Pesticidi e fertilità

di Laura Scalabrini

I frutti della terra sono malati, compromessi nella loro fisiologia, nella loro spinta vitale, irrimediabilmente manipolata fin nella profondità delle radici.
La tragica trasformazione dell’agricoltura porta, come conseguenza, la produzione di un cibo che provoca malattie agli uomini e agli animali, distrugge il suolo e contamina le acque superficiali e sotterranee.
Le multinazionali chimiche, ci dicono che pesticidi e additivi sono tutti identificati, controllati e certificati, che non dobbiamo preoccuparci. Le malattie in crescita vertiginosa a livello mondiale quali diabete, obesità, cancro anche nei bambini e l’infertilità in aumento nei giovani, dimostrano il contrario.
I pesticidi sono sostanze chimiche create per uccidere. Il loro residuo nel prodotto agricolo di cui ci cibiamo non è mai pari a zero. Ed è dalla loro sommatoria, non conteggiata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nascono le malattie. I pesticidi non vengono metabolizzati dal nostro organismo; si fissano nel fegato, nei reni e nel sistema riproduttivo, provocando malattie non solo in chi è nato ma anche in chi ancora non lo è.
Esiste una ricerca, la prima nel mondo di questo tipo, per verificare l’infertilità nei giovani dai 18 ai 20 anni non fumatori, sani, che vivono in ambienti altamente inquinati come la Terra dei fuochi (NA), la Valle dell’Amaseno (FR) e Cattaro, in provincia di Brescia.
La conduce il dott. Luigi Montano Uroandrologo di Salerno, Presidente della Società Italiana di Riproduzione Umana.

  • “L’inquinamento è una delle cause che riduce la fertilità maschile, perché agisce sulla vitalità degli spermatozoi e sulla loro mobilità.” – afferma Luigi Montano.
    Da queste considerazioni è nato il Progetto Ecofoodfertility, finanziato dal Ministero della Salute.
    Dalle indagini ISPRA, risulta che nella Biosfera vengono immessi circa 4 /5 milioni di ton. di pesticidi per un giro d’affari che va oltre i 15 miliardi di euro. Solo in Italia se ne impiegano 175 mila ton/anno pari a circa 3Kg pro capite; vale a dire oltre il 30% di tutto il consumo europeo.
    Dal 1 gennaio 2014 è resa obbligatoria l’Agricoltura integrata su tutto il territorio nazionale, ai sensi del D.lgs 150 del 14 Agosto 2012 “USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI”. La mancanza di controlli, permette l’utilizzo di questi fondi per l’acquisto “finanziato” di pesticidi.
    Tutto questo grazie ai Consorzi Agrari i quali vendono senza alcuna verifica delle prescrizioni e senza assistenza tecnica come d’obbligo per legge.
    Ma c’è di più: I sindaci responsabili, secondo il TU delle leggi sanitarie, della salute di TUTTI gli esseri viventi PRESENTI SUL LORO TERRITORIO, possono decidere di emettere un’ ordinanza volta a dichiarare il Comune BIOTERRITORIO, come previsto dal D.Lgs 150/2012.
    La sola emissione di tale ordinanza garantisce agli agricoltori un finanziamento pari al 30% . Oltre a ciò, coloro che decidono di passare dall’ agricoltura convenzionale a quella biologica, presentando la documentazione prevista, hanno titolo ad un altro 20% per i costi sostenuti, più un 30% per i mancati ricavi (la trasformazione può durare fino a tre anni). Infine, coloro che fanno innovazione tecnologica possono ottenere il rimborso del 100% .
    I comuni , grandi e piccoli nel nostro Paese, sono 8000; basterebbe che i Sindaci, tutti insieme o anche solo quelli sensibili, decidessero non solo di fare un loro partito, ma di tutelare la salute dei cittadini che li hanno eletti.

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3 Commenti

  1. Siamo ad un punto di non ritorno, l’uomo lo sa ma fa finta di non sapere, scopo lucro.
    Quanto prima saremo costretti tutti a pagare il debito con la natura.

  2. Io non sono sicuro perché esattamente perché, ma questo sito web sta caricando incredibilmente molto lento per me.
    È qualcun altro avendo questo problema problema o è un problema problema sulla mia estremità?

    Controllerò indietro in seguito e vedere se il problema persiste.

    Maramures Grazie, buona giornata!

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