Mattia Santori il leader
delle sardine. Ecco chi è, cosa pensa e
per chi lavora.
“Mattia Santori ricercatore del RIE
(http://www.rie.it/team/), una società privata
di consulenza, fondata da R. Prodi e A. Clo’ si occupa di comunicazione sociale ed energia.
Clo’ è tutt’oggi membro del CdA della
GeDi (http://www.gedispa.it/it/nc.html), gruppo
editoriale in grado di spianare la strada dal punto di vista mediatico al
movimento delle sardine.
“GEDI Gruppo Editoriale è uno dei principali operatori italiani nel settore dei media, attivo nelle seguenti aree di business:
- Stampa
- Radio
- Pubblicità
- Digitale
GEDI, quotato alla Borsa di
Milano, è editore di la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, 13 testate
locali, il settimanale l’Espresso e altri periodici. Fanno parte del Gruppo
anche 3 emittenti radiofoniche nazionali (Radio Deejay, Radio Capital, m2o).
GEDI opera, inoltre, nel settore internet e raccoglie la pubblicità, tramite la concessionaria Manzoni, per i propri
mezzi e per editori terzi. Presidente è Marco De Benedetti e Amministratore
delegato Laura Cioli.
Il conto economico 2018 del Gruppo
riporta ricavi per 648,7 milioni di euro e un Ebitda rettificato di 51,7
milioni di euro.” (1)
Ecco un esempio del Mattia Santori
pensiero:
https://formiche.net/2015/09/nimby-basilicata-eni-petrolio/
vedi anche: https://formiche.net/2014/11/sblocca-italia-trivellazioni-novita-rivendicazioni-dati-fatto/
Insomma Mattia Santori, pensa, per
mestiere, che impedire le trivellazioni nei nostri mari o in Basilicata o in
Val di Noto sia causa dei mali cronici da cui è afflitta la nostra economia.
Egli si prodiga, perciò, forte delle sue competenze di strategia della “comunicazione”
efficace, a spiegare come superare la reticenza delle popolazioni locali
affette da sindrome NIMBY (Not in my backyard-non nel mio giardino di casa). A
supportarlo la GEDI ed ora un intero movimento…
Santori pensa, in particolare, che le
attività
estrattive siano compatibili con
attività
APT (Agricoltura, Pesca e Turismo)
Ci spiega, insieme ad altri, come
convincerne anche le popolazioni locali in una pubblicazione.
Le bandiere pro Ue, ammesse alle
manifestazioni delle sardine, risultano peraltro coerenti con quel che Mattia
Santori (laureato in economia) pensa sul MES ossia
che “trattandosi di un problema tecnico, un problema complesso, bisogna
lasciarlo gestire ai “competenti”. Perché,
precisa, la politica con la P maiuscola richiede proprio questo: DELEGA AI
COMPETENTI.“
Infine, ecco la lettera aperta promossa da Alberto Clò (di cui Mattia è stato allievo) (2), docente di
Economia applicata presso l’Università di
Bologna e direttore della rivista Energia, sul referendum del 17 aprile
antitrivelle preoccupato del suo esito rispetto al quesito: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati
i giacimenti in attività nelle acque territoriali
italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”
Noi, prof. e
professionisti, non votiamo Sì al referendum del 17 aprile:
https://formiche.net/2016/03/referendum-no-triv-17-aprile-idrocarburi/?fbclid=IwAR1TU5UQDAEbNX5gKlrkZat0KhFSSEregUA-RIjdlTV8RQNJB837io8ZOyw
Quella di Santori è una grande famiglia come spiega lo storico Pietro Ratto in un suo video intervento Le Sardine e la “morosa” del Capo
(1) Recentemente è stato firmato l’accordo per la cessione a Exor della partecipazione di Cir in Gedi
(2) A. Clò è stato relatore
della tesi di laurea di M. Santori
titolo: “Il fantasma del TAV spaventa
le grandi opere italiane. Consenso e partecipazione nelle politiche
infrastrutturali nel nostro Paese”
Si può affermare che Santori e Salvini
almeno una passione la condividono: quella per la rete TAV in Val di Susa
dopo le rivoluzioni dei fiori (la prima quella dei garofani in portogallo) e dei colori, siamo arrivati a quelle degli insetti e dei pesci; si procede a grande velocità verso un ambiente da concimaia.
la prossima sarà quella degli st…zi?
urge creare un movimento/partito con proposte CHIARE e pregnanti sui seguenti temi:
economia
difesa e trattati internazionali
segreto di stato
scuola ed istruzione
agricoltura
burocrazia
salute e medicina