Il 24 ottobre scorso l’ansa ha riportato la notizia, presso il grande pubblico, di un esperimento coordinato da google in cui un computer quantistico (CQ) ha compiuto in pochi minuti una operazione che ai super computer tradizionali avrebbe richiesto diecimila anni. È necessario cominciare a riflettere intorno alle molteplici, quanto enormi conseguenze, che potrà avere nel futuro prossimo la implementazione e la diffusione dei CQ e della cosiddetta supremazia quantistica in campo militare, come in generale nella modellazione di sistemi dinamici complessi o nel campo della intelligenza artificiale. Qui si vuole puntare l’attenzione sui sistemi di sicurezza delle reti finanziarie.
La
supremazia quantistica e la vulnerabilità delle reti finanziarie tradizionali
La velocità dei computer quantistici li
rende in grado di rompere la sicurezza finora garantita dai più diffusi
algoritmi di criptazione come l’RSA; tali algoritmi asimmetrici sono
resi, d’un colpo,vulnerabili dall’avvento dei computer quantistici. La gestione
della moneta elettronica, le sue transazioni, risulteranno improvvisamente insicure
in misura proporzionale allo sviluppo e alla diffusione dei CQ al di fuori dei
laboratori in cui se ne sperimenta l’uso. Sinora non era stato possibile “rompere“
con la potenza di calcolo gli algoritmi di criptazione più diffusi
semplicemente perché al di là della capacità computazionale del più rapido dei
computer tradizionali. La velocità di elaborazione di algoritmi, pur complessi,
grazie all’uso della sovrapposizione tra stati quantistici di cui si servono i
CQ renderà, nel breve termine, la moneta elettronica insicura.
La via di uscita: moneta quantistica
Come è noto gli algoritmi di criptazione devono garantire, allo stesso tempo,
che il medesimo valore veicolato in moneta digitale non possa essere copiato e
raddoppiato da chi lo detiene per essere speso più volte, come è possibile fare
con qualsiasi file digitale, né se
ne deve poter aumentare il valore a piacimento.
Sarà necessario
implementare l’uso di metodi crittografici (quantistici) in grado di garantire
sicurezza a fronte della supremazia quantistica. In altre parole sarà necessario realizzare velocemente una
moneta quantistica che risulti inattaccabile anche dai computer quantistici.
Il Web Transazionale
dovrà conoscere una ulteriore evoluzione tale da garantire, a fronte di CQ
dotati di enormi capacità e velocità di calcolo, e grazie a loro, la sicurezza
nelle transazioni finanziarie. La fisica quantistica renderà possibili, con
ottime probabilità, nel breve termine, i quantum bitcoin . I qubit non
possono, infatti, essere copiati senza subire modifica. Copiare qubit senza
lasciare tracce sarà impossibile. Come affermano Bonatti,
Strolin e Tagliacozzo
«La
moneta quantistica non e’ duplicabile. Uno stato quantico custodito dal
qubit non puo’ essere clonato» «Le monete quantistiche non sono duplicabili in
assoluto per le leggi fisiche che governano la meccanica quantistica,
mentre come abbiamo visto la contraffazione delle monete elettroniche è “solo”
computazionalmente difficile (la probabilità di contraffare una moneta e
potersene avvantaggiare è infinitesimale e maggiore di zero)»
L’avvento della
supremazia quantistica supportata dal CQ rende però tale probabilità pericolosamente
alta. Lo ha capito la Commissione Ue che
punta sulle tecnologie quantistiche e la crittografia del
futuro, stanziando in tale settore un miliardo di euroa partire dal 2018 nel
tentativo di non farsi cogliere impreparati dagli sviluppi del settore.
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