Da qualche tempo alcuni “Patrioti”, sovranisti non integralisti, liberi pensatori e web influencer disegnano uno scenario, tanto nazionalista quanto globalista positivo, orientato a un futuro gioioso in cui la solidarietà prevalga sulla competizione … Uno scenario nel quale l’Italia si liberi dagli attuali oppressori e diventi un attore fondamentale di una geopolitica mondialista ed euromediterranea … Uno scenario in cui si recuperano tutte le autonomie e le sovranità, senza dimenticare quelle morali, spirituali ed etiche . Un SOGNO ? Forse sì!
Ma anche FORSE NO!!! Comunque un bel SOGNO al quale
siamo tutti invitati a partecipare, ricordando che : secondo Shakespeare,
“noi siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni”. E
senza dimenticare che : “La fantasia distruggerà il potere e una risata vi
seppellirà!” : una frase a cui è difficile attribuire una paternità certa. (
motto anarchico dell’Ottocento ? Michail Bakunin ? Il Conte di Lautreamont ? In
Italia è nota soprattutto come motto del movimento del ’77)
Io li osservo e parlo e lavoro con alcuni di loro da molto tempo ormai .
L’atmosfera è molto interessante : vi si rinviene un sorprendente mix di
antiche saggezze e di moderne teorie che desta echi del ’68 italo-francese
nelle sue componenti più anarchiche e hippies, prima che l’operaismo e il
marxismo-leninismo orientassero la bussola di quel vasto fenomeno.
Le macroanalisi non conformiste ormai sono giunte a
livelli di chiarezza estrema. Negli ultimi 10 anni il Web italiano ha prodotto
un dibattito filosofico e socio-economico-politico che potrebbe passare alla
Storia come un’ottima manifestazione di Rinascimento Culturale Digitale. Decine
e decine di opinion makers e influencers, sono usciti dal cono d’ombra e hanno
spiegato, e sostenuto con dovizie di particolari e fonti attendibili, i modi e
i trucchi con cui le Elites del Pianeta stanno strangolando i Popoli.
Ora si tratta di passare dalla semina alla raccolta di un consenso misurabile
politicamente.
E finalmente – ripeto “finalmente” – questi
Patrioti e liberi pensatori pongono sul tavolo del confronto anche gli elementi
di riflessione che furono la pietra angolare della sociologia della liberazione
individuale e dell’antipsichiatria. In primis quelle affermazioni secondo le
quali : è inutile pensare di fare la rivoluzione se prima non si sono azzerate
al proprio interno la pulsione egoica, il bisogno coatto di leadership e la
cultura del nemico a ogni costo .
Negli appelli risuonano accese le componenti di alcuni antichi pensieri sapiensali
. Torna nel dibattito non ideologico, che vola al di là della dicotomia
destra/sinistra, la considerazione del ruolo dello “spirito” ,
dell’etica, della coscienza collettiva. Risuona alto l’allerta contro un
Transumanesimo, in cui il profitto , il Calvinismo primatista e la Scienza al
servizio dei Mercanti, stanno orientando l’umanità verso un algido futuro,
dominato da Machines Learning che comandano impietosi algoritmi e gestiscono
Big Data, blockchain, 5 G e Internet delle Cose per stabilire un controllo
occulto, anonimo e neomedioevale.
La Nuova Umanità si erge, sempre più consapevole, contro il Capitalismo
Industriale e Finanziario, l’Imperialismo militare globalizzato, l’uniformità
degli Stili di Vita e di Pensiero, il Colonialismo Culturale, il Sistema delle
Corporations, il Liberismo integralista, etc… In sostanza si vuole strappare
il timone della Storia dalle mani dei Mercanti ( banche, fondi, assicurazioni,
stock exchange , etc…) e riportarlo – come è stato nei secoli – nelle mani
dei Brahmini intesi come Coloro i quali “stabiliscono rapporti equi,
sostenibili e favorevoli tra gli abitanti della Terra e il Futuro
Invisibile” . Non sarà facile , ci vorranno anni .
Per far questo servono Visionari Pragmatici, Eroi, Pensatori umili ma efficaci,
Scienziati, Comunicatori multilingual, Statisti e Politici in grado di
“parlare” al Popolo … per far questo bisognerà conquistare
l’attenzione del Popolo. L’attenzione però, non di quel Popolo ridotto a
sequenze di Big Data dalle ricerche socioeconomiche , non di quel Popolo di
attoniti Consumatori compulsivi e di Elettori distratti, ma di quel Popolo
Eterno narrato da Dickens, da Hugo, da Dostojewski e da Joyce … per far
questo bisognerà ridare al Popolo il suo ruolo e la sua Alta Dignità nella Storia.
Il 12 ottobre speriamo che si confermi un famoso proverbio messicano :
“Hanno cercato di seppellirci, ma non sapevano che eravamo semi”
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