Comincia così l’avventura del Blog su Sovranità popolare…
Ringrazio di cuore Guido Grossi per avermi chiesto di contribuire alla riflessione comune con questo spazio. Ne approfitto subito per spiegare come lo utilizzerò.
Finora, ho pubblicato sulla rivista mensile Sovranità popolare una serie di articoli sulla scuola. Dopo oltre trent’anni di insegnamento nei licei, il progressivo e programmato degrado della scuola pubblica riesce ancora ad indignarmi. Continuerò quindi a spiegare come negli ultimi trent’anni sia stata indebolita la scuola della Costituzione e soprattutto come si potrebbe invertire la rotta, per restituirle il suo ruolo di organo costituzionale.
Per contrastare il pensiero unico neoliberista che ci indottrina da quasi quarant’anni, continuerò a scrivere, come faccio da tempo sul Blog del Movimento Roosevelt, analisi e riflessioni critiche sulla manipolazione che ha ridotto il Paese più bello del mondo a servo avvilito e colpevole delle élites economico-finanziarie sovranazionali. Fare formazione civica, studiare linguaggi e strumenti del potere e imparare costantemente dal confronto con opinioni diverse credo siano una necessità per sviluppare la coscienza e la consapevolezza di noi tutti. Perciò mi occuperò anche di diritti umani e sociali, di ideologia, di scienze umane, di pedagogia politica, di spiritualità, di ambiente, di visioni del mondo. Ampliare lo sguardo permette di unire i puntini e di vedere più chiaramente. Per questo ho indicato come miei ambiti di interesse l’educazione, la società, la coscienza e i diritti. Ma poiché ciò che serve più di tutto è la speranza, vorrei dare spazio qui a idee e progetti per un futuro migliore e per un mondo più equo, solidale ed evoluto. A tal fine, invito i lettori di questo sito a suggerire, a criticare, a contribuire allo sviluppo di una nuova visione della società, che ci permetta di lasciarci alle spalle l’incubo del mondo neofeudale nel quale ci troviamo a vivere. Si tratta di trovare la strada per uscire dalla caverna platonica. Ci occorrerà più che mai essere creativi. Come disse Erich Fromm, “la creatività richiede il coraggio di sbarazzarsi delle certezze”. A me e a voi auguro di perderle tutte quanto prima.
Commenta per primo