Premesso che presso la struttura in oggetto attualmente ci sono 148 casi positivi tra i pazienti su 240 degenti ed altri risultati dei tamponi dovranno pervenire nei prossimi giorni, come dalle dichiarazioni effettuate attraverso organi stampa ed interviste rilasciate sui canali televisivi nazionali e regionali, si fa specifica richiesta di ulteriore personale qualificato presso la struttura sopra indicata, in quanto, considerata l’ eccezionalità del grande numero di contagiati, occorre un potenziamento
adeguato di personale qualificato.
La struttura in parola ha tre reparti e nello specifico: Lungodegenza Medica Post Acuzie, Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) e Hospice – Centro per le Cure palliative e molti degenti sono risultati positivi al Covid-19.
Nella fattispecie, i pazienti ricoverati presso il reparto di lungodegenza medica post acuzie, sono soggetti ad un ricovero che varia dai 30 ai 60 gg di degenza, tempo necessario al recupero funzionale.
Molti di questi pazienti si ritrovano, attualmente, non solo positivi al Covid-19, ma vivono un isolamento forzato che causa un crollo psicologico non indifferente scaturito anche dalla mancanza di contatti diretti con i propri familiari.
La Struttura, infatti, da anni, annovera, tra le altre cose, la mancanza di segnale dei principali gestori di telefonia mobile, non solo all’interno ma anche all’esterno della struttura.
Tale condizione rende pressoché impossibile sia ai ricoverati che ai familiari di comunicare e, inevitabilmente, crea ancora più isolamento.
Molti dei parenti, non hanno notizie dei propri cari ricoverati nella struttura in quanto mettersi in contatto con il reparto, attraverso il centralino, è un’impresa ardua.
Perché la Direzione amministrativa non ha mai pensato di risolvere il problema tramite l’installazione di ripetitori che consentissero un aumento del segnale?
Chiediamo a gran voce che venga istituita una linea telefonica dedicata o, in alternativa l’utilizzo di applicazioni via internet tipo Skype che consenta ai pazienti di comunicare con i propri familiari.
La solitudine in cui versano gli anziani accentua la loro fragilità legata alla mancanza dei consueti contatti con le persone care che, inevitabilmente, migliorano la vita dell’individuo.
Voglia, ciascuno degli organi competenti in indirizzo, adoperarsi ad aumentare il personale medico e paramedico non solo per diminuire il sopraccarico delle mansioni ricoperte dal personale già operante
presso la Struttura ma anche per garantire vicinanza ai pazienti che necessitano di un sostegno psicologico e di conforto in questo momento di grande paura ed incertezza.
Tutti abbiamo il diritto di vivere la vita con dignità e, soprattutto, gli anziani: memoria storica e radici della nostra Società.
In attesa di un vostro sollecito riscontro, si inviano proficui auguri di buon lavoro e del raggiungimento degli obiettivi di richieste fatte in indirizzo.
Michele Citarella
Presidente ADUSA – Associazione Donne Uomini Società & Ambiente
Lettera inviata a:
Al Vice Sindaco del Comune di Rocca di Papa
All’ Assessore alla Sanità Regione Lazio
Alla Direzione Sanitaria Direttore Asl RMH6 dei Castelli Romani
Al Comando Generale Dell’ Arma Carabinieri Provinciale
Alla Croce Rossa Italiana Regionale Lazio
Ai Sindaci dei Comuni dell’Area dei Castelli Romani
Commenta per primo