista, consapevole della battaglia in corso per l’informazione indipendente, ma sopratutto per un modello sociale diverso da quello attuale.
Le sue riflessioni sono una guida per quanti combattono ogni giorno.
Buona Visione.
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